Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




lunedì 2 luglio 2012

Le mani ancorate alla sedia,
mi guardo i piedi,
don do la no.

Occhi bassi,
scruto le ginocchia livide.
La saliva non ha funzionato.
Non è vera la magia che mi hai insegnato!
Come in un istante fermo da una vita
con l'orecchio in bianco e nero 
sento la tua voce che mi scuote.
Non riesco a girare la testa.
Ho paura del vuoto,
lo sai.
Mi trascino carponi fino alla soglia.
Oltre l'uscio un vortice ha risucchiato tutto quel che era stato.
Groviglio di mani, occhiali, sorrisi, gambe, lacrime.
Vorrei abbandonarmi a questa nera scia.
Vorrei alzarmi.
Vorrei capire.
Ora sono sveglia.
Accanto a me il cuscino è vuoto.
Non ho tempo per pensare.
La vita è tutto un lasciar andare.


Lux al tramonto

1 commento:

  1. Solo ora sono riuscita a tradurre in parole l'immagine che ho di te, dentro la mia testa.
    Sei una macchia di unto su uno strofinaccio liso, una macchia appena rappresa, prepotente sugli aloni del passato.
    Ti ho vista così...prima eri una medusa, gelatinosa, grossa ed inconsistente. Urticante.
    Il mio odio ti accompagna e tu sai che non hai scampo.
    Nessuna pietà per le cose inutili, i vuoti a perdere.
    E non sono nemmeno arrabbiata...questo è il mio stato di quiete.
    Peggio per te. Nella furia sono misurata. So che potrei essere devastante.
    Nel calcolo sono spietata.
    Voglio vederti piegata. Ancora di più.
    Io non la chiamo vendetta. La chiamo ripristino della quiete pubblica. La mia Quiete pubblicamente privata.
    Eppoi non dire che non sono la migliore!

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