Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




martedì 2 giugno 2020

Tranquilli! Stavolta non è morto nessuno. Avevo solo voglia di stare un po’ con voi. Passano gli anni ma questo blog resta il mio approdo sicuro, la mia casa, la mia creatura. Non mi ha mai deluso o fatto sentire sola, inadeguata. Da sempre ho cercato il cambiamento. Ogni mia forza l’ho veicolata per fare in modo che servisse a cambiare qualcosa. Anche cambiamenti piccoli, impercettibili. Questa mattina mi sono svegliata cambiata. Non ci ho messo nessuna energia ma è successo. Non so spiegarmi in cosa esattamente consista questo cambiamento. Ieri sera ero stralunata. Giornata strana, nemmeno da dimenticare. E voi? Che giornate avete avuto? Che giornate vi aspettate ancora? Sognate estati, autunni, cieli stellati? Che bello sarebbe avere quello che ci si aspetta. Io mi aspetto oblio, dimenticanza. Voglio diventare parsimoniosa, donare poche energie. Imparare davvero, con la testa, a stare nel qui ed ora. E’ un bell’esercizio. Lo pratico da una vita ma, forse, la vita mi è venuta un po’ confusa. Ora mi viene da ridere. Ogni situazione ha qualcosa di comico. A volte anche di tragico. Ho scritto queste righe e mi sono rasserenata. Ho visto chiaramente quello che mi serviva vedere. Obiettivo massimo fino al prossimo sussulto : dimenticare. Possibilmente, rinnegare, annientare, proseguire. Riacquistare.