Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




giovedì 9 agosto 2012


Shhhhh... guarda le stelle. Stanotte cadono per me. Cadono per te che non conosco. Per te che mi stai sulla pelle come uno scialle di seta. Per te che mi hai abituato che, prima o poi, tutto finisce.

10 agosto











immagine tratta da: www.nuvoleegirasoli-pa.blogspot.com

martedì 7 agosto 2012


“ Non abbandonarmi dentro ad un “TI AMO” consumato; pronunciato da milioni di bocche, scambiato da milioni di amanti, svenduto, deprezzato, svilito, arreso. Pensa parole per me, disegnale con la mente, dipingile dei miei colori, dà loro il mio profumo. Inanellale una ad una : una catenella di parole da legarmi alla gola, che mi scenda tra i seni, che mi cinga i fianchi al posto delle tue grandi m
ani. Sono Argento, sono morbida, malleabile tra le tue braccia forti…. Lasciami danzare, la notte, vestita soltanto di un velo, profumata di lenzuola, con la tua catenella di parole che ciondola ad ogni passo. Legami a te nell’eterna armonia di un suono, così che viva per sempre tra le tue labbra. “

Carolina Turroni-@2012

lunedì 6 agosto 2012

Buone vacanze!


Cari frequentatori di questo blog, di questo esperimento tra poesia, malinconia, amore, passione, riflessologia e benessere in generale, a 360°, voglio ringraziarvi per tutte le dimostrazioni di affetto che mi date. Sapere che mi leggete, che vi piace passare un po' del vostro tempo con me, mi fa davvero contenta. sono orgogliosa della mia creatura - migliorabile sicuramente. Sono orgogliosa dei miei lettori, dei miei amici. Buona vacanze, anche se non vi muoverete dal divano. Vi abbraccio stretto stretto.
Lux

PS. Indovinate quale sono io....esatto! quella con il maglione!

venerdì 3 agosto 2012

L’amore: o un residuo di qualcosa che un tempo lontano era immenso ed ora è degenerato. O parte di qualcosa che domani sara immensa: al presente non soddisfa, da molto meno di quanto ci si aspetta. 
(A. Cechov)