Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




domenica 5 giugno 2011

Strategie per fare fluire le emozioni

Le emozioni influenzano la salute  in modo dannoso quando sono molto intense e per troppo tempo, tanto da causare problemi fisici.  Nel corso della vita collera, paura, tristezza, pensosità e gioia vanno e vengono in una naturale alternanza. Quando in eccesso ristagnano  e costituiscono un ostacolo al fluire delle energie corrette del corpo e perciò al suo buon funzionamento. Cosa è possibile fare, a livello individuale per prevenire di essere danneggiati dalle proprie emozioni? La chiave per uscirne è  quella apprendere le tecniche capaci di sbloccare le nostre emozioni abituali. Per ogni emozione occorre mettere in atto strategie diverse. 


E' noto che secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) la malattia è sempre provocata da uno squilibrio tra le due polarità Yin e Yang, squilibrio che può essere dovuto a cause interne, esterne e varie. Ciascuna altera le funzioni degli organi e dei meridiani secondo specifiche modalità. Tra le cause interne la MTC ricorda le 7 emozioni (gioia, tristezza o dolore, preoccupazione, pensosità, paura, terrore, rabbia), una alimentazione inadeguata, nonchè l'eccesso di lavoro, che in linguaggio moderno potremmo chiamare stress. Proprio questo rende, a nostro avviso, la MTC un qualcosa di assolutamente all'avanguardia, per la sua vicinanza ed assonanza con quanto di meglio ha prodotto la medicina occidentale: la PSICONEUROENDOCRINOIMMUNOLOGIA. Le nostre emozioni ci consentono di comunicare i sentimenti più profondi; se represse, rimangono presenti e possono assumere connotazioni negative, danneggiando la nostra salute.
La MTC associa le emozioni agli organi yin al centro del nostro essere. Ogni organo è collegato a una particolare emozione (vedi la tabella), ma gli organi che sostengono l'attacco di tutte le difficoltà emotive sono due: il Cuore e il Fegato (come non ricordare i vecchi detti"morire di crepacuore" e "rodersi il fegato").
Trattare gli organi adeguati attraverso i rispettivi meridiani può servire a sostenere le persone che vivono un momento emotivamente stressante, contribuendo a ristabilire gli equilibri e a prevenire ulteriori crisi. Per questo tecniche come lo Shiatsu, la Terapia Craniosacrale o la Riflessologia Plantare Integrata, ma anche tecniche come il Qi-gong od il più occidentale Training Autogeno, sono un valido aiuto, oltre ad un importante mezzo di autoconsapevolezza.

Descriviamo le 7 emozioni ed i loro rapporti con i meridiani.

La collera

È l'emozione propria del Fegato (rodersi il fegato). Può assumere diverse connotazioni, incluse l'irritabilità, la frustrazione, la gelosia e la rabbia. La collera fa salire il Qi, e con esso la bile. Un sapore amaro in bocca, occhi arrossati o giallognoli, rossore sul viso e sul collo, vertigini e soprattutto mal di testa sono sintomi e segni del Qi 'ribelle' del fegato. Se represso, lo yang dinamico della rabbia sì trasforma in uno stato yin di depressione che causa stagnazione del Qi del Fegato e indolenzimento, dolore e sensazioni di oppressione, costrizione e gonfiore. Qualsiasi connotazione di questa emozione può sconvolgere lo Stomaco e la Milza-Pancreas. La sua energia Legno si espande e quindi invade gli organi Terra, causando nausea, acidità, vomito e diarrea. La collera  (e i suoi omologhi: frustrazione, rabbia, sbalzi d'umore, depressione, insoddisfazione..) viene acquietata dai movimenti corporei. Praticare regolarmente attività fisiche e specialmente, se possibile, quando si è presi nella morsa della collera, impedisce ai muscoli di contrarsi e ai tendini di accorciarsi. In tal modo i tessuti rimangono morbidi e nutriti: l’energia, il sangue e le emozioni scorrono senza ostacoli. La nota e spiacevole sensazione di essere scossi e completamente prigionieri della rabbia può essere evitata con il movimento ( camminare, correre, ballare, nuotare, etc..).

La paura
La paura è associata ai Reni e quindi spinge il Qi verso il basso e colpisce la 'cavità dello Stomaco (da qui il detto "ho avuto tanta paura che me la sono fatta addosso"). Nei bambini può manifestarsi come paura notturna o enuresi. Gli adulti con deficienze renali e debolezza costituzionale possono anche essere soggetti a paure e ansie 'irrazionali', insonnia, sudorazione spontanea e secchezza delle mucose della bocca. Una paura diffìcile da accettare può a volte essere inconsciamente trasferita in una forte pulsione a intraprendere attività o passatempi pericolosi che giustificano il confronto con la paura. Ma se la causa profonda della paura non viene individuata, lo yang del Rene può esaurire lo yin dando origine a disturbi legati all'ascesa del fuoco nei Meridiani di Fegato e Cuore. 
La paura può essere sedata con un pediluvio caldo a base di Sali di Epsom (noto anche come solfato di magnesio, sale inglese o sale amaro).  Si prepara  un recipiente contenente acqua calda  alla quale  si aggiunge una tazza di questo sale, acquistabile in farmacia. Si lasciano i piedi in  per 15 – 20 minuti. L'effetto combinato del caldo e dell’assorbimento del magnesio è quello di calmare la mente e la sensazione di energia che sale. Compare rilassamento ed è particolarmente utile prima di dormire, specie in caso di ansietà e insonnia.

Terrore
Questa emozione è simile alla paura, ma molto più intensa. È identica allo shock associato a traumi fisici o emotivi. Interrompe o disperde il Qi e colpisce i Reni e il Cuore. I Reni, che immagazzinano il Qi destinato alla difesa, possono essere improvvisamente prosciugati. Il Cuore soffre per il grave disordine che si crea nella mente,
Lo shock è caratterizzato da perdita della memoria, disorientamento, palpitazioni, capogiri, tremore, sudorazione e perdita di coscienza. Uno shock non risolto blocca l'energia, causando esaurimento.


La preoccupazione
La preoccupazione deriva dall'insicurezza e tende a esaurire il Meridiano di Milza-Pancreas, che appartiene al movimento Terra e che, a sua volta, richiama il sostegno, il nutrimento e le cure neonatali. La preoccupazione crea 'nodi' o impedimenti nello scorrere del Qi dei Polmoni, contraendo il torace e le spalle e ostacolando la respirazione. La preoccupazione può farci sentire paralizzati. I Polmoni e la Milza-Pancreas sono le fonti del vero Qi del corpo, e pertanto le preoccupazioni possono portare a un esaurimento generale del Qi.  L'attitudine a preoccuparsi e rimuginare trae grande vantaggio dalla pratica quotidiana della meditazione. Chi non ha mai meditato potrebbe iniziare con  la pratica della consapevolezza del respiro, la cui espressione più alta è la  meditazione vipassana.
Sedere comodi  e ad occhi chiusi osservare mentalmente l'aria che entra ed esce dalle narici; è importante permettere ai pensieri di andare e venire senza farsi distrarre e tornando continuamente a osservare il respiro. Anche se l'obiettivo è quello di raggiungere lo stato di calma, è importante sapere che non si può conseguire evitando di pensare. Può essere di aiuto durante la pratica della consapevolezza del respiro: avere come sottofondo una musica rilassante; assumere con le mani il mudra della calma: piegare il pollice contro il palmo  e chiudervi attorno le altre quattro dita; posare le mani così atteggiata di lato all'ombelico; ripetere mentalmente, mentre si inspira 'io sono' e mentre si espira 'calmo'. 


La tristezza o dolore

La tristezza deriva dalla delusione o, in casi più gravi, dalla separazione e dalla perdita. Si dice che essa 'dissolva' il Qi e colpisca principalmente i Polmoni, esprimendosi attraverso il proprio 'suono': il pianto. La tristezza viene percepita e provata nel Cuore e quindi influisce su tutto il torace, producendo pesantezza, affanno respiratorio, affaticamento e depressione. Tutti abbiamo bisogno di tempo per manifestare la nostra tristezza o il nostro dolore e i rituali che consentono di affrontare i cambiamenti o le perdite probabilmente ci aiutano a superare queste emozioni. La tristezza è una emozione che  che si placa  rafforzando il sistema respiratorio.  Per migliorare la funzione polmonare è utile la pratica della respirazione profonda  del qigong  e della meditazione . È anche utile consumare alcuni alimenti  che tonificano l'energia del polmone, come mele, pere, noci pecan, broccoli, giuggiole.


La gioia
È l'emozione del Cuore. Calma la Mente e rilassa il Qi. Il Meridiano detto Maestro del Cuore porta gioia e felicità al Cuore, dato che interviene come mediatore e regolatore nei rapporti interpersonali. Si dice che un'eccessiva stimolazione dei sensi o un eccessivo e appassionato abbandono all'eccitazione e al piacere distraggono e disturbano la mente e il Cuore, facendo divampare il fuoco. Un' eccessiva esuberanza suggerisce uno squilibrio del Cuore. La gioia, pur essendo uno stato d'animo positivo, se eccessiva può nuocere. Occorre chiarire che qui si intende parlare non tanto della quantità di gioia che pervade la nostra vita, quanto della qualità. Vorrei qui chiamare  la gioia in eccesso euforia: uno stato  di allegrezza caratterizzato da un eccesso di buonumore  che si esprime, per lo più, come una condizione di eccitazione, magari lieve e sotterranea, ma continua.
A scopo preventivo evitare alimenti  stimolanti come caffeina e alcool, lo zucchero, I peperoncini piccanti e il succo di limone. È anche utile praticare sedute di rilassamento e dedicarsi quotidianamente al qigong, sia interno che esterno. 

Pensosità

Questa emozione è simile alla preoccupazione, ma si riferisce specificamente alla nostra capacità di svolgere il lavoro mentale. Il meridiano di Milza-Pancreas governa l'intelletto e può pertanto soffrire a causa di un eccessivo lavoro mentale, aggravato dalla mancanza di esercizio fisico e da un consumo irregolare dei pasti. Le conseguenze sono: debolezza, cattiva digestione e catarro. Una debolezza del Meridiano di Milza-Pancreas può manifestarsi sotto forma di ossessione per l' ordine e per i dettagli che porta, per esempio, a compilare liste interminabili o a contare le calorie di ogni pasto.




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