Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




sabato 8 dicembre 2012

Un ricordo...

Un ricordo al quale aggrapparsi. Uno di quelli che ti scalda le mani. Uno di quello che ti asciuga i lucciconi se  lo tiri fuori dalla manica del maglione. Ieri sera portavo a spasso il mio cane, il mio amico Jasper. Pensavo ad impacchettare nuvole, scartare sogni.
Come al solito meditavo su quello che mi circonda. Sulla mia piccola bandierina orgogliosamente piantata sulla mappa della vita. Si avvicina Natale. Tanta magia si è persa. Tante persone si sono perse. Quelle che rendevano quei giorni così speciali. Ricordi di attese. Calde coperte e profumi di dolci per casa. Non ho voglia di fare l'albero. E' in garage. Dovrei. Dovrei per le ragazze, per dirmi che niente è cambiato. Non trovo l'energia necessaria. Ora che ho recuperato le forze, i talenti, sono focalizzata sulla ricostruzione. Sento freddo, stasera. L'aria è nevosa. Jaspy scodinzola contento. Nessun rumore. Nessun amico. L'albero continua a tornarmi in mente. Avrò avuto 11 o 12 anni. In casa non c'erano gli addobbi natalizi e nemmeno i regali. Altri tempi. Altre fatiche. Ero anche allora un'entusiasta. Una giovane donna convinta che i sogni si sarebbero realizzati. Impegnata a fantasticare, ad impastare ingredienti per mettere insieme una specie di amore. Un amore puzzle. Un pezzo di amore in ogni cosa, in ogni persona. Volevo fortemente, quel Natale, essere come gli altri. Essere felice. Anche solo per un effimero momento. Mi sono vestita, imbacuccata. Insieme a me i miei fratelli. Gianluca il terremoto e Stefania, la piccoletta. Era buio. Quel buio di periferia. Denso e nebbioso. Avevo progettato tutto. "Usciamo, andiamo alla Standa, dall'altra parte del mondo conosciuto, e compriamo addobbi e regali". Non so perchè ero così convinta che ce l'avrei fatta. Mia madre non aveva nulla da darci. Pochi spiccioli. Siamo usciti speranzosi, credo felici e sorridenti. In verità ero un po' spaventata. Appena uscita dal portone ho trovato 10.000 lire! Non so come sia stato possibile. Erano lì, per me. Li ho raccolti euforica. Il seguito lo potete immaginare...Ecco. Spesso la mia vita è facilitata da eventi inspiegabili. Vorrei anche oggi un evento inspiegabile. Qualcuno che scenda con me in garage a prendere l'albero. Qualcuno che abbia voglia di ridere, di giocare. A volte non mi basto. Non è grave. Passa. Ho fatto così tanto e tanto continuo a fare. La vita mi ha regalato molto di quello che ho chiesto e tutto quello che non ho mai nemmeno osato domandare. Mi guardo e mi chiedo come faccio ad essere contenta. Eppure... pensatemi mentre addobbate l'albero, se volete. Pensatemi e ridete con me.


7 commenti:

  1. Se sapessi che questa è l'ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti bacerei, e ti richiamerei per dartene ancora.
    Se sapessi che questa è l'ultima volta che ascolterò la tua voce, registrerei ogni tua parola per poter riascoltarla una ed un'altra volta all'infinito.
    Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti in cui
    ti vedo ti direi "ti amo" senza assumere, scioccamente, che lo sai di già.
    Sempre c'è un domani e la vita ci da un'altra opportunità per fare bene le cose, ma se sbaglio e oggi è tutto ciò che mi
    resta, mi piacerebbe dirti che ti voglio bene, e che mai ti
    dimenticherò.
    Il domani non è assicurato a nessuno, giovane o vecchio.
    Oggi può essere l'ultimo giorno che vedi coloro che ami.
    Perciò non aspettare più, fallo oggi, perché se il domani non dovesse mai arrivare, sicuramente lamenterai il giorno che
    non hai preso tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio, e che sarai stato troppo occupato per concederti un ultimo desiderio.
    Mantieni coloro che ami vicini a te, di loro all'orecchio quanto ne hai bisogno, amali e trattali bene, prenditi tempo per dirgli "mi dispiace", "perdonami", "per piacere", "grazie" e tutte le parole d'amore che conosci.
    Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti.
    Chiedi al Signore la forza e la saggezza per saperli esprimere; e dimostra ai tuoi amici quanto t'importano."
    (G. Garcia Marquez)

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  2. ♥ Nessuno m’ha mai detto “Volerai”. Nessuno m’ha promesso “Non morirai”. Eppur senz’ali ho già volato tanto e “ora” senza alcun rimpianto, di promesse mancate, di cose incompiute, senza pena aggiunta mi preparo a volare un’altra volta. ♥


    Tiziano Terzani, “La fine è il mio inizio”

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  3. ‎- "Non sono niente. | Non sarò mai niente. | Non posso voler essere niente. | A parte ciò, ho in me tutti i sogni del mondo." [Fernando Pessoa] -

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    1. Lei non era matta, era una creatura fatta in un momento cui Dio semplicemente non aveva voglia delle solite donne in serie, gli era venuta la vena poetica e l’aveva creata.
      (Milena Augus – Mal di pietre)

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  4. Lo schiaffo morale più grande che puoi dare ad una persona che ti ha fatto del male è il bene.
    Vinci la tentazione di ripagarla con la stessa meschinità.
    La vendetta lascia un senso di vuoto e di sconfitta.
    Tu sei più forte della tua rabbia.
    Il tuo cuore è più grande del tuo rancore.
    Prima o poi ti guarderà negli occhi e si renderà conto del male fatto o magari no.
    E se non lo farà hai comunque vinto tu e non su chi ti ha ferito.
    Avrai vinto sulla parte di te che voleva abbassarsi al suo livello.
    - Olga Manduca (A.)

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  5. Il mio era un Natale di neve ed il mio primo sorriso è stato solo per chi, forse, non mi capiva e non mi voleva con se.
    A me bastava poco, mi accontentavo di poco.
    Forse il mio cuore ha parlato troppo piano e LEI non lo ha sentito.
    Nel letto freddo che ho accanto, solo il silenzio è mio.
    Maledico le parole che non LE ho mai fatto sentire e che ora non servono più.
    Ho così freddo e mi sento così solo.
    Fammi un regalo per Natale, promettimi di volerti bene.

    Michele

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  6. Tutti ci dobbiamo volere bene. spesso le cose vanno per loro conto. ognuno di noi ha il suo posto nel mondo, indipendentemente da chi ha accanto. quello che scrivi mi tocca profondamente. la vita spesso decide per noi la cosa migliore e ce ne accorgiamo tardi oppure facciamo finta di non accorgercene. per comodità, per trovare scusanti ai nostri comportamenti, ai nostri momenti no. è difficile dire che non siamo soli quando dentro e fuori è freddo. Michele, io sono fermamente convinta che non siamo mai soli. siamo i nostri migliori amici, le persone più importanti con le quali invecchieremo. prova ad aiutare qualcun altro che si sente solo, regala sorrisi e vedrai che ne avrai di ritorno. Io mi vorrò ancora più bene e spero lo farai anche tu. Grazie per il commento.

    Luciana

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