Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"
lunedì 28 aprile 2014
Dubito quindi riposo
Nella primavera della mia maturità, ho scoperto che avere qualche dubbio e' infinitamente meglio che avere poche certezze. L'importante è che questi dubbi vengano lasciati scivolare, piano piano, in quella zona misteriosa del nostro essere, dove tutto viene anestetizzato. Ho sempre preferito le certezze e sono spesso rimasta delusa. Al dubbio posso dare infinite risposte, posso immaginare scenari compassionevoli. Ora ho una nuova certezza. Dubitar m'e' dolce in questo naufragar
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Più che deluso, le certezze spesso mi hanno fatto male. Sapere di avere ragione ed averne la certezza non sempre è stato un bene. Ecco perché ora, in qualche situazione, preferisco tenermi i dubbi. Credo sia un atto di pietà verso me stessa. Di benevolenza. Stanotte ho fatto un sogno che ha dato il via ad una serie di pensieri. Ho dato vita ad un racconto molto bello. Prima o poi dovrei decidermi a pubblicarne qualcuno. Una donna anziana davanti ad un cancello, con una chiave in mano. Due visitatori che chiedono di entrare in casa sua... Passato... Presente. Davvero bello. Alla fine realizza l'inganno di una vita. Ha la certezza che i suoi dubbi erano fondati. In un attimo torna indietro nel tempo. Ma non vuole rovinare la vita della persona che ha di fronte. Si toglie però la soddisfazione di far capire che sa di essere stata ingannata. E tutto ritorna al proprio posto. Anche i pezzi di cuore. Il passato ritorna e ognuno paga per gli errori connessi. Mi sono svegliata con le immagini nitide. Violente. Nel sogno guardavo senza giudizio. Da sveglia mi è venuto il nervoso. Certi sogni sono chiari messaggi che non mi servono a nulla. Banali e fastidiose ripetizioni di fatti noti. Sono fiduciosa. Tutto sta prendendo forma. Notte mondo. Notte anime belle che mi fate compagnia. Notte belle creature che mi fate sentire amata e speciale. Notte Universo. Sempre tutto e centro di tutto
RispondiEliminaUna collana in cambio di un cane moribondo...
RispondiEliminammmm.... se mi lasciassi andare.... e invece.... Le cose belle sono proprio a portata di mano ma le resistenze ci impediscono di vivere con lietezza. Non c'è niente da fare. Sono nata con un peso e pesante morirò!
RispondiEliminaDel resto toccarsi era il senso del loro stare insieme. Non per forza in senso fisico. Toccarsi. Con le parole, i sensi, col primo pensiero al mattino, con un bacio a distanza prima del sonno. Sfiorarsi era il loro segreto. Non c’era cosa più bella di quando, in mezzo alla gente, facevano l’amore con gli occhi.
RispondiEliminaSimone Monaco
"Ho srotolato una mappa sul tavolo della mia cucina e ho messo un dito dove sei tu e un altro dove sono io.
RispondiEliminaLo spazio tra i due è solo di qualche centimetro.
Così vicino, che posso sentirti respirare.
Posso raggiungerti e far scorrere le Mie dita attraverso ogni ciocca dei tuoi capelli,
toccare le tue labbra e ho a malapena la necessità di muovermi.
In un angolo della mappa c’è la legenda per leggere la mappa
ogni centimetro è un centinaio di miglia pieno di strade e fiumi e alberi.
La legenda mi ricorda che tu sei dove sei e io sono dove sono,
a centimetri di distanza."
Gabriel Gadfly.
Sono stata di parola (e non ne spendevo da molto). Mese nuovo, vita nuova. Chissà...
RispondiEliminaLa più bella massima di oggi "alcune persone passano dalla nostra vita per insegnarci a non essere come loro" quanto è vera!
RispondiEliminaI primi passi... Punti cardinali. Sesso ore 12...respirare e viaggiare. Non più alla velocità della luce. Viaggiare senza guardare il paesaggio. Quello si'! E intanto immaginare conversazioni che non avverranno mai. Parole che suonano come scuse. Tutto ciò davanti ad una tisana ed una fetta di pane abbrustolito con marmellata. That's life!
RispondiEliminaL'ho detto davverooooo?!
EliminaForse mi dovrei decidere ma l'unica decisione che ho preso la voglio mantenere. Eppoi il sogno era chiaro: la musica e' cambiata". Purtroppo o per fortuna, ancora non lo so. È questa maledetta sensazione di incompiuto che non mi permette di evolvere. Ma ce la farò. Ce la faccio quasi sempre
EliminaMi chiedevo proprio stamattina se fossi tu la brutta notizia che dovevo ascoltare. Mi sono preparata. Ci sarei rimasta male. Ho continuato a fare le mie cose. Quelle necessarie e quelle che amo di più, quelle inutili. Pomeriggio suona il telefono... Numero sconosciuto. Una voce forte. Eri tu! 93 anni. Mi hai riaperto le porte del tuo cuore. Mi hai dato più importanza di quanta ne meriti. Quanti ricordi. Un'esperienza indimenticabile. Ti ho vista rinascere ad un passo dalla fine. Tutta orgogliosa dicevi che era merito mio. E io a dirti che il merito era solo tuo. Della tua tenacia, della tua forza. Ti sei fatta riempire dalle mie mani. Le hai usate come sostegno. Al posto di quel bastone che hai riposto dopo poche sedute. Ti ho promesso di venirti a trovare. Presto. Ritorno al passato cara Milena. Verrò sola. Io mantengo le promesse! Io
RispondiEliminaUno dei miei momenti, ritrovato aprendo scatoloni...L'ultimo scatolone è chiuso. Fiumi di nastro adesivo bianco e rosso segnano cordoli invalicabili. Ho strappato pagine dai libri. Fogli dalle agende. Ho eliminato anni di contatti, sorrisi, delusioni. Ennesimo trasloco. Ogni cosa che non ho avuto il coraggio di buttare mi ricorda un viso, uno stato d'animo. In un angolo, sotto al battiscopa, ho scritto "Luciana è stata qui". Un modo per lasciare una traccia della mia esistenza. Un modo per dimostrare che ci sono stata. Che sono stata reale. Guardo le stanze semivuote. La cosa che mi fa più tristezza sono i fili delle lampade che pendono monchi dai soffitti. Togliere la luce. Questo è quello che mi hanno fatto o, meglio, che ho lasciato mi facessero. Alla solitudine ci si abitua. Alla diversità ci si abitua. Lascio i mazzi di chiavi sulle scale. Da domani questa sarà la nuova vita di qualcun altro. Un po' di detersivo e tutti gli odori vengono cancellati. Eliminata l'ombra di me che sta a letto. La me in cucina. La me che ride felice. La me che maledice tutto. Non ho più passato. Troppe case, troppi porti. Game over. Dovrei incidere questo sul muro. Con il dito lo scrivo. Invisibile. Il polpastrello leggero ricorderà per sempre questo momento. Questa sensazione di fallimento rimarrà con me tutta la vita. Ultimo sguardo. Tutto in un minuto. Non devo piangere. Un colpo di vento chiude la porta. È fatta. Ricomincia il viaggio...
RispondiEliminahttp://m.youtube.com/watch?v=OqeKV2UYq1Q&feature=kp
RispondiEliminahttp://m.youtube.com/watch?v=cTj5gJaeLNk&feature=kp
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