Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




giovedì 6 agosto 2015


Camminavamo senza cercarci
pur sapendo che camminavamo per incontrarci

Julio Cortazar

7 commenti:

  1. Ci siamo. Sapete che considero agosto la fine dell'anno e che vi saluto sempre a questo punto. È stato un periodo intenso. Da tre anni circa non tiravo il fiato. Una cosa dopo l'altra, una valanga di problemi. Come sempre mi sono dovuta arrangiare. Ora, sdraiata sul divano, posso anche dire che, forse, tutto questo mi è servito. Sapevo di essere forte ma non fino a questo punto. Ora sono in bilico. Sto facendo un percorso di consapevolezza. A volte regredisco e mi sento schiantare, a volte accetto la realtà e, spesso, cerco di ascoltarmi, di evolvere. Sono consapevole che il cammino non si può fermare ma, da un po', ho smesso di cercare. Effettivamente ora voglio farmi trovare, anche se non è la mia priorità. Basta parlare di me! Parliamo un po' di voi... Buona estate cari. Fate del vostro meglio per stare in equilibrio. Fidatevi di molti, non sottovalutatevi, piangete se ne avete voglia sapendo che in ogni morte c'è una rinascita. Smettete di aspettare qualcuno o qualcosa. Andatevi a prendere quello che volete e, se non sarà come l'avevate immaginato, pazienza!, avrete vinto lo stesso per il solo fatto di averci provato. Siate gentili e sorridenti. Mentre camminando senza sapere chi vi sta cercando, probabilmente, il vostro sorriso illuminerà la giornata di qualche viandante stanco. Vi voglio bene. Buona estate. Sapete dove trovarmi!

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  2. http://www.musictory.it/musica/Renato+Zero/Cercami

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  3. Ciao, ho inviato una e-mail per un consulto. Spero sia arrivata. Se non fosse a che indirizzo posso scrivere? Grazie Sara

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  4. „Dopo una certa età, per amor proprio e per sagacia, sono le cose che più si desiderano quelle cui fingiamo di non tenere. M. Proust

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  5. Se ora le dicevo ‘addio per sempre’
    era perché volevo assolutamente
    che tornasse entro una settimana;
    se le dicevo ‘sarebbe pericoloso vederti’,
    era perché volevo rivederla;
    se le scrivevo:
    ‘hai avuto ragione, saremmo infelici insieme’,
    era perché vivere separato da lei
    mi pareva peggiore della morte.

    - Marcel Proust, “La fuggitiva”

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