Io non ho una casa. Non più. Nessun mazzo di chiavi da cercare in fretta nella borsa. Nessuna finestra da cercare guardando a naso in su dal marciapiede. La mia casa sono io.
Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"
martedì 27 marzo 2012
lunedì 19 marzo 2012
Il mio papà ha i capelli ricci e crespi. Odora di gasolio. Ha le ciglia lunghe e gli occhi color nocciola, come quelle nocciole che si mettono nel cioccolato, scure e brillanti. Il mio papà guarda il cielo e mi tiene per mano. Quando piango non mi fa sentire mai sola e la sua anima calda e buona mi avvolge come uno scialle di lana. Il mio papà mi ha insegnato a crescere. A credere nel futuro, ad essere una persona migliore. Mi ha aperto il mondo della fantasia, delle infinite possibilità. La sera torna a casa sconfortato. Le sue rughe sono solchi. Solchi di delusione, di amarezza. Ma lui sorride. Apre la bocca e vedo che non ha tutti i denti. E ride forte. Mi dice che passerà, che domani sarà un giorno migliore. Ha sempre un regalo per me, lui. E non importa quanto sia costoso. E' solo per me!
Il mio papà non l'ho mai capito ma lui ha capito sempre me.Auguri Papà, auguri Nonno Peppino
giovedì 8 marzo 2012
8 Marzo...
Ringrazio tutti quegli Uomini che, loro malgrado oppure consapevolmente, sono riusciti a rendermi la Donna eccezionale che sono!
Luciana
Luciana
martedì 6 marzo 2012
Un giorno ti svegli e scopri che è stata la vita a scegliere per te e non viceversa. accantoni tutte le mega cazzate che ti sei sempre raccontato. smetti di dire "io sono, io voglio, io posso", ti guardi allo specchio (eviti di sputarti in faccia per non pulire) e ti dici: "benvenuto nel mondo dei grandi!"
Luciana
Questo è il mio pensiero di oggi , mi pare una grande evoluzione!
venerdì 2 marzo 2012
Elogio della gentilezza
Ogni tanto mi arriva un segnale, un messaggio. Sbandando per strada, avvolta nello scialle senza tempo, passi e mi guardi. Non ce la faccio...mi rannicchio nel tepore della mia indifferenza. Non rispondo al tuo sguardo. Tu capisci. Mi urli un "buongiorno", di quelli che portano il sole. Occhi limpidi. Occhi accoglienti. Grazie! Ho represso l'impeto di abbracciarti, di ringraziarti. Volevo farti sapere che hai fatto qualcosa di buono per una sconosciuta, qualcosa di gentile. Un gesto piccolo ed enorme allo stesso tempo. Mi hai visto. Mi hai riportato su questo pianeta, in questa vita. Sono tornata indietro ma non c'eri già più. Ora te lo scrivo: GRAZIE SCONOSCIUTO. Grazie anima affine. Ti voglio bene
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