Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




martedì 14 settembre 2010

L'AUTOSTIMA HA BISOGNO DI UN PO' DI EGOISMO

Dell’egoismo si parla sempre male, spesso a sproposito: in realtà serve a crescere bene aiuta nella ricerca dell’autostima. Occorre rivalutarlo
Senza egoismo niente autostima
Sia in tenera età che da vecchi siamo più egoisti che mai: si tratta di momenti della vita in cui l'educazione e l'autocontrollo non sono ancora ben strutturati oppure tendono a tramontare, lasciando spazio a un modo di essere spontaneo e istintivo. La morale comune e i pregiudizi consueti direbbero che stiamo parlando di un difetto da correggere; al contrario, prendersi cura di sé, ascoltare in primo luogo le indicazioni che sgorgano dal proprio animo, allontanarsi dal modo comune di pensare è l'unica via per diventare consapevoli e accrescere l'autostima.
Non nascondiamo l'egoismo sotto una maschera
Troppe volte però il timore di essere tacciati di egoismo ci impedisce di manifestare la nostra autenticità, in troppe occasioni indossiamo la maschera dell'altruismo, mostrandoci bravi, buoni, per nascondere ciò che siamo. Ciò condiziona il processo evolutivo della nostra personalità, impedisce di trovare il nostro percorso, e alla lunga mina proprio la nostra autostima. Scriveva Carl Gustav Jung che «ogni vita non vissuta rappresenta un potere distruttore e irreversibile, che opera in modo silenzioso ma spietato».
Senza egoismo più ipocrisia e meno autostima
Anche Friederich Nietzsche la pensava così: il grande filosofo tedesco elevava un inno all'egoismo sostenendo che questo moto dell'animo è una vera e propria sorgente di creatività, allegria e sensibilità. Egli metteva in evidenza come sia difficile esprimere la propria natura in un mondo che per secoli l'ha condannata e repressa: «Per millenni l'egoismo è stato considerato il vero male della vita e ciò instupidì, imbruttì e avvelenò l'egoismo e gli sottrasse molto spirito, sensibilità, inventiva e bellezza». Certo, è giusto distinguere l'egoismo sano dal narcisismo, che ne è l'estremizzazione gretta: ma resta forte l'impressione che per conquistare l'autostima vada ammainata la bandiera di un'altruismo insincero che troppo spesso dà vita a comportamenti venati d'ipocrisia.
Come un po' di sano egoismo fa bene all'autostima
- Fa maturare il cervello
Autonomia, spirito critico, libertà intellettuale, contatto con se stessi, sono nutrimento vitale del cervello. Gli consentono di espandersi e sviluppare le sue potenzialità. Ecco perchè un egoismo sano fa acquisire autostima.
- È una spinta naturale
È tipico dei bambini e degli animali; come tutte le spinte istintive e biologiche ci porta all'autoaffermazione (e quindi all'autostima). È sbagliato considerarlo come un difetto; riflettiamo piuttosto su quanto possa essere dannoso e innaturale reprimerlo.
- Crea relazioni più sincere
La relazione adulta più matura è quella che si crea tra persone che sanno prendersi cura di se stesse e hanno chiare le proprie esigenze e i propri desideri. Un sano egoismo in realtà getta le basi per una relazione sana fondata su uno scambio chiaro e sincero.
- Rende unici e creativi
Porre se stessi al centro della propria vita garantisce un maggior contatto con la propria natura, un senso più forte di identità e uno stile di vita creativo. Contrasta la spinta a imitare i modelli convenzionali, aiuta a non cedere alle aspettative altrui.
- Stimola l'autonomia
L'egoismo "buono" stimola ad assumersi la responsabilità della propria vita, e a non dipendere dagli altri. Nella sua essenza altro non è che la capacità di prendersi cura di sé, senza delegare ad altri scelte e soddisfazioni dei propri bisogni.

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