I geloni rappresentano per molte persone un appuntamento immancabile dell’inverno. Puntuali con il primo freddo intenso, arrivano senza preavviso a tormentare le dita delle mani e dei piedi dei poveri malcapitati che soffrono di questo disturbo.
Dunque dita a guisa di salsiccioti, colore delle mani rossastro-violanceo, inestetici e dolorosi rigonfiamenti delle dita: queste le caratteristiche dei geloni e il lato negativo oltre al problema in sè è che non esistono cure. Non esistono cure nella misura in cui i geloni sono dovuti alla cattiva circolazione, o meglio alla scorretta circolazione del sangue nelle zone periferiche del corpo, come appunto le mani e i piedi.
L’unico modo per risolverli è quindi agire sulla circolazione, cercando di migliorarla il più possibile in modo da scongiurare la formazione dei geloni. Una soluzione preventiva, perchè una volta formati nessuno li può eliminare, si può soltanto cercare di agevolarne l’assorbimento insistendo appunto con rimedi stimolanti per la circolazione.
Fortunatamente i rimedi naturali efficaci in tal senso non mancano e le piante officinali a cui fare ricorso sono diverse, a partire dalla calendula per arrivare all’arnica e alla centella asiatica. A tutte si riconosce la capacità di agevolare lo scorrimento del sangue, soprattutto alla centella, che viene utilizzata normalmente per le gambe in caso di problemi circolatori ma agisce con buoni risultati anche nella cura dei geloni.
Il massaggio sulla parte dolorante con una crema a base di calendula è utile, poichè la calendula oltre a stimolare la circolazione è anche lenitiva e di conseguenza regala un sollievo apprezzabile per quanto temporaneo.
Nel caso dei geloni alle dita dei piedi, si usa di solito l’olio di arnica per i massaggi, da fare seguire a pediluvi rilassanti e decongestionanti a base di sale grosso ed acqua calda.
Tanto per le mani quanto per i piedi, una serie di passaggi dall’acqua calda all’acqua fredda è utile per stimolare il flusso sanguigno, alternando le diverse temperature ogni cinque minuti: ai diversi catini di acqua è bene aggiungere alcune gocce di olio di calendula, di arnica o di olio d’oliva.
Oltre ai rimedi naturali, da non dimenticare i ‘rimedi della nonna’, dei classici intramontabili: sembra che la cipolla faccia miracoli per i geloni, per cui sminuzzarla, applicarla sulle zone dolenti e lasciarla agire coperta da una garza assicurerebbe effetti significativi e duraturi.
Come prima cosa, in previsione dell’arrivo della stagione invernale, è importante prevenire il manifestarsi di questa patologia tenendo presente questi consigli:
• mantenere le estremità asciutte e calde, evitando indumenti non adatti e/o troppo stretti, che potrebbero determinare danni alla circolazione periferica;
• evitare gli sbalzi termici (quindi non avvicinare le estremità fredde ad una fonte di calore);
• indossare guanti e calze di lana durante la stagione fredda;
• utilizzare calzature adatte a proteggere i piedi dal freddo e dall’umidità;
• evitare di camminare a casa a piedi scalzi;
• garantire un adeguato apporto di vitamine (in particolare la vitamina E) mangiando frutta e verdura;
• migliorare a scopo preventivo la circolazione periferica con sostanze naturali quali Ruscus Aculeatus (ricca di saponine, sostanze dall'azione vaso protettrice), Ginko Biloba e Centella Hydocotyle
asiatica, minerali specifici (Manganese e Cobalto) e acidi grassi Omega 3
I rimedi omeopatici utilizzati per uso sistemico sono:
• in presenza di arrossamento, formicolio, bruciore con prurito: Agaricus Muscharius 5CH (5 granuli 3/4 volte al giorno);
• in presenza di geloni bluastri o violacei, sensazione di contusione, peggioramento al minimo contatto: Arnica 9CH (5 granuli 3/4 volte al giorno);
• in presenza di geloni con bruciore intenso, miglioramento con il calore: Arsenicum Album 9CH (5 granuli 3/4 volte al giorno);• in presenza di geloni con arrossamento e prurito (soprattutto di notte), miglioramento con il movimento: Rhus Toxicodendron 9CH (5 granuli 3/4 volte al giorno).
• in presenza di arrossamento, formicolio, bruciore con prurito: Agaricus Muscharius 5CH (5 granuli 3/4 volte al giorno);
• in presenza di geloni bluastri o violacei, sensazione di contusione, peggioramento al minimo contatto: Arnica 9CH (5 granuli 3/4 volte al giorno);
• in presenza di geloni con bruciore intenso, miglioramento con il calore: Arsenicum Album 9CH (5 granuli 3/4 volte al giorno);• in presenza di geloni con arrossamento e prurito (soprattutto di notte), miglioramento con il movimento: Rhus Toxicodendron 9CH (5 granuli 3/4 volte al giorno).
Geloni. La causa dei geloni è la carenza di circolazione del sangue nelle dita e si può interpretare come un ritirarsi dalla realtà, forse per paura, incertezza o mancanza di direzione precisa, cosicché l’energia emotiva non è effettivamente il contatto con quella parte della persona che interagisce con il mondo: ne consegue un conflitto mentale, che si manifesta nel gelone e nella pelle sensibile. I geloni si presentano quando il tempo è freddo, e ciò dimostra anche freddezza emotiva, mancanza di coinvolgimento che provoca sofferenza mentale. Le dita corrispondono agli organi di senso, alla testa; analogamente i geloni esprimono resistenza all’uso completo degli organi di senso oppure un rifiuto di guardare quello che sta succedendo nel presente.
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