Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




lunedì 27 settembre 2010

COSA RACCONTA DI NOI LA STIPSI?

Secondo la psicosomatica dietro la stipsi si nasconde il timore del il mondo esterno; chiudendosi, l’intestino, nasconde le nostre emozioni più vere
Dietro la stipsi c'è solo uno stile di vita sbagliato?
Il termine "stipsi" è sinonimo di stitichezza e deriva dal greco styphein, che significa "stretto". Secondo la medicina ufficiale la stipsi è spesso provocata da uno stile di vita sbagliato, caratterizzato da un'alimentazione scorretta e dalla sedentarietà. In altri casi può essere causata da un abuso di farmaci o da un'intossicazione. Altre forme di stipsi invece sono dovute a una disfunzione dell'intestino, che non riesce a "spingere" le feci verso l'esterno, oppure a un'ostruzione nel retto, che impedisce l'evacuazione. L'interpretazione psicosomatica di questo disturbo, tuttavia, è in grado di dare un quadro molto più chiaro e di cogliere alcuni aspetti utili per la soluzione del problema.
Alla base di questa lettura, c'è l'idea che la stipsi sia la spia di un atteggiamento conflittuale nei confronti del mondo e di noi stessi.

La paura degli altri può bloccare l'intestino e produrre stipsi

Ciascuno di noi ha bisogno, per sopravvivere, di porsi in relazione con il mondo esterno: senza il cibo e gli stimoli che ci nutrono non riusciremmo né a crescere né a mantenerci in vita. Questa attività comporta un bilancio di "dare e avere", uno scambio: ciò che entra, una volta assorbito ciò che è utile all'organismo, deve anche poter essere scartato. Un processo che comporta, di fatto, la disponibilità a lasciarsi contaminare, ad assorbire ma anche a perdere. Chi è chiuso nel suo guscio difensivo, invece, non di rado ha difficoltà proprio in questa funzione. Trattenere le feci vuol dire, simbolicamente, non cedere nulla di sé, coltivando un'illusione di autosufficienza che può diventare isolamento. Fin da bambini, attraverso il controllo degli sfinteri, impariamo a esercitare un padronanza che va ben al di là del contenuto del nostro intestino. La partita che si gioca riguarda il conflitto tra il trattenersi e il lasciarsi andare, in altri termini tra il possesso e la donazione di qualcosa che ci appartiene. Ecco perché spesso la stipsi nasce in risposta a situazioni nelle quali ci sentiamo minacciati dall'ambiente, deprivati o invasi. In questo caso, l'intestino si fa carico di tenere per noi quel poco che ci rimane. Fattori scatenanti possono essere gli ambienti di lavoro, familiari molto competitivi, o la deprivazione nel caso di regimi dietetici piuttosto rigidi così come di eventi emotivi che rischiano di privarci di ciò a cui teniamo di più: tradimenti, cambiamenti traumatici...

Alcune domande, alcune possibili risposte

- La stipsi che si alterna alla diarrea, al colon irritabile, e quindi alla colite ha lo stesso significato simbolico di quella cronica?
In linea di massima sì: nel colitico spesso si alternano i due momenti e ai periodi di stipsi ostinata possono seguire anche fasi di diarrea. In entrambi i casi il significato è lo stesso: si trattiene dentro di sé o si espelle furiosamente un contenuto inaccettabile, una parte di sé che non si è disposti a considerare come propria e da cui ci si vuole separare.
- Quando compare all'improvviso in un soggetto che di solito non ne soffre, è legata a fattori psicologici o può dipendere soltanto da cause esterne?
Sono molte le situazioni nelle quali la stipsi può fare la sua sgradita comparsa in soggetti fino ad allora regolari. L'intestino si impigrisce o sblocca quando siamo costretti a elaborare novità, cambiamenti, eventi traumatici che richiedono tempi lunghi di assimilazione. La possibilità che insorga è direttamente proporzionale alla rigidità del soggetto e alla sua capacità di accettare la propria emotività.
- Chi ha sofferto di stipsi fin da bambino può guarire o deve rassegnarsi a questo disturbo?
Quando la stipsi ci accompagna fin da piccoli, vuol dire che è cresciuta con noi e che si è innestata su un tratto del carattere che connota la nostra personalità.
In questi casi è utile un intervento trasformativo lento, ma efficace, come quello psicoterapico, che intervenga sulla struttura psichica agendo sulla dinamica psicosomatica.


24 commenti:

  1. Con il termine "stipsi - scrive la biologa e naturopata Elisabetta Rostagno nel libro Il benessere dell'intestino. Curarsi e purificarsi con i metodi naturali - si intende una ridotta emissione di materiale fecale, estremamente compatta e disidratata, con un numero esiguo di evacuazioni settimanali, generalmente meno di tre". Non è quindi scontato che si debba evacuare ogni giorno alla stessa ora ma è invece fondamentale che l'evacuazione non provochi dolore e che nell'individo non compaiano altri sintomi di alterazione della flora batterica intestinale - detta disbiosi intestinale - come: alternanza diarrea/stipsi, gonfiori addominali e flatulenza. Se permane il dubbio che esista uno squilibrio a carico dell'intestino, prima di tutto - come ha fatto la nostra amica - dobbiamo indagare con l'aiuto di un gastroenterologo per scongiurare la presenza di patologie. Non escludiamo l'ipotesi di un'intolleranza alimentare, soprattutto se si è stitici sin dai primi anni di vita, provvedendo a eseguire i test di routine, soprattutto quello per celiaci. Se tutti i parametri rientrano nella norma, proviamo ad intervenire naturalmente.

    Non rimandiamo mai lo stimolo all'evacuazione: non è salutare e alla lunga provoca altri disturbi come cefalea, ritenzione idrica e persino la cellulite... Non assumiamo beveroni o pastiglie ad azione lassativa ma eventualmente sostituiamoli con tisane ad azione depurativa; vi consiglio Naturalax della Valverbe a base di frangula, semi di esilio, convolvolo, malva, menta piperita. Beviamo almeno 1,5 litri di acqua al giorno più un bicchierone di acqua tiepida al mattino appena svegli. Puntiamo molto sull'alimentazione che deve essere ricca di fibre: più frutta e verdura, pane integrale e biologico, pasta integrale, legumi. Evitiamo i più comuni errori alimentari come masticare poco, mangiare di fretta, discutere animosamente a tavola, associare diversi alimenti proteici come la carne e il formaggio, mangiare carboidrati e proteine animali nello stesso pasto. La frutta, inoltre, non andrebbe consumata a fine pasto ma da sola meglio come spuntino; da preferire: kiwi, uva, e le mele cotte della nonna. Cerchiamo di fare sport per allentare lo stress e tonificare le pareti addominali: consiglio un'appagante corsetta quotidiana. Altri rimedi naturali: sciroppo di fichi nella misura di 5 ml al giorno prima di andare a letto e 3 prugne secche da aggiungere la sera a un bicchiere d'acqua da bere il mattino successivo. http://rimedinaturali.blogosfere.it

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  2. Se la stitichezza diventa cronica bisogna cercare di curarsi, ma come abbiamo anticipato, il lassativo deve essere l’ultima delle frontiere, prima ci sono metodi naturali che ottengono efficaci risultati senza dover per forza ricorrere al farmaco tradizionale.


    La stitichezza è una conseguenza naturale di un processo che ha delle falle, per porvi rimedio in modo naturale bisogna analizzare con attenzione gli alimenti che ingeriamo, per capire in che cosa stiamo sbagliando. Potrebbe essere per colpa dei grassi, come potrebbero essere gli alimenti confezionati che non vengono espulsi completamente, in alcuni casi potrebbe trattarsi di una vera e propria intolleranza alimentare, della quale non si era a conoscenza. Si pensi che a volte la nausea e l’emicrania sono la conseguenza di un piatto sbagliato che si è mangiato o di una sostanza che il nostro corpo non è preparato ad espellere: questo cibo che non riusciamo a eliminare entra in circolo nel nostro organismo e lentamente lo assale e lo inquina, esattamente come avviene in natura per l’ambiente malato, così anche il nostro corpo si ammala.


    Sottoporsi a periodi di disintossicazione alimentare, usando alimenti naturali e leggeri, bevendo molta acqua non frizzante e non troppo carica di oligoelementi e preparando solo dei brodi leggeri vegetali e delle tisane depurative di malva blu al posto del classico pasto può inizialmente sembrare duro, ma la sua efficacia, quando i trattamenti sono ripetuti periodicamente con regolarità, sarà immediata. Non solo i vantaggi ricadranno sulla stipsi, che è uno dei sintomi di intossicazione del corpo, ma anche le eruzioni cutanee, l’alitosi, le allergie, ilmal di testa, le sudorazioni eccessive, tutti questi sintomi chiari di intossicazione alimentare potranno lentamente guarire.


    Se anche di fronte ai trattamenti depurativi più leggeri non si avranno risultati concreti e tangibili vanno associate altre sostanze naturali che aiutano a defecare: il Finocchio, il Cumino e il Coriandolo sono gli aiuti che possiamo dare al nostro trattamento soft per la stitichezza.


    Di fronte a un ulteriore eventuale fallimento esistono terapie naturali più dure, che possono rientrare a pieno titolo tra i trattamenti lassativi. Aloe, Rabarbaro e Frangula, che si acquistano in erboristeria sono qualificate come erbe antrachinoniche, cioè stimolanti e attive sull’intestino per risolvere i problemi di gonfiore e di assimilazione. Il loro aiuto è molto consistente, infatti servono per stimolare la peristalsi e per aiutarci a defecare con regolarità. Anche in questo caso è inutile ripetere che lo stimolo, se arriverà, andrà assecondato, per non interrompere il ciclo della terapia. Questi ultimi trattamenti sono equiparabili ai tradizionali lassativi da banco, per cui non sono adatti in caso di gravidanza, periodo in cui al contrario, la stipsi diventa un acerrimo e ricorrente nemico. http://www.tantasalute.it

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  3. http://www.buonpernoi.it
    Eterna giovinezza col kefir del caucaso
    Forse non lo sapevate, ma uno dei luoghi sulla terra dove la popolazione è più longeva è proprio quella zona che sta tra il Mar Nero e il Mar Caspio. Il segreto? Il kefir, una semplice bevanda fermentata a base di latte o d´acqua che in quelle regioni si beve da millenni.
    Leggenda metropolitana, direte voi. E invece illustri studiosi (Prof. Drasek, Prof. Menkiv) tra cui anche un premio nobel (il Prof. Metchnikov) hanno documentato come gli abitanti delle regioni caucasiche non conoscano tubercolosi, cancro né disturbi intestinali. Merito soprattutto del kefir che, stando ai loro studi, guarisce i catarri delle vie respiratorie, i crampi di stomaco, le infiammazioni intestinali croniche, quelle del fegato, i disturbi alle vie biliari e le malattie alla vescica.
    Il kefir è una bevanda fermentata che contiene lattobacilli bulgarici, streptococchi termofili, lieviti, batteri propionici, anidride carbonica, enzimi vari, alcol etilico, varie vitamine (gruppo B, C, PP) zuccheri semplici, acqua o latte. Esiste infatti sia un kefir di latte sia un kefir d´acqua: quest´ultimo sembra però avere maggiori proprietà terapeutiche.

    In virtù dei suoi fermenti il kefir funziona da riequilibratore della flora batterica intestinale, impedendo la decomposizione e la putrefazione del bolo nell´intestino. Questa bevanda stimola quindi il sistema immunitario intestinale con benefici effetti sul sistema immunitario di tutto il corpo.

    Il kefir può essere utilizzato come coadiuvante nella cura di varie patologie:

    Malattie di nervi periferici
    Ulcere gastriche e duodenali
    Catarro bronchiale
    Artereosclerosi ipercolesterolizzante
    Malattie epatiche e biliari
    Malattie renali
    Malattie dello stomaco e dell´intestino
    Diarrea
    Stipsi
    Eczemi
    Va bevuto tutti i giorni con un dosaggio pari a un litro. Il kefir è una sostanza liquida, meno densa dello yogurt, dal gusto dolce e frizzante come quello del mosto d´uva. Potete berlo anche ai pasti in sostituzione dell´acqua

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  4. segue..
    COME PROCURARSI I FERMENTI DI KEFIR
    In commercio non trovate la bevanda di kefir, ma i fermenti di kefir che servono, uniti ad altri ingredienti, alla preparazione del kefir. I fermenti si possono acquistare o presso importatori di prodotti tipici caucasici o presso farmacie/erboristerie. Ma se conoscete qualcuno che già fa uso di kefir chiedete di darvi un po´ dei suoi fermenti: non ne rimarrà privo perché questi micro organismi raddoppiano molto velocemente

    COME PREPARARE IL KEFIR D´ACQUA
    Ingredienti


    Un vaso di vetro della capacità di 2 litri che va chiuso con un tappo

    6 cucchiai di fermenti kefir

    3 cucchiai di zucchero

    2 fichi secchi o prugne

    mezzo limone possibilmente biologico

    un colino



    Preparazione

    Riempire il contenitore d´acqua e aggiungerci i fermenti Kefir e la frutta. Mescolare molto bene gli ingredienti e chiudere con l´apposito tappo.

    Lasciar fermentare 2 giorni a temperatura ambiente. Tenete conto che il kefir fermentato 24 ore ha effetto lassativo poiché ancora ricco di glucosio e saccarosio, quello fermentato oltre 48 ore ha invece un effetto astringente poiché più acido.

    Ogni 24 ore mescolare gli ingredienti. Il contenuto di carbonio aumenta di giorno in giorno.

    A fermentazione ultimata, spremere il limone, eliminare la frutta e filtrare la bevanda con il colino in una bottiglia. La bevanda va tenuta in frigorifero fino al completo consumo. Il preparato va bevuto ogni giorno.

    Lavare molto bene il vaso e il fungo che nel processo di fermentazione sarà aumentato di volume. Per una nuova preparazione del kefir, rimettete nel vaso solo 6 cucchiai di fermenti. Il resto potete regalarlo o utilizzarlo come fertilizzante organico.



    Alcune utili indicazioni
    Nella preparazione del kefir si raccomanda di curare molto l´igiene.
    Il kefir va consumato sempre fresco perché è una bevanda che può contaminarsi facilmente.
    Anche se non preparate il kefir, il fungo rimane in vita per parecchi giorni a patto che lo manteniate in acqua zuccherata.

    a cura del Dott. Bianchi
    21/5/2003

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  5. eurosalus - 1.a parte
    nella nostra pratica quotidiana ci capita spesso di incontrare persone che raccontano specificamente di un problema di pigrizia intestinale. Ma accade ancor più spesso che molti clienti, rivoltisi a noi per altre esigenze, dichiarino quasi incidentalmente di andare in bagno ogni tre giorni o più, in genere da ormai così tanto tempo che quasi nemmeno ci fanno più caso, considerando normale questa frequenza e arrivando alla conclusione che "tanto io sono fatto così".

    La regolarità intestinale invece non solo è fondamentale per il benessere generale, ma è anche un obiettivo possibile. La strategia che la naturopatia suggerisce contempla la rieducazione dell'intestino, mediante l'impiego - se necessario anche sinergico - di molteplici soluzioni naturali, che vanno dall'alimentazione all'attività fisica, dalle piante alla gestione delle intolleranze alimentari, dagli integratori alla riflessologia plantare.

    Anche senza menzionare patologie specifiche che provocano secondariamente stipsi, le cause di un'evacuazione difficile sono tantissime. Le più diffuse sono rappresentate da errori alimentari e intolleranze, problemi di tono muscolare (che interessano non solo il sedentario, ma anche la donna incinta), disbiosi (ovvero l'alterazione della flora microbica dell'intestino), insufficienza epatobiliare, uso e abuso di alcuni tipi di farmaci, modifiche delle abitudini e dei ritmi quotidiani (come quelli che si verificano durante i viaggi), distonie neurovegetative, stress e turbe psicoemotive.
    ..continua

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  6. eurosalus 2.a parte
    La stitichezza inoltre, specie quando sia anche associata a dolori o alternata a diarrea o comunque a evacuazioni troppo frequenti con feci non ben formate, può essere una manifestazione della sindrome dell'intestino irritabile (e in tal caso la stipsi è definita "spastica"). Anche per la SII possono essere chiamati in causa alcuni dei fattori citati, quali in primo luogo le intolleranze alimentari.

    Nelle persone che soffrono di costipazione, si rinvengono spesso forti similitudini per quel che riguarda l'atteggiamento nei confronti della vita e del prossimo. Sotto il profilo psicologico, la stitichezza è un sintomo che racconta metaforicamente di una personalità "trattenuta", chiusa e pessimista, di un soggetto con un livello insufficiente di autostima, timoroso di lasciarsi andare, diffidente nei confronti del prossimo per paura di non essere apprezzato e tendenzialmente geloso di ciò che possiede, fin a partire dal contenuto dell'intestino, la "proprietà" più fisiologica (chiaramente questa è una caratterizzazione grossolana, con finalità innanzitutto esplicative: non significa certo che, se il vostro intestino non è regolare, siate fatti automaticamente così!).

    Al di là dell'interpretazione analogica, è noto che il nervosismo, l'apprensione, l'ansia somatizzano, esprimendosi attraverso il corpo: uno dei loro tipici "bersagli" è proprio l'intestino e, più in generale, tutto l'apparato digerente (che segnala il disagio dell'individuo attraverso manifestazioni quali diarrea, ulcera, malattia da reflusso gastroesofageo ecc.).
    continua...

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  7. eurosalus 3.a parte
    In tutte quelle circostanze in cui sia significativa la componente psicogena della stipsi, è evidente che al trattamento intestinale deve affiancarsi una profonda azione di riequilibrio della sfera psicoemotiva.

    Interessante notare come la cattiva funzionalità intestinale sia in genere indagabile attraverso l'iridologia, grazie ad alcuni segni caratteristici che compaiono nell'iride. Spesso si tratta di iridi definite miste, ossia di colore verde-nocciola più o meno scuro, che raccontano di una particolare sensibilità sotto il profilo digestivo, che si manifesta anche attraverso altri disturbi, quali gonfiore, aerofagia, senso di pienezza e pesantezza postprandiale ecc. Nella stipsi di origine nervosa, il piano pupillare (l'area che corrisponde all'apparato digerente e che è compresa tra la pupilla e la formazione circolare visibile anche a occhio nudo chiamata collaretto) può essere più ristretto della norma ed essere solcato da raggi solari, incisioni del tessuto irideo che si dipartono radialmente dalla pupilla, o da anelli di crampo, sottili segni circolari di colore chiaro. Nella stitichezza di tipo atonico, al contrario, il piano pupillare è dilatato e la trama iridea qui presente appare lassa.

    Può sembrare incredibile, ma molte persone che soffrono di costipazione, quando vengono interrogate sulle loro abitudini, da un lato si rivelano attentissime a non dimenticare nemmeno per un giorno il fido lassativo, dall'altro scoprono di non essersi mai soffermate a pensare come il bere pochissimo, mangiare insufficienti quantità di frutta e verdura e avere uno stile di vita fortemente improntato alla sedentarietà impedisca al loro intestino di funzionare come dovrebbe. Ebbene, in tanti casi, già correggendo questi tre semplici aspetti, la funzionalità intestinale migliora, decisamente e in modo rapido.

    continua...

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  8. eurosalus 4.a parte
    Alcuni alimenti specifici favoriscono poi la motilità intestinale. Tra i principali ricordiamo: albicocca, alghe, avena, caco, carota, cereali integrali, fico, finocchio, legumi (meglio se passati), kiwi, mela cotta, olio extravergine d'oliva, patata, prugna, semi di lino, soia e, più in generale, la maggior parte dei vegetali, che sono ricchi di fibre solubili e insolubili.

    Esiste anche una particolare modalità di assunzione di alcuni di questi e altri alimenti, che personalmente chiamo Pre-colazione per l'intestino pigro: al risveglio, si assume 1 bicchiere d'acqua calda, poi 2-3 kiwi (è importante che siano ben maturi, per evitare che provochino addirittura l'effetto contrario a quello atteso), quindi uno yogurt (anche di soia, per gli intolleranti ai latticini), a cui si aggiunge 1 cucchiaio di semi di lino (macinati al momento in un comune macinino da caffé o, in alternativa, messi a bagno in acqua fredda dalla sera precedente) e infine si beve un altro bicchiere d'acqua calda. A questo punto, si torna a letto per 20 minuti circa, quindi ci si alza e si può procedere con la normale colazione. I risultati della pre-colazione sono in genere sorprendenti. Quando, poi, nel tempo, la funzionalità intestinale tende a regolarizzarsi, si può modulare qualità e quantità degli ingredienti, eliminando i semi di lino, riducendo il numero di kiwi ecc.

    In merito alle intolleranze alimentari, non si faccia trarre in inganno dalle sue sensazioni: il fatto che "digerisca tutto perfettamente" non significa alcunché, così come è tipica in questi fenomeni la mancanza di un immediato rapporto di causa-effetto tra ingestione del cibo e comparsa dei disturbi. La stitichezza è assai frequentemente correlata ad intolleranze alimentari e, soprattutto se niente finora sembra aver funzionato, non può non essere contemplata la corretta gestione degli alimenti risultati positivi al test.
    continua...

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  9. eurosalus 5.a parte
    Non vorremmo certo essere accomunati a chi periodicamente lancia sospette crociate sui pericoli del “fai da te” (anzi, semmai Eurosalus vuole incentivare l'educazione alla salute e la responsabilizzazione individuale), ma, considerato il larghissimo uso che se ne fa, invitiamo a prestare molta attenzione ai lassativi da banco a base di piante in vendita in farmacia, erboristeria e ormai anche al supermercato: nella maggior parte dei casi, contengono una o più piante ad antrachinoni, come senna (Cassia angustifolia Wahl), cascara (Frangula purshiana Cooper o Rhamnus purshiana DC.), frangola (Frangula alnus P. Mill. o Rhamnus frangula L.), rabarbaro (Rheum palmatum L. e Rheum officinale Baill.), romice (Rumex crispus L.) e diverse specie di aloe (Aloe barbadensis Mill. non dealoinata, Aloe ferox Mill.). L'impiego abituale di lassativi antrachinonici provoca assuefazione, peggioramento della stipsi, infiammazione della mucosa e anche danni ai plessi nervosi della muscolatura intestinale e aumento del rischio di alterazioni neoplastiche. Questi prodotti dovrebbero essere utilizzati solo occasionalmente e comunque mai nella sindrome dell'intestino irritabile, in presenza di dolori addominali o in gravidanza.

    Molto più salutari sono i lassativi vegetali “meccanici”, che, richiamando acqua, aumentano la massa fecale e ne promuovono l'espulsione senza irritare l'intestino. Si tratta in genere di piante a mucillagini: oltre ai già citati semi di lino (Linum usitatissimum L.), le più note sono l'agar-agar (una sostanza gelatinosa a elevatissima capacità igroscopica ricavata da diverse specie di alghe), lo psillio (Plantago psyllium L.), l'ispaghul o isabgol (Plantago ovata Forsk) e le mucillagini da estrarre a freddo di malva (Malva sylvestris L.) e altea (Althaea officinalis L.). I lassativi meccanici possono in genere essere impiegati anche in gravidanza. Non sono invece idonei nella stipsi ostinata, ma solo in chi “salta” qualche giorno.

    continua...

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  10. eurosalus 6.a parteOttimi sono poi i lassativi osmotici non salini, a base di polisaccaridi come lattulosio, sorbitolo, mannitolo (contenuto nella manna di Fraxinus ornus L., il frassino orniello) ecc., la cui azione particolarmente dolce è indicata in quasi tutte le circostanze. Rappresentano un valido presidio nel percorso di “rieducazione” e di svezzamento dai lassativi farmacologici o ad antrachinoni e nel recupero della corretta funzionalità intestinale.

    La stitichezza può anche essere dovuta a un'insufficiente secrezione di bile (stipsi "alta"), che svolge una fisiologica azione lassativa: in quesi casi, sarà quindi opportuno considerare l'impego di quei rimedi utili nel drenaggio epatobiliare, quali carciofo, tarassaco, fumaria, rosmarino, ginepro, metionina, inositolo, colina ecc.

    Se si sospetta che gli aspetti neuropsichici abbiano un peso rilevante, possono venire in aiuto le essenze floreali. In merito ai fiori di Bach, è però pressoché impossibile fornire indicazioni generali: qualunque stato d'animo di segno negativo può sostenere la stipsi (così come ogni altro disturbo, d'altronde) e quindi qualunque fiore può essere indicato. Affidandosi alla statistica, si potrebbero inizialmente considerare essenze quali Chicory, Cherry Plum, Larch e Beech.

    continua...

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  11. ultima parte
    Una tecnica corporea come la riflessologia plantare si rivela utilissima nella stitichezza sia di tipo atonico che spastico. Il trattamento si concentrerà innanzitutto sulle aree corrispondenti all'intestino crasso (il dito dell'operatore si muoverà seguendo l'ordine secondo cui i suoi diversi tratti sono attraversati dai prodotti della digestione, in modo da promuoverne l'espulsione), ma anche sulle aree corrispondenti a fegato, plesso solare, surrenali.

    Dev'essere infine precisato che in molti casi - e senz'altro quando la stitichezza sia un problema di vecchia data -, può essere necessario impostare in primo luogo un trattamento completo dell'intestino, che consenta di risanare l'ambiente intestinale, riequilibrando sotto il profilo quali-quantitativo il popolamento microbico qui residente e ricostituendo l'integrità della mucosa.

    Dr. Luca Avoledo
    Naturopata
    http://www.eurosalus.com/naturopatia/risposte-ai-lettori/stitichezza-cronica-quali-sono-i-rimedi-naturali-migliori.html

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  12. L'APPARATO DIGERENTE
    La bocca, e’ il primo contenitore del cibo, che va accuratamente masticato, in quanto la prima digestione avviene qui, perchè la saliva contiene la PTIALINA, un ENZIMA in grado di iniziare il processo digestivo ROMPENDO LE CATENE AMIIDACEE, l’ambiente della bocca favorisce questo proceso e denti sani possono ridurre in poltiglia elementi anche piu’ resistenti.

    L’esofago, collega la bocca con lo stomaco, permette agli alimenti di arrivare nella sacca gastrica, dopo di che il cibo arriva nello stomaco, dove avvengono le modificazioni nella struttura chimica dei cibi in particolare delle proteine come la CARNE. Il PESCE, il FORMAGGIO, le UOVA, i LEGUMI, e la FRUTTA OLEOSA

    Lo stomaco contiene ACIDO CLORIDRICO ed un enzima la PEPSINA, enzima deputato alla digestione delle PROTEINE, in genere lo stomaco presenta un ambiente ACIDO, la muscolatura intestinale favorisce lo sminuzzamento ulteriore del cibo, il suo impastamento e rimescolamento con i succhi digestivi, a questo punto il cibo e’ parzialmente digerito, ridotto in CHIMO, ed e’ spinto mediante contrazioni nel DUODENO

    Il Duodeno e’ la prima parte dell’intestino tenue, and andamento semi circolare, e qui si completano quasi del tutto le demolizioni digestive ad opera dei SUCCHI PANCREATICI e BILIARI. I succhi pancreatici contengono degli enzimi importanti per la ulteriore degradazione dei legami chimici dei CARBOIDRATI, delle PROTEINE, mentre la BILE si attiva per la digestione delle SOSTANZE GRASSE.
    Il cibo ridotto nelle sue componenti elementari viene assorbito e convogliato nel fegato, da qui passa

    nel tratto intestinale . nell'intestino tenue il processo di assorbimento e’ favorito dalla presenza di numerosi VILLI . Poi il cibo arriva

    nell’intestino crasso , composto dall’intestino cieco con appendicite, colon ascendente, sigma, retto, i residui di cibo provengono dall’intestino tenue attraverso la VALVOLA ILEO-CIECALE, il compito di questo tratto di intrestino e’ quello di addensare progressivamente i residui ancora liquidi e di formare una massa piu’ consistente I residui fecali si spostano attraverso un movimento chiamato PERISTALSI, che consistono in contrazioni circolari della muscolatura del COLON e si dirigono verso il RETTO

    La attivita’ motoria del colon e’ regolata dal SISTEMA NERVOSO AUTONOMO, simpatico o parasimpatico e sfugge quindi al controllo della volonta’, solo nella ultima fase della espulsione delle feci questa attivita’ puo’ essere controllata dalla persona. I meccanismi che sovrintendono alla progressione ed alla espulsione delle feci sono di tipo riflesso chiamato RIFLESSO GASTRO-COLICO, in genere in seguito al riempimento dello stomaco si registra un aumento della attivita’ contrattile del colon con conseguente spostamento in avanti delle feci, e questo spiega l’impulso ad andare in bagno dopo aver mangiato, un altro riflesso e’ determinato dalla VOLUMINOSITA’ delle feci che distendendo dolcemente le pareti del colon, provocano una serie di contrazioni che aiutano la evacuazione, in genere le feci poco compatte e molto voluminose e povere di fibre vegetali non sono in grado di attivare con facilita’ questo meccanismo. Un ulteriore stimolo alla defecazione viene dato dalla presenza nel colon di ACIDI GRASSI VOLATILI a catena corta come l’acetico, il propionico, il butirrico, il lattico.

    Questi sono prodotti dalla azione della FLORA BATTERICA INTESTINALE, a partire dai residui degli alimenti vegetali, Una dieta ricca di PROTEINE ANIMALI, determina la produzione di sostanze ALCALINE, ammoniaca, scatolo, indolo, fenolo che non sono attive nella muscolatura intestinale. Quando le feci passano dal sigma al retto, che normalmente e’ vuoto, si avverte il bisogno di defecare, a questo punto attraverso una azione volontaria, contrazione del diaframma a glottide chiusa e rilassamento dello sfintere anale il materiale fecale viene espulso all’esterno.

    Mangiare quotidianamente fibre vegetali è un ottimo aiuto alla stitichezza.

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  13. LASSATIVI INNOQUI

    Per AUMENTARE il VOLUME delle feci si possono assumere la CRUSCA che pero’ puo’ irritare la mucosa del colon, l’AGAR, i SEMI di PSILLIO, i SEMI di LINO che a contatto con l’intestino formano un gel voluminoso e morbido facilmente evacuabile e QUESTI SONO GLI UNICI LASSATIVI VERAMENTE INNOQUI., e che siano sempre accompagnati da una corretta alimentazione:

    CAUTELE NELL'USO DEI LASSATIVI
    L’OLIO di PARAFFINA e’ un emolliente per le feci chiamato anche olio di vaselina, INTERFERISCE con l’assorbimento delle vitamine liposolubili del calcio e del fosforo L’uso eccessivo e prolungato dei lassativi provoca eccessiva perdita di acqua e di sali minerali come il sodio ed il potassio, con sete eccessiva, stanchezza, turbe della contrattilita’ muscolare e della funzione renale. I lassativi irritanti aggravano la stitichezza, i lassativi che contengono antrachinoni come il rabarbaro, la senna, la cascara possono causare alterazioni irreversibili dei nervi della muscolatura del colon, se assunti in dosi eccessive e per periodi prolungati di tempo, senza variare il proprio stile alimentare, possono indurre la parziale o totale perdita di funzionalita’della peristalsi intestinale, e quindi anche la dipendenza dai lassativi stessi.. La gravidanza porta stitichezza in quanto l’aumento del progesterone rilassa i muscoli per il mantenimento della gravidanza e quindi anche quelli intestinali.
    I PURGANTI provocano l’evacuazione ma in realta’ sono irritanti, lo stesso dicasi delle supposte a base di Glicerina o burro di cacao delle quali e’ bene farne un uso sporadico, anche i CLISTERI non vanno fatti giornalmente, ad ogni modo la composizione per una crisi acuta puo’ essere di . Acqua a temperatura ambiente o Acqua tiepida, Acqua e 4 cucchiai di oli extravergine di Oliva, Acqua e 4 cucchiai di malva che si faranno bollire per 10 minuti si faranno filtrare e poi intiepidire, Acqua e 3 cucchiai di camomilla si faranno bollire per 5 minuti, filtrare ed intiepidire,

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  14. Anche le comuni medicine possono causare forme di costipazione, come i DIURETICI, TRANQUILLANTI, ANTIACIDI, gli SCIROPPI per la TOSSE a base di CODEINA, Alcuni farmaci per il colesterolo i complementi a base di FERRO anche se gluconato, possono causare forme di stitichezza sia pure transitoria.

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  15. La vera cura della STITICHEZZA e’ una BUONA ALIMENTAZIONE

    Frutta fresca cruda lontano dai pasti, antipasto ad ogni pasto di verdure crude miste, cereali integrali, riduzione drastica dei prodotti animali, consumo di proteine in un solo pasto della giornata, proteine vegetali, e frutta oleosa mandorle, nocciole, lievito di birra, se non si può fare a meno del latte mangiare yogurth di capra, Sono utili integratori alimentari come il POLLINE, il GERME di GRANO, le ALGHE che disintossicano il fegato, piatti unici con contorni o carboidrati o proteine, la COMBINAZIONE dei CIBI e’ essenziale la bocca ha un ambiente ALCALINO in grado di digerire con la ptialina gli AMIDACEI, mentre lo stomaco ha un ambiente ACIDO che ad opera della pepsina e’ in grado di digerire le proteine., e’ bene pero’ non mescolare carne e formaggio o uova e formaggio o carne e legumi, e’ bene non magiare DOLCI alla fine del pasto in quanto rallentano la digestione e neanche la frutta che altrimenti tendera’ a fermentare, le bevande gassate o il vino o la birra ostacolano la secrezione gastrica acida, indispensabile per la digestione proteica.

    CONSIGLI ALIMENTARI IN PRESENZA DI STITICHEZZA

    Appena svegli bere un bicchiere di acqua- prima fare colazione
    A COLAZIONE mangiare frutta fresca di stagione mele , uva, prugne, fragole, fichi, aranci, frutta essiccata come fichi, prugne, albicocche, uva passa, con una galletta integrale, latte di soia, di cereali, di mandorle, ....caffe’ di orzo o altro infuso, cereali integrali, pane tostato, miscela fi fiocchi di orzo, avena e segale
    A META’ MATTINA, frutto fresco di stagione.
    A PRANZO verdure crude miste, condite con pochissimo sale marino integrale, e con aromi come basilico, origano, timo, erba cipollina, Cavolo, cicoria, lattuga, cipolla, porro, tarassaco, .....mangiare CEREALI INTEGRALI, come Orzo, Avena e segale, abbinare alle verdure crude anche piccoli quantitativi di verdure cotte ( le verdure è meglio mangiarle crude perchè la cottura elimina parte delle sostanze nutritive)
    A META’ POMERIGGIO, frutta fresca
    A CENA, isalata mista, e cibi proteici, ( uno a scelta tra:) legumi, frutta oleosa, formaggi freschi magri ( se non si hanno problemi al colon altrimenti il latte è meglio evitarlo del tutto ed anche i formaggi) uova cotte senza grassi, pesce o carne bianca, pane integrale tostato
    PRIMA di DORMIRE, bere un bicchiere di acqua o infuso di erbe

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  16. ALIMENTI CONSIGLIATI

    FRUTTA. Mangiare la albicocca, nota per le sue proprieta’ antianemiche, ricca di vitamina A, secca e’ lassativa. l' Arancia, va assunta lontano dai pasti contribuisce alla digestione; LA Ciliegia, ha una attivita’ diuretica e lassativa, il Fico, sia fresco che secco, ha proprieta’ nutritive, espettoranti e lassative estremamente ricco in calorie, se mangiati secchi vanno prima tenuti in ammollo per avere una azione lassativa,bere abbondante acqua, la Fragola, stimola la pulizia dell’organismo ha una azione epatoregolatrice, e’ diuretica, ha anche una azione lassativa, talvolta la sua azione depurativa puo’ assumere forme eccessive e fastidiose, le cosi’ dette allergie cutanee e o respiratorie, in questi casi il consumo di fragola va limitato. La Mela, utile in caso di stitichezza, è ricca di pectine, disinfiamma e non gonfia, ammorbidisce le feci, la Pesca, e’ estiva, rinfrescante, solare, diuretica e lassativa. LaPrugna, ha alte proprieta’ lassative, 5-6 prugne secche messe in ammollo per la notte e mangiate la mattina a digiuno bevendo acqua. L' Uva, autunnale, dà una spinta alla evacuazione delle feci, ha attivita’ depurativa su tutto l’organismo, attivando le funzioni epatiche e renali, il succo di uva e’ indicato per chi soffre di coliche.

    ORTAGGI,Vanno prevalentemente consumati crudi, ed e’ tassativo per chi soffre di stitichezza, gli ortaggi crudi e la frutta cruda sono in grado di mantenere o far aumentare la flora batterica. la Carota, e’ l’ortaggio principale per chi soffre di stitichezza,e’ ricca di sostanze disinfiammanti e di pectine , aiuta a rallentare l’espulsione delle feci troppo liquide ed ammorbidisce le feci troppo dure ed asciutte che diventano cosi’ morbide e voluminose e facilmente evacuabili. Il Cavolo, del quale fanno parte il cavolo verza, il cavolo cappuccio, il cavolfiore, i cavolini di bruxelles, il cavolo rapa, il cavolo cinese, sono digeribili se inseriti in una insalata e ben masticati. Se la stitichezza e’ accompagnata da una colite rilevante e’ utile bere un bicchiere di succo centrifugato di cavolo e carota. La Cicoria della quale fanno parte la indivia, la scalora, la catalogna, il radicchio di Vienna e di Treviso,, mantengono le stesse proprieta’ fondamentali della cicoria selvatica, stimolano la bile epatica ed tutte sono ricche di fibre utili in caso di stitichezza. Il Porro, invernale, è bene scegliere quelli piccoli, ha una azione antisettica, tonificante, diuretica, e lassativa. Il Tarassaco stimola la attivita’ epatica, e’ il principale rimedio in caso di congestione e di insufficienza epatica, di ittero, anche s enon va somministrato, se non dietro consiglio medico se si è in presenza di probemi alla cistifellea, di calcoli alle vie biliari, la Zucca, è un blando lassativo dal sapore dolce, ai bambini stitici puo’ essere data una minestra di riso integrale e zucca, e si ha un alimento rinfrescante, nutritivo, diuretico e leggermente lassativo L'OLIO di OLIVA, biologico e spremuto a freddo, mangiato crudo a piccole quantità, , stimola la formazione e l’espulsione della bile.
    Una condizioni di base della stitichezza, cronica è la putrefazione e la fermentazione intestinale .

    Se il problema della stitichezza è molto accettuato si può per qualche giorno seguire una alimentazione a abse di LATTE DI RISO, crema di riso, crema di grano saraceno, e picole quantita’ di zuppa di verdure. ( consultare anche il proprio medico curante)

    NOTA, le persone di costituzione YIN, non dovrebbero prendere lassativi, possono bere te’ bushi o di ginseng, infusi che danno un tono all’intestino provocando il movimento necessario alla evacuazione

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  17. Stitichezza secondo la medicina cinese

    Lunghi anni di cativa alimentazione, provocano accumulo delle feci, e questa e’ una delle principali fonti di malattia., generalmente la costipazione e’ dovuta a cibi troppo raffinati e troppo Yang, in questo caso il liquido presente nelle feci e’ assorbito dalle pareti intestinali, cosi’ che diventano piccole, dure e secche, come quelle del coniglio. Se la costipazione e’ di tipo YANG le FECI sono di colore bruno scuro, rotonde e lucenti, di solito la causa e’ troppo sale e troppa carne. La costipazione YANG puo’ essere curata da una dieta che comprenda molta verdura sia cruda che cotta. Sono anche efficaci i fagioli azuki, i semi di zucca, che provocaìno una buona lubrificazione, ma la cosa piu’ importante e’ masticare molto bene. Anche i CEREALI integrali sono molto efficaci, ma vanno masticati bene, Il RIMEDIO PER LA COSTIPAZIONE YANG, 2 cucchiai di ravanello grattuggiato mescolato a 1 cucchiaio di olio di sesamo crudo.Una condizione YIN invece da’ uno stomaco gonfio , incapace di eleiminare le feci in questo caso tendono a rimanere a lungo depositate nel COLON, anche nella costipazione yin le feci sono scure e dure.
    STITICHEZZA DA CONTRAZIONE
    Causata da una eccessiva ingestione di PROTEINE, GRASSI, SALE, FARINA BIANCA, in questo caso assumere succo di prugna, insalata, germogli, frutta fresca, anche se non è un rimedio raccomandabile il caffè moderatamente, cereali integrali accuratamente masticati, in particolare il riso integrale
    STITICHEZZA DA ESPANSIONE
    Deriva da un consumo eccessivo di FRUTTA, SUCCHI DI FRUTTA, INSALATA, se la stitichezza non risponde alle prugne usare lassativi e clisteri, consumare cereali integrali, soprattutto riso integrale, e verdure ricche di fibra, consumare di meno gli alimenti crudi o i succhi
    ( non eccedere mai nei lassativi o nei clisteri perché possono alterare la normale peristalsi intestinale) ottimo fare una passeggiata a passo sostenuto specie la mattina presto.

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  18. NORME SALUTARI

    Modificare il proprio stile di vita, migliorare la qualità dell' alimentazione . e fare attivita’ fisica.
    Mangiare soprattutto FIBRE. e bere quando si ha sete., FRUTTA e VERDURA., le FIBRE aiutano al ripristino della FLORA BATTERICA indispensabile per la assimilazione degli elementi nutritivi

    Sono utili i supplementi nutrizionali e piante per depurare l'organismo e riattivare la flora batterica intestinale

    Tarassaco se non si hanno problemi alla cistifellea, usare lassativi per brevi periodi a base di erbe, finchò è con la alimentazione la situazione non si normalizzi:
    Le Alghe marine a piccole dosi, contengono il 25% di MINERALI, e di OLIGOELEMENTI come il sodio, lo iodio, il potassio, il calcio, il ferro, lo zolfo, il cloro, il rame, il silicio, vitamina A, vitamine del grupo B, vitamine C, D, E, K, proteine con aminoacidi essenziali, carboidrati, sostanze ad attivita’ antibiotica, mucillagini e cellulosa. Le alghe sono stimolanti del ricambio, regolatrici dell’equilibrio endocrino e rafforzano le difese immunitarie naturali, ricche anche di fibre di cellulosa che tratengono acqua e danno volume e morbidezza alle feci secche e dure e ne facilitano la espulsione, si trovano anche in compresse - attenzione per gli ipertesi e le persone sofferenti di tiroide
    Il LIEVITO di BIRRA, rinforza il sistema batterico del colon, attiva il processo digestivo limita le reazioni fermentative e putrefattive,e’ ricco di proteine, di aminoacidi essenziali, di vitamine specie del complesso B, di minerali, indicatao anche in gravidanza ed allattamento
    Il POLLINE, e’ una sostanza adattogena, e’ in grado di mantenere l’equilibrio organico contiene, proteine, carboidrati, grassi, vitamine, minerali, oligoelementi, enzimi, utile nelle epatiti, nella ipercolesterolemia, nel diabete nella mancanza di appetito, nel dimagrimento eccessivo, nelle coliti, nella diarrea e nella stitichezza,, utile in caso di ansia, nervosismo, debilitazione psichica. Cicli mesili in primavera ed in autunno.
    I Semi di Lino svolgono una potente azione emolliente, disinfiammante e lassativa.
    La MALVA malva sylvestris, i fiori e le foglie, contieni mucillagini, tannini, sostanze lassativeè un ottimo emolliente e protegge con le mucillagini le pareti intestinali infiammate
    La MANDORLA è nutritiva, energetica, rimineralizzante, riequilibrante del sistema nervoso,
    La MANNA, il succo del Fraxinus ornus, è un lassativo naturale
    i semi di PSILLIO sono ricchi di mucillagini, farli stare a bagno per pochi minuti prima di essere bevuti insieme all’acqua di ammollo
    BARDANA come depurante generale
    I Fermenti per la flora batterica
    Vitamine e Minerali di erboristeria
    Vitamine del Gruppo B
    Vitamina A
    l' ALTEA, ha proprieta’ emollienti,e lassative,
    il LINO, semi e’ emolliente, lubrificante ed apportatore di fibra

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  19. PIANTE AD AZIONE LASSATIVA

    Prima di intervenire con le piante ad azione lassativa e’ bene adottare una alimentazione ricca di fibre, come la frutta, la verdura, il pane integrale o di segale, crusca. Le PIANTE ANTRACHINONICHE come la cascara sagrada, la sena, la frangula ed il rabarbaro vanno usate solo occasionalmente e per brevissimi periodi e mai nella stipsi cronica, e bisogna sapere che possono interferire con alcune sostanze farmacologiche In genere possono provocare dolori colitici e per un uso prolungato e ad alte dosi possono causare l’insorgenza di ulcerazioni della mucosa rettale.
    La sindrome da abuso di lassativi puo’ provocare una notevole perdita di elettroliti, compresa la melanosis-coli, che e’ una pigmentazione della mucosa del colon. L’uso eccessivo e prolungato puo’ provocare una perdita di SODIO e POTASSIO, la perdita del POTASSIO puo’ essere anche del 50 per cento. Con possibili DANNI RENALI, e disturbi cardiaci come aritmia e bradicardia, la perdita di potassio puo’ aumentare la tossicita’ dei glicosidi cardioattivi.
    I purgani antrachinonici vanno somministrati con prudenza in pazienti affetti da patologie cardiache, diminuiscono il tempo di transito intestinale, l’assorbimento di svariati farmaci per via orale, preparati a base di SENA, possono far aumentare la possibilita’ di svliuppo di nefropatia da antiifiammatori non steroidei.
    Queste piante non vanno somministrate ne’ in gravidanza ne’ in allattamento, ne’ durante il ciclo mestruale, ne’ nel caso di coliti, di colon irritabile, di emorroidi, diverticoli. In gravidanza potrebbero provocare l’aborto.
    Al posto di queste piante sarebbe bene utilizzare e FIBRE ALIMENTARI, L’ISPAGUL, lo PSILLIO, il LINO.

    STITICHEZZA ed ERBE MEDICINALI

    Ci sono le droghe emollienti come la MALVA, il LINO e la ALTEA, e le sostanze che aumentano la massa fecale, contengono mucillagini si rigonfiano a contatto con l’acqua formando masse bianche amorfe viscose e gelatinose, aumentano la massa fecale che da indurita, diventa piu’ voluminosa, morbida e scorrevole, si verifica anche la distensione della parete intestinale e la pressione della massa sul colon facilita il transito intestinale delle feci e la loro espulsione, vanno ingerite con molta acqua, non vanno somministrate in gravidanza in allattamento e ai nefropatici e la sua scorrevolezza come lo PSILLIO,e’ indicato per la costipazione cronica, si usa anche per la dissenteria e la colite per la pellicola protettiva che si va ad aderire sulla mucosa intestinale il GLUCOMANNANO, L’AGAR-AGAR, la gomma di GUAR,sono in grado di apportare fibra cellulosa e di non lasciar assorbire sostanze grasse e zuccheri, vanno assunte almeno un’ora prima dei pasti, non va somministrata contemporaneamente, con altri farmaci, può interferisce con la chemioterapia


    Miscela lassativa

    Fito
    a base di psillio polvere - malva polvere - liquirizia polvere - frangola polvere- anice polvere

    (le piante lassative vanno abbinate assolutamente ad un corretto regime alimentare)

    potete anche consultare il sito per informazioni sull'Idro-colon-terapia
    www.nova-salus.it

    tutti questi commenti sono stati presi dal sito
    http://www.erboristeriaedaltro.com/STITICHEZZA.html

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  20. tutti i consigli vanno valutati insieme al proprio medico curante. prima di assumere qualsiasi rimedio chiedere consiglio ad uno specialista. Ricordo che alcune erbe hanno controindicazioni con farmaci e malattie

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  21. Complimenti per qs blog assolutamente fantastico, sono una appassionata di riflessologia, ti chiedo una cosa: se sul piede, nella zona dell'intestino tenue, mentre lo massaggio affondo col pollice, cosa vuol dire?
    Come si fa a capire su un piede se una persona soffre di colite? Spero che tu possa rispondere a qs domande. Un saluto Anna

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  22. Ciao Anna. Intanto grazie per i complimenti e per l'attenzione. Innanzitutto, in generale, (preferisco sempre parlare guardando e toccando i piedi e la persona e facendo alcune domande circa lo stato di salute prima di iniziare il trattamento. La riflessologia non deve essere diagnostica. Anche se poi toccando si percepisce molto bene se un organo è "in sofferenza" o squilibrio. Quando il pollice "affonda" potrebbe essere che la persona in generale o quel particolare organo collegato al punto riflesso sul piede sia "scarico", privo di energia, stanco, vuoto...In genere chi soffre di colite ha un'alta dolorabilità al tatto di i riflessi del tratto gastro-intestinale, del retto, e della colonna dorsale media e inferiore. meglio fare prese non troppo "tonificanti" o vigorose, ma dolci. Occorre lavorare sugli organi dell'apparato gastro-intestinale - partendo dalla valvola ileo-cecale e appendice e finendo con il retto(comandati da milza e fegato e cuore - molto dolcemente!) sul plesso solare, sistema linfatico, polmoni (organi padroni di casa per l'intestino). Rene per colonna vertebrale. Utili le prese "armonizzanti" per le zone del cervello (similitudine di forma). Comunque, le mani sanno sempre cosa fare. NOn ci sono protocolli standard. Io almeno non ne uso. Regolati sempre con una mappa. Dove c'è dolore acuto significa patologia recente, dolore sordo = patologia cronica. Che casino..spero di essere stata chiara! Un bacione

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  23. se vuoi, tra i tantissimi libri, ti consiglio "manuale di riflessoterapia al piede" di Hanne Marquandt - Edizioni Mediterranee. Oppure quello di Catia Trevisani sulla riflessologia plantare (non ricordo titolo ed autore). ma magari ne sai molto più di me..scusa l'intrusione. E' che mi lascio prendere....

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  24. casa editrice...autore Catia Trevisani

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