Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




sabato 5 marzo 2011

Disturbi alimentari: la riflessologia può aiutare

La riflessologia plantare è una disciplina olistica che considera l'individuo nella sua globalità, e che può essere di aiuto alle prese con i disturbi alimentari: ce lo spiega la riflessologa Luciana Ferri

A cura di Antonella Marchisella

In tema di Disturbi Alimentari anche la riflessologia può essere un valido aiuto. Noi ne abbiamo parlato con un’esperta, la Riflessologa Luciana Ferri, ospite pochi giorni fa a Pomeriggio 5 di Barbara D’Urso. Prima di scoprire le novità di cui si è parlato in trasmissione, le abbiamo posto alcune interessanti domande. 


Vai alla gallery: Disordini alimentari
Luciana cosa ci può dire brevemente sulla riflessologia? 
La riflessologia plantare è una disciplina elaborata, nella sua forma iniziale, dall’otorinolaringoiatra americano William Fitzgerald nel XX secolo, rifacendosi ad antiche tecniche orientali di pressione delle dita miranti a correggere i flussi energetici. E’ un trattamento che considera l’individuo nella sua globalità - corpo e mente. E’ quello che si definisce un trattamento “olistico” dal greco “holos” che significa “intero”. Il riflessologo non è un medico. Non può fare diagnosi né prescrivere farmaci o, peggio ancora, farne sospendere al cliente. A dire questo ci tengo molto perché, purtroppo, di persone impreparate in giro ce ne sono molte. Solitamente un buon professionista non promette guarigioni o miracoli e invita il Cliente, quando ne ravvisa la necessità, a rivolgersi al medico curante per patologie che necessitano di cure “tradizionali”.

La riflessologia può essere affiancata alla medicina tradizionale? 
Certo, non avendo praticamente la riflessologia plantare controindicazioni, può essere affiancata tranquillamente alle cure tradizionali, accelerando la guarigione, diminuendo i fastidi e disagi peculiari delle varie malattie o, semplicemente, rilassando la persona, permettendole di vivere con maggiore serenità brutte situazioni. Detto questo il mio compito di riflessologa è aiutare le persone a ad utilizzare le proprie risorse per far scattare i meccanismi che portano all’omeostasi, cioè ad uno stato di equilibrio e armonia, stimolando su piede (e non solo, visto che pratico la Riflessologia Plantare Integrata ®) le zone meno attive e calmando quelle eccessivamente attive, senza interferire con le parti che funzionano in modo adeguato.
La riflessologia plantare può aiutare in qualche modo chi soffre di disturbi alimentari? 
Come tutti gli approcci naturali, la riflessologia plantare si occupa dell’organismo nella sua interezza, non concentrandosi sullo specifico sintomo. Le sedute di riflessologia plantare, nelle persone che presentano disturbi alimentari, mirano a ripristinare le risorse vitali e a interrompere il circolo vizioso e ripetitivo di schemi comportamentali acquisiti. Il riflessologo plantare lavora principalmente sugli organi “sofferenti” o comunque in stato di disarmonia concentrandosi sul plesso solare , sul sistema nervoso, sugli organi di senso e naturalmente sull’apparato digestivo e sul sistema endocrino. La riflessologia è un valido aiuto per disintossicare e drenare un organismo “affaticato” dalle troppe scorie e, in questo caso, aiuta a eliminare acidi urici, a “pulire” il fegato, ad aiutare tutti gli organi a lavorare meglio per smaltire le tossine. Possiamo affermare, quindi, che per chi vuole perdere peso, per esempio, affiancare alla dieta data dal dietologo o alle sane abitudini alimentari, alle sedute di riflessologia, accelera il dimagrimento e aiuta a mantenere il peso forma. Riguardo al serio problema dell’anoressia, certo le sole sedute di riflessologia non possono bastare ma si ottengono miglioramenti sullo stato generale della persona che si sente “accolta”, toccata, rilassata. 

Vai alla gallery: Disordini alimentari
In che modo un riflessologo lavora sull’apparato digerente? 
Gli organi “centrali” del corpo, e di conseguenza lo stomaco e tutti gli organi appartenenti all’apparato digerente, si trovano in centro del piede. Un buon riflessologo sa che per “lavorare” sull’apparato digerente deve cominciare con l’organo che lo “governa”: la milza. Ovviamente non ci sono protocolli e mappe “statiche” o uniche. Vi sono diverse scuole e differenti correnti di pensiero. Io mi rifaccio alla mappatura occidentale. Tutto deve avere un senso, di conseguenza, il trattamento di riflessologia deve richiamare l’anatomia e la fisiologia del corpo umano. Quindi, dopo aver “aperto” la milza, padrona di casa, si comincia a lavorare stimolando i punti della bocca, ghiandole salivari, lingua (situati su entrambi i piedi grossolanamente partendo dal lato interno a fianco dell’unghia e scendendo, sempre sul lato interno dell’alluce, fino allo spazio morbido tra le prime due dita); si toccano i punti di esofago (piede sinistro), nella zona sotto l’alluce; stomaco (su entrambi i piedi), piloro, cardias… pancreas, a quel punto non si isola mai un organo per contrastare un sintomo, quindi, a seconda della persona che ci pone il piede, si valuta se lavorare sul fegato, colecisti, intestino, polmone se si intravede ansia, paura legata al disagio e, perciò, diaframma respiratorio, plesso solare e così via.
Il riflessologo non isola il sintomo. Una persona non è un mal di stomaco o una stipsi. Quindi come si procede? 
Il riflessologo lavora in toto sulla persona e non può analizzare e trattare semplicemente l’apparato digerente se ci sono disturbi alimentari. Deve tenere conto del contesto della persona, del suo disagio..si deve chiedere “a cosa serve quel mal di stomaco?” “perché quella persona, unica ed irripetibile, non digerisce?” . Deve aiutare il Cliente a capire cosa il corpo vuole dire. Non si può lavorare sullo stomaco e se si tratta di una bulimia, per esempio, non intervenire anche sugli organi e sulle ghiandole correlate al disagio psichico. 

www.studioluciana.altervista.org

e, in aggiunta:
La riflessologia plantare è una tecnica che considera l’individuo nella sua globalità -  corpo e mente. E’ quello che si definisce un trattamento “olistico” dal greco “holos” che significa “intero”.  Affonda le sue radici nella notte dei tempi. Nasce nell’antica Cina e veniva praticata nell’Egitto dei Faraoni e dagli Indiani d’America. Non ha quasi controindicazioni e  può essere un valido supporto nei percorsi di dimagrimento o nei disturbi legati all’alimentazione facilitando e agevolando il processo di riequilibrio del corpo
 La riflessologia plantare una tecnica basata sulla pressione, in genere fatta con i pollici, di specifici punti nei piedi, che  hanno  corrispondenze in tutte le parti del corpo.  Come tutti gli approcci naturali, la riflessologia plantare si occupa dell’organismo nella sua interezza, non concentrandosi sullo specifico sintomo. Le sedute  di riflessologia plantare, nelle persone  che presentano disturbi alimentari, mirano a   far riaffiorare le risorse vitali e a porsi in maniera diversa nei confronti del cibo e delle ansie, a volte, ad esso legate. Mi piace far notare, a questo proposito, che l’aspetto della digestione non si riduce solo al suo ambito fisiologico, ma anche alla capacità di “digerire” sovraccarichi sul piano mentale ed emozionale. L’analogia di forme tra cervello ed intestino ci conferma ulteriormente questa stretta connessione tra gli organi.. La riflessologia è un valido aiuto per disintossicare e drenare un organismo “affaticato” dalle troppe scorie e, in questo caso, aiuta a eliminare acidi urici, a “pulire” il fegato, ad aiutare tutti gli organi a lavorare meglio per smaltire le tossine. . Nel caso in cui il cibo sia vissuto come stress o lo stress condizioni il modo di mangiare,  la riflessologia può aiutare la persona a rilassarsi, a concentrarsi maggiormente su se stessa, migliorando la condizione degli organi correlati e degli stati d’animo (vedi fame nervosa, bulimia) .  Il riflessologo lavora in toto sulla persona e non può analizzare e trattare semplicemente l’apparato digerente se ci sono disturbi alimentari. Deve tenere conto del contesto della persona, del suo disagio..si deve chiedere: ”Come posso aiutare questa persona e supportarla nei cambiamenti, alimentari e non, che deve affrontare?””Come posso aiutare questo meraviglioso essere umano a trovare il suo equilibrio? quello di tutti gli organi che lavorano a pieno regime?”  . Deve aiutare il Cliente a capire cosa il corpo vuole comunicare attraverso il segnale che lancia, per esempio la fame nervosa e a trovare la miglior condizione possibile di psiche e soma (corpo e anima).  (Senza dimenticare che il riflessologo non DEVE mai sostituirsi allo psicologo o al medico!)
Con la riflessologia migliorano le condizioni generali dell’organismo. Nell’ambito strettamente legato ai disturbi alimentari posso affermare che  si ottengono risultati molto positivi, ad esempio, nelle disfunzioni della tiroide e del pancreas, con conseguente miglioramento del metabolismo. La riflessologia del piede stimola gli organi emuntori (fegato, intestino, reni, polmoni, pelle) riattivando la loro capacità di drenare le tossine e di eliminarle. Come conseguenza, tutto l'organismo ritrova energia, maggiore vitalità . Si possono avere benefici sulle situazioni di digestione lenta o iperacidità gastrica, colite, sindrome dell'intestino irritabile, stipsi, incluso il malfunzionamento di cardias, piloro e valvola ileo-cecale. Anche la cellulite e il ristagno linfatico giovano dell’aiuto del riflessologo.
Solitamente un ciclo completo di riflessologia è composto di 10-12 sedute. I primi risultati si possono apprezzare dopo le prime 3-4 sedute. La cadenza, all’inizio, è settimanale. Generalmente le prime settimane si tende a fare sedute ravvicinate, bisettimanali, per poi passare alla seduta settimanale e/o quindicinale o mensile. Occorre valutare caso per caso.

Per finire, consiglio di fare tutte le sere un pediluvio con sale marino e, dopo, un auto massaggio dei piedi. E’ un’operazione rilassante che attenua la fame nervosa e stimola la circolazione, portando beneficio a tutto il corpo

Luciana Ferri

questa è una tabella, da me elaborata, dove indico alcuni organi che vengono stimolati o "calmati" durante un trattamento di riflessologia mirato al riequilibrio dei disturbi alimentari. Ovviamente non è completa e non vuole essere un protocollo di trattamento. E' un suggerimento che va adattato al Cliente, al tipo di disturbo, al momento...

GHIANDOLE ENDOCRINE

MILZA
Ipofisi        
importante in caso di disturbi ormonali o insufficienze

Tiroide


Paratiroide


surreni


timo


pancreas


Organi linfatici


Plesso solare

SISTEMA DIGERENTE
Lingua


Ghiandole salivari


Esofago


Cardias
Si massaggia spesso per motivi di nervosismo somatizzato a livello gastrico

stomaco


diaframma


piloro
Duole per disturbi di origine nervosa

duodeno
Duole in caso di difficoltà digestive, gastrite, ulcera duodenale

Intestino tenue


Valvola ileocecale
Duole per disturbi di origine nervosa

appendice
Riequilibrio flora batterica intestinale

colon


sigma


retto


ano




CUORE



Intestino tenue

                   Solo sx nocca terzo metatarso
Triplice riscaldatore
Disfunzioni metabolismo, edemi e ritenzione idrica
FEGATO



cistiffelea


coledoco

 RENI
 denti

Vi ricordo che lavoro a Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze. Sono una naturopata-riflessologa plantare ad indirizzo psicosomatico, diplomata alla scuola triennale di naturopatia e medicina psicosomatica "Riza".
Grazie per l'attenzione!

Nessun commento:

Posta un commento