Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




mercoledì 16 marzo 2011

*LA DEPRESSIONE POST-NATALE* Serata Informativa Gratuita aperta al pubblico a Bologna e non solo...


Vi voglio segnalare questi incontri:                              

*LA DEPRESSIONE POST-NATALE* 



Martedì 22 Marzo alle ore 21.00 presso il Poliambulatorio Airone,
Via Massarenti n. 46/i - Bologna -  tel. 051/398121


relatori: Dott.ssa Micaela Bonavia
Dott.ssa Claudia Caddori


L’arrivo di un bimbo per una donna è un momento intimo e delicato, carico di emozioni e aspettative.
Al contrario di quello che ci sentiamo raccontare, questi sentimenti non sono tutti estatici e irripetibili. L’arrivo di un neonato è per la coppia genitoriale un momento di riassestamento e di creazione di nuovi equilibri.
Questo percorso non è sempre un’ ampia strada in discesa ma è più un continuo apprendimento per prove ed errori in cui una madre e il suo bambino devono imparare a conoscersi, ascoltarsi e capirsi per poter apprendere l’uno dell’altra.
In questo momento può accadere ad una madre di provare sensazioni di forte stanchezza e sconforto che se non risolte ed elaborate possono portare allo sviluppo di patologie come la depressione postnatale.
I temi trattati in questo incontro saranno:
• Brevi cenni sulla depressione postnatale e differenze dal baby blous
• I primi segnali emotivi a cui dare ascolto
• Imparare a chiedere aiuto
• Sfatare il mito della “Madre perfetta”

Serata Informativa Gratuita
aperta al pubblico



Il 5 aprile ci sarà un altro interessante appuntamento, sempre gratuito, aperto al pubblico, relatrice: Dott.ssa Giulia Fiori

DISLESSIA? DISCALCULIA? DISORTOGRAFIA? DISGRAFIA?

Tutte queste “etichette” sono ormai sempre più diffuse nell’ambiente scolastico di ogni ordine e grado e sempre più sentite dai genitori.
Solo recentemente questi termini sono entrati a far parte del nostro linguaggio comune anche se spesso vengono utilizzati erroneamente, in quanto non si conosce effettivamente a cosa essi si riferiscano. Possiamo racchiuderli in un unico grande termine: Disturbi Specifici di Apprendimento.
Ma in cosa consiste un DSA? Come si manifesta e da cosa deriva? E soprattutto, come si può aiutare il proprio figlio nel momento in cui viene segnalata dalla scuola la possibile presenza di una difficoltà, confermata poi da una diagnosi specialistica?
È quindi importante conoscerli, ma soprattuto, saperli riconoscere per poterli identificare quanto prima e quanto prima intervenire affinchè non emergano possibili difficoltà comportamentali e emotive nel bambino, che diventano poi di difficile gestione per lui stesso, per la famiglia e per la scuola, facendo sì che la natura dell’apprendimento non diventi un processo naturale di conoscenza ma uno sforzo tale da far sembrare i nostri bambini “svogliati”.






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