“Io ho curato le tue ferite. Ti ho lavato,
conosco il tuo odore, so quando hai la febbre.
Forse che per questo non ti amo?
Ogni giorno rassomigli di più al cadavere che un giorno diventerai
eppure ti amo sempre.
Quando morirai ti giacerò accanto
e con te rimarrò fino alla morte, senza cibo nè bevanda.
Ti putrefarai fra le mie braccia
ed io amerò ancora la tua carogna.…
perchè se non si ama tutto non si ama nulla.”
J.P. Sartre
Passato
RispondiEliminaI ricordi,queste ombre troppo lunghe
del nostro lieve corpo,
questo strascico di morte
che noi lasciamo vivendo
i lugubri e durevoli ricordi,eccoli già apparire:
melanconici e muti
fantasmi agitati da un vento funebre.
E tu non sei più che un ricordo.
Sei trapassata nella mia memoria.
Ora sì, posso dire
che mi appartieni
e qualche cosa fra di noi è accaduto
irrevocabilmente.
Tutto finì, così rapido!
Precipitoso e lieve
il tempo ci raggiunse.
Di fuggevoli istanti ordì una storia
ben chiusa e triste.
Dovevamo saperlo che l’amore
brucia la vita e fa volare il tempo.
Vincenzo Cardarelli
Mattino
RispondiEliminaEra necessario un addio, perché capissi,
che non c’è un addio per noi.
Per sempre porterò in me quest’alba
come segno di bruciatura.
Alzàti sul far del giorno,
partimmo verso l’areoporto grigio
ed eravamo contenti, perché era così lontano.
La mia ultima parola fu un sorriso.
E sopra di noi sorgeva con l’addio
l’incontro vero e l’amore.
Blaga Dimitrova
Tu vai senza me, mia vita
RispondiEliminaTu scorri
Ed io non ho nemmeno fatto un passo.
Tu volgi altrove la battaglia,
Così mi diserti.
Io non t’ho mai seguito.
Non vedo chiaro nelle tue offerte.
Quel poco che vorrei, tu non lo porti mai.
Per questa mancanza, io aspiro a tanto.
A così tante cose, quasi all’infinito…
Per quel poco che manca e che tu non porti mai.
Henry Michaux
Ah, come rimani in me
RispondiEliminaAh, come rimani in me
e io rimango in te!
No, nella verità
più non dispero.
Quando mi sei vicina
sento che amarti non devo;
ma quando sei lontana
sento che t’amo davvero.
Johann Wolfgang Goethe
Attesa
RispondiEliminaOggi che ti aspettavo
non sei venuta.
E la tua assenza so quel che mi dice,
la tua assenza che tumultuava
nel vuoto che hai lasciato,
come una stella.
Dice che non vuoi amarmi.
Quale un estivo temporale
s’annuncia e poi s’allontana,
così ti sei negata alla mia sete.
L’amore, sul nascere,
ha di quest’improvvisi pentimenti.
Silenziosamente
ci siamo intesi.
Amore, amore, come sempre,
vorrei coprirti di fiori e d’insulti.
Vincenzo Cardarelli
Non capirsi è terribile
RispondiEliminanon capirsi e abbracciarsi,
ma benchè sembri strano,
è altrettanto terribile
capirsi totalmente.
In un modo o nell’altro ci feriamo.
Ed io, precocemente illuminato,
la tenera tua anima non voglio
mortificare con l’incomprensione,
nè con la comprensione uccidere.
Evgenij A. Evtusenko
Io desidero soltanto te
RispondiEliminaIo desidero te, soltanto te
il mio cuore lo ripeta senza fine.
Sono falsi e vuoti i desideri
che continuamente mi distolgono da te.
Come la notte nell’oscurità
cela il desiderio della luce,
così nella profondità
della mia incoscienza risuona questo grido:
“Io desidero te, soltanto te”.
Come la tempesta cerca fine
nella pace, anche se lotta
contro la pace con tutta la sua furia,
così la mia ribellione
lotta contro il tuo amore eppure grida:
“Io desidero te, soltanto te”
Tagore
L’AMORE
RispondiEliminaChe hai, che abbiamo,
che ci accade?
Ahi il nostro amore È una corda dura
che ci lega ferendoci
e se vogliamo
uscire dalla nostra ferita,
separarci,
ci stringe un nuovo nodo e ci condanna
a dissanguarci e a bruciarci insieme.
Che hai? Ti guardo
e nulla trovo in te se non due occhi
come tutti gli occhi, una bocca
perduta tra mille bocche che baciai, più belle,
un corpo uguale a quelli che scivolarono
sotto il mio corpo senza lasciar memoria.
E che vuota andavi per il mondo
come una giara di color frumento,
senz’aria, senza suono, senza sostanza!
Invano cercai in te
profondità per le mie braccia
che scavano, senza posa, sotto la terra:
sotto la tua pelle, sotto i tuoi occhi,
nulla,
sotto il tuo duplice petto sollevato,
appena
una corrente d’ordine cristallino
che non sa perché corre cantando.
Perché, perché, perché,
amore mio, perché?
NERUDA