Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




martedì 8 giugno 2010

La gastrite si nutre di sofferenze e disagi interiori

Esistono diversi tipi di gastrite che variano da persona a persona ma per la medicina psicosomatica sono tutte accomunate da sentimenti repressi
Gastrite, il fuoco che divora dall'interno
La gastrite è un'infiammazione della mucosa gastrica, ovvero la parete interna dello stomaco a contatto coi cibi; le cause all'origine di questo disturbo sono diverse e ne esistono diverse tipologie, per semplicità suddivise in gastriti acute e croniche.

Il bruciore tipico della gastrite viene spesso descritto da chi lo prova come una fiamma che divampa e "mangia" dall'interno. In effetti, l'aumento dell'acidità gastrica equivale a un meccanismo autoaggressivo, ad un'esplosione che non trova altri sbocchi. La gastrite non nasce a caso ma si nutre dei nostri disagi e delle nostre sofferenze: imparando a riconoscerne "la voce", riusciremo a capire cosa non va in noi stessi.
Gastrite, gli aspetti simboliciNella gastrite i diversi sintomi risultano collegati a specifici significati simbolici. E' importante, per questo, cercare di leggere il dolore nelle sue tipologie che possono variare da persona a persona. Una gastrite che dà un dolore "a tenaglia", ad esempio, può riferirsi a situazioni sentite come soffocanti: chi la avverte potrebbe essere indeciso tra l'agire di "testa" e l'agire "d'impulso". Un fuoco che divampa indica una passione, una rabbia che vorrebbe scoppiare e che invece rimane bloccata dentro. Così il bruciore, sintomo di un'emozione trattenuta che ribolle e ci "corrode" internamente.
La nausea e una vita che "non va giù"Quando il sintomo principale della gastrite è la nausea, ci racconta che molto nella nostra vita è avvertito come invasivo e pericoloso. Queste sensazioni compaiono soprattutto in momenti di transizione ai quali è inizialmente difficile adattarsi, a causa di qualcosa che "non va giù" o che - letteralmente - "fa schifo". Se il tentativo di uscire da questa realtà indigesta non trova soluzioni, il corpo si assume l'onere di esprimere il rifiuto che non si riconosce a livello cosciente: ecco che continue eruttazioni possono significare che la persona sta cercando di segnalare un disagio di fondo. In questo modo lo stomaco mette in atto la sua sonora protesta, riversando contro l'ambiente ostile la sua aggressività incontrollabile.
L'identikit di chi soffre di gastriteI tratti di personalità più comuni in chi soffre di gastrite sono un alto livello di introversione, un'apparente indipendenza e un atteggiamento che vorrebbe essere ironico, ma che risulta sarcastico e irritante. Inoltre la dimensione quotidiana di chi ha "lo stomaco in subbuglio" è ricca di altre sfumature che rendono il suoi carattere molto complesso: vediamo insieme alcuni degli aspetti che lo caratterizzano.
- Il rapporto con le emozioni - Ciò che più è evidente nei soggetti con gastrite è un'aggressività che difficilmente riescono a gestire: sono infatti molto sospettosi e talora arrivano anche ad avere veri e propri complessi di persecuzione. E' possibile che ogni tanto la rabbia trattenuta si tramuti in esplosioni di collera (di solito evitate in quanto temute). Il "digerire" torti, offese e l'ingoiare "bocconi amari" è sicuramente una delle cose più difficili per questi soggetti che tendono "a legarsi al dito" ogni contrarietà.
L'atteggiamento verso il mondo - Chi soffre in particolare di nausea e vomito frequenti, ricorre inconsciamente a questi sintomi per salvaguardarsi da eventi temibili (o presunti tali), tentando di rifuggire una situazione percepita come minacciosa. Essi cercano di espellerla da loro, "vomitandola" e negando successivamente ogni contatto con situazioni "pericolose" (questi timori, soprattutto nelle donne, riguardano in particolare l'ambito sessuale).
- Gli affetti - Le relazioni affettive di queste persone sono in genere vuote e fredde. Un vuoto colmato apparentemente con l'aria "introdotta" nello stomaco, quell'aria che causa frequenti eruttazioni. È un atto di compensazione che rivela una grande caratteristica di chi soffre di gastrite: un desiderio d'amore frustrato.
- La sessualità - La carenza di affetto influenza anche la dimensione erotica del gastritico, che ha la tendenza a vivere i rapporti sessuali in modo ambivalente: sente un forte bisogno di esprimere il proprio eros - spesso spiccato e passionale - ma nello stesso tempo ha il timore di non essere ricambiato con la medesima intensità. Finisce così per attivare non di rado meccanismi carichi di aggressività, la cui espressione verso l'esterno viene puntualmente repressa e rivolta contro il proprio stomaco.
- La famiglia di origine - Molto spesso le persone che soffrono di gastite hanno una madre invadente, che vuole imporre ai figli le proprie scelte di vita in ambito scolastico, professionale e sentimentale. Questo avviene anche attraverso "ricatti" mentali impliciti che influenzano soprattutto il momento della tavola, dove si è spesso costretti a consumare il pasto in un clima carico di tensione. Il cibo assumerà così una valenza negativa e quando verrà ingerito risulterà immediatamente indigesto, proprio come la situazione familiare.

12 commenti:

  1. Patate novelle al forno: la ricetta contro i bruciori di stomaco
    Una ricetta semplice ma utile per chi ha problemi di bruciori di stomaco o di gastrite

    Una ricetta contro bruciori e colesterolo

    Le patate novelle al forno possono costituire un buon antipasto, ideali per placare i bruciori di stomaco (quando non troppo intensi), ma anche in casi di alti livelli di colesterolo nel sangue, grazie al buon contenuto di fibre (nella buccia, che si mangia). Queste ultime infatti sono utili per assorbire i grassi e il colesterolo prima che questi vengano assimilati dall'organismo. Ma i vantaggi della ricetta non finiscono qui: le patate rilassano i muscoli e il sistema nervoso (favoriscono la produzione di serotonina), quindi sono adatte per chi soffre di insonnia o di nevralgie.

    Ingredienti per la ricetta (2 persone):

    - 20 patate novelle)

    - mix di erbe aromatiche a piacere

    Preparazione della ricetta

    Lava le patate senza sbucciarle e tagliale a metà nel senso della lunghezza. Mettile su una piastra con la parte priva di buccia rivolta verso l'alto. Sistemale nel forno ben caldo e falle cuocere per 15 minuti, fino a quando non avranno un aspetto gonfio e dorato. Cospargile con erbe aromatiche tritate a fine cottura e servile subito

    RispondiElimina
  2. ARGILLA “ANTIBRUCIORI”

    Per la naturopatia, l’argilla è antinfiammatoria, cicatrizzante e depurativa: per questo rappresenta un buon rimedio dolce anche in caso di gastrite, soprattutto se assunta per via interna, ossia bevuta. Per i primi 3-4 giorni della cura (che va proseguita per almeno 10 giorni al mese), sciogliere 1 o 2 cucchiaini di argilla ventilata in mezzo bicchiere d’acqua, mescolando sempre nello stesso senso. Lasciare riposare 5 o 6 ore, quindi bere solo il liquido, senza miscelare ulteriormente. Nei giorni successivi, invece, si può assumere la stessa quantità di argilla disciolta nell’acqua, semplicemente mescolata e non decantata (bere al mattino, appena alzati o circa mezz’ora prima dei pasti principali). L’assunzione può avvenire al bisogno, in caso di attacco, o in via preventiva, 1-2 volte l’anno, durante il cambio di stagione, soprattutto in autunno e in primavera.

    RispondiElimina
  3. cattiva digestione.

    FITOTERAPIA

    «Anche le erbe possono aiutare in caso di gastrite: l’ideale, però, è ottenere una prescrizione “su misura” da un medico fitoterapeuta perchè, come noto, i rimedi fitoterapici possono dare effetti collaterali. Con qualche precauzione, comunque, si può ricorrere anche all’autotrattamento: l’infuso di camomilla, per esempio, è utile per calmare i sintomi di un attacco di gastrite acuta», dice Dalla Vedova. Mettere un cucchiaio da minestra di fiori di camomilla in una tazza d’acqua bollente; filtrare dopo 20 minuti e bere l’infuso così ottenuto (3 tazze al giorno). In alternativa, si può ricorrere al macerato glicerico di altea, una pianta contenente mucillagini che formano un film protettivo sulla mucosa di stomaco ed esofago. Per la preparazione: un cucchiaio da minestra di radice di altea sminuzzata da tenere in macerazione in acqua fredda per 4-5 ore, quindi filtrare (2-3 tazze al giorno). Infine, per la gastrite di origine “nervosa”, caratterizzata soprattutto da turbe digestive, possono rivelarsi utili il macerato glicerico di Ficus carica 1 DH, 50 gocce una volta al giorno e di Tilia Tomentosa, 50 gocce 1 volta al giorno. Il tutto eventualmente associato ad un oligoterapico, come Manganese-Cobalto, 1 dose 3 volte alla settimana.

    RispondiElimina
  4. OMEOPATIA

    L’omeopatia può rivelarsi particolarmente utile per affrontare questo disturbo, perchè è in grado di agire con rimedi specifici sia sul sintomo, sia, con rimedi costituzionali, sul cosiddetto terreno nel quale si sviluppa la malattia; questi ultimi, però, vanno individuati caso per caso dal medico esperto dopo una diagnosi personalizzata. Ecco, di seguito, qualche rimedio sintomatico suggerito dal dottor Dalla Vedova, da prendersi anche in associazione ai farmaci tradizionali o ad altre medicine non convenzionali. Identificato il rimedio più utile, se ne assumono tre granuli, 1-2 volte al giorno.

    Per la gastrite acuta

    Nux Vomica alla 7 CH è utile in caso di gastrite acuta provocata da un pasto troppo abbondante o eccessivamente veloce; Ignatia, sempre alla 7 CH, invece, va assunta quando l’attacco di gastrite è provocato da una componente nervosa.

    Per la gastrite cronica

    Nux Vomica alla 5 CH, è indicata nel caso in cui il fattore scatenante della gastrite cronica sia lo stress da lavoro, al quale si somma l’ingestione di troppe sostanze eccitanti come caffè, alcol, cibi piccanti e speziati. Lachesis alla 5 o 7 CH, invece, va preferito dai soggetti tendenzialmente irritabili, che hanno constatato di non tollerare l’alcol e di svegliarsi spesso la notte per effetto di una cattiva digestione.

    RispondiElimina
  5. MEDICINA TRADIZIONALE CINESE

    Per l’antica medicina cinese, la gastrite è la conseguenza di uno squilibrio energetico di stomaco e milza e, in seconda battuta, di fegato e cistifellea. Per questo, durante le sedute di agopuntura vengono trattati i punti che danno energia allo stomaco (sulla parte esterna della gamba sotto il ginocchio) e i punti sotto lo sterno e subito sopra e a fianco dell’ombelico. Se è presente anche una componente ansiosa, il medico probabilmente agirà anche sui punti relativi a stomaco e milza, che si trovano su piedi e caviglie. Come “fai da te” si può ricorrere all’automassaggio cinese: premere ogni sera per dieci minuti il punto situato tra l’alluce e il secondo dito (prima a destra, poi a sinistra) dei piedi.
    http://www.kwsalute.kataweb.it/Notizia/0,1044,3049,00.html

    RispondiElimina
  6. Liquirizia: ha un’azione antispasmodica e antinfiammatoria sulla muscolatura liscia dello stomaco, si utilizza un estratto secco titolato in glicirrizina (minimo 4%); la posologia giornaliera va da 6 a 8 mg di estratto per chilo di peso corporeo in due somministrazioni, una al mattino al risveglio e l’altra tra le 16.00 e le 17.00. La liquirizia può provocare aumento della pressione arteriosa, non va usata, quindi, da soggetti ipertesi; è controindicata, inoltre, da chi assume contraccettivi orali. Non devono assumerla neppure le persone diabetiche e va presa con precauzione dai nefropatici. E’ vietata, infine, in gravidanza e allattamento e nei bambini di età inferiore ai 12 anni (in questi casi l’estratto titolato di liquirizia non va usato, mentre la liquirizia pura o il succo nelle varie forme, in quantità modeste, è tollerato).

    Camomilla e melissa: la camomilla viene impiegata sotto forma di infuso (3 g di fiori per tazza 3-4 volte al giorno); allevia spasmi ed infiammazioni del tratto gastrointestinale; la melissa, oltre ad avere una blanda azione di tipo sedativo ed ansiolitico (consigliabile nei soggetti stressati e ansiosi), ha una valida azione spasmolitica sulla muscolatura liscia del tratto digerente dovuta all’olio essenziale e ai flavonoidi. Si possono assumere infusi (2-3 g di parti aeree in una tazza d’acqua 2-3 volte al giorno) oppure, meglio, estratti titolati in acido rosmarinico minimo 2%. La posologia è di 5-7 mg di estratto per chilo di peso corporeo al giorno, suddivisi in due tempi lontano dai pasti. Sia la camomilla che la melissa possono provocare in soggetti sensibili allergie cutanee; la melissa, poi, non va usata da ipotiroidei, in gravidanza e nell’allattamento.

    Zenzero: è molto utile in caso di nausea o vomito, sotto forma di estratto di 19-12 mg/kg di peso corporeo, in due somministrazioni, preferibilmente a stomaco vuoto. Lo zenzero potenzia l’effetto degli antiaggreganti (aspirina) e degli anticoagulanti. Secondo studi recenti, lo zenzero può essere usato anche in gravidanza.

    E infine, difficile da credere, il peperoncino rosso, che per la presenza di capsaicina (il principio dal sapore piccante) ha un effetto benefico sulle mucose gastriche.

    Altre erbe note per l’azione lenitiva sono quelle che contengono mucillagini capaci di formare uno strato protettivo sulla mucosa gastrica. Queste erbe sono l’altea, la malva e il lichene islandico
    Articolo tratto da erbe.it.

    RispondiElimina
  7. Dieta per la gastrite
    Nel caso di gastrite innanzitutto è necessario cambiare non solo cosa si mangia ma anche come. Basta a pasti veloci, in piedi, ricchi di insaccati , formaggi, burro, panna o spezie. E' bene eliminare anche le bibite gassate, il caffè, il té, gli alcolici, i prodotti contenenti grassi idrogenati.
    Il pasto dovrebbe essere consumato seduti, masticando lentamente,e strutturato secondo questo schema: colazione, pranzo , cena e due spuntini tra i pasti principali, per non arrivare digiuni da troppe ore al pasto successivo.

    Questi sono gli alimenti da privilegiare:
    - cavolo : che aiuta a favorire la cicatrizzazione di ferite su cute e mucose.
    - mela : che protegge la mucosa gastrica dalle aggressioni acide.
    - melissa : utile nel caso in cui si abbiano disturbi digestivi legati all'ansia e allo stress.
    - ortica : che modera la secrezione acida e aiuta a proteggere la mucosa dello stomaco.

    RispondiElimina
  8. Rimedi naturali
    Un primo rimedio semplice ed utile è rappresentato dall' alginato di sodio estratto da alghe del genere laminaria o fucus. Essendo una fibra insolubile, se assunto dopo i pasti ha la capacità di rivestire il contenuto dello stomaco formando una massa gelatinosa che evita il contatto tra il cibo e le pareti interne dello stomaco.
    Anche il Tarassaco, pianta medicinale tra le più versatili, può essere un valido aiuto poichè migliora la digestione e combatte la pesantezza postprandiale, tipica in soggetti che non digeriscono perfettamente.

    Altre cause di dolori allo stomaco
    Dolore allo stomaco o all'intestino, comunque la zona della "pancia", possono essere causati da presenza di aria che determina dei piccoli crampi o coliche. Le cause possono essere la cattiva digestione, il consumare velocemente i pasti, lo stress, la stitichezza. Le piante che ci possono aiutare a combattere questo fastidio ( che colpisce migliaia di persone ) sono varie.
    Il finocchio migliora la digestione e aiuta ad eliminare il gonfiore.
    L'angelica che combatte dispepsia, digestione lenta e dolore allo stomaco.
    Il carbone vegetale, forse il rimedio più utilizzato e conosciuto contro aerofagia e meteorismo.
    La papaya, ricca di enzimi digestivi, migliora la digestione ed aiuta ad eliminare scorie metaboliche.

    RispondiElimina
  9. In chiave omeopatica è possibile intervenire utilizzando un prodotto come Kalium bicrhomicum 9 CH di cui usare 3-4 granuli 2-3 volte nel corso della giornata. Questo rimedio lavora espressamente migliorando la sintomatologia gastro-esofagea. In associazione è possibile utilizzare del colostro per la sua spiccata azione riparativa sulla mucosa di tutto il tratto intestinale. L'utilizzo ad esempio di 3 capsule al giorno di un prodotto come Oticol da distribuire durante i 3 pasti principali permette di favorire la riparazione della mucosa esofagea e stimola il recupero della tolleranza immunologica.

    Spesso importante il controllo della tensione emotiva, ed un rimedio molto indicato, da solo o in associazione con quelli indicati, è Datif-PC di cui assumere (sublinguali) 2-3 compressine durante il giorno.

    Dott. Gabriele Piuri e dott. Attilio Speciani
    Staff Medico Eurosalus
    www.eurosalus.comhttp://www.eurosalus.com/omeopatia/risposte-ai-lettori/mal-di-stomaco-cosa-posso-fare.html

    vi invito a leggere tutto il testo cliccando sul link sovrastante

    RispondiElimina
  10. Fiori di bach
    Gli stati d'animo a cui si fa riferimento per la gastrite sono rappresentati dall'essenza Agrimony, in associazione all'implosione di quelle emozioni e realtà che si ritengono scomode e difficili da "digerire". Anche Holly e Willow sono fiori importanti perchè rappresentano la rabbia, l'invidia e il rancore per ciò che il soggetto non ha o non è ancora. Il senso di avidità e di possesso, nelle persone gastriche , è molto forte ed identificabile nell'essenza Scleranthus, in relazione al conflitto che nasce davanti a una scelta tra due o più opzioni in quanto entrambe gli sembrano appropriate. L'avidità viene spesso soddisfatta raggirando la scelta e optando per avere "tutto". In ultimo, l'essenza Cherry Plum è molto utile per il principio transpersonale in quanto aiuta il controllo dell'emissione involontaria, scarsa o eccessiva, dei succhi gastrici
    tratto da "Donatella Pecora - Alternativamente .."funzioniamo" così - Eremon Edizioni"

    RispondiElimina
  11. Aneto per sfiammare stomaco e pancreas
    Ricco di sostanze azotate, mucillagini e di oli aromatici, anche l'aneto fresco, da aggiungere ai cibi (soprattutto quelli grassi) é tonico e digestivo.
    In caso di coliche pancreatiche o gastroenteriche oltre alla dieta, il miglior rimedio sono i massaggi addominali con l'olio di aneto. Diluire 5 gocce di olio essenziale di aneto in un cucchiaio da tavola di olio di oliva (o iperico) e massaggiare delicatamente, con movimenti circolari la parte dell'addome, partendo dalla cresta iliaca e risalendo fino allo stomaco.
    Riza - Salute Naturale - Novembre 2010

    RispondiElimina
  12. Ignazio Podda Il surriscaldamento gastrointestinale è causato dall’alternarsi patologico di putrefazioni e
    fermentazioni
    L’acidità di stomaco non è effetto dell’eccessiva secrezione acida della mucosa stomacale, come afferma
    spesso la medicina, bensì è l’acidificazione degli alimenti maldigeriti.
    Sono le putrefazioni e le fermentazioni malsane a creare surriscaldamento del tubo gastrointestinale e
    congestione sanguigna ventrale.
    La prova di questo si ha nel fatto che chi soffre di acidità, bruciori e gastriti rivela nel contempo anemia
    periferica, a livello di epidermide e a livello di estremità costantemente fredde.
    Alimentazione irrazionale, stress e respirazione corta, i maggiori imputati
    Le cause principali di acidità e di bruciori allo stomaco sono date sia dall’alimentazione innaturale ed
    irrazionale a cui si è sottoposto per anni l’apparato digerente, che da fattori comportamentali ed
    emozionali.
    Eccessivo lavoro intellettuale, mancanza d’aria pura e respirazione carente, tensione nervosa e mancanza
    di esercizio fisico, sono tutte importanti concause.
    Agrumi, insalata verde, carote e mandorle, ovvero gli alimenti sugli scudi
    Sopprimere le cause ora accennate è il primo passo importante da fare.
    L’obiettivo è quello di ripristinare le funzioni della pelle e decongestionare le viscere, dato che le
    malattie dell’apparato digerente si curano meglio dal fuori che dal di dentro.
    Frutta cruda, inclusi limoni e arance a prima colazione, insalata verde e carote, avocado e mandorle
    dolci, formano il gruppo alimentare ideale per questi casi.
    Si può arrivare al crudo anche gradualmente, passandoci tramite uno-due giorni di verdure cotte
    Alcuni stomaci sono troppo irritati per sopportare il crudo?
    Allora si parte dalle mele cotte e dalla verdura cotta al vapore, per arrivare velocemente al tutto-crudo.
    Nella terapeutica lezaetiana, il ricorso al cataplasma di fango, da applicare sul petto durante la notte, fa
    parte delle regole, ed è inteso a coadiuvare e lenire la situazione in caso di grande sofferenza.
    Fare soprattutto attenzione alle cose da non fare
    L’uso di antiacidi e di medicine da banco è altamente sconsigliato in quanto smorza temporaneamente il
    sintomo e nasconde i problemi reali che stanno all’origine dei bruciori.
    Porre attenzione alle cose da non fare, più che a quelle da fare, le quali potrebbero ridursi anche al
    semplice bere dell’acqua e limone e al digiuno totale per uno o due giorni.
    Evitare assolutamente caffè, the, cacao, cioccolata, bevande calde, cibi caldi.
    Evitare bevande gassate e acque brillanti.
    Evitare rigorosamente aria viziata e tabacco.
    Evitare antibiotici, steroidi, antinfiammatori, antidolorifici, antidepressivi e farmaci in genere.
    Evitare situazioni stressanti e prenderla facile con le preoccupazioni.
    Dormire con triplo cuscino o comunque elevare la parte alta del materasso.

    RispondiElimina