Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




domenica 7 marzo 2010

ARTRITE REUMATOIDE

MALATTIA CRONICA DALLA PROBABILE ORIGINE AUTOIMMUNE, CARATTERIZZATA DA UN’INFIAMMAZIONE CONTEMPORANEA DI PIU’ ARTICOLAZIONI. ESORDISCE IN MODO GRADUALE CON FEBBRICOLA E DOLORI A MANI, POLSI E PIEDI CHE NEL TEMPO SI ESTENDONO ALLE ARTICOLAZIONI PIU’ VICINE AL CORPO (SPALLE E FEMORE), FINO A DEFORMARLE, PROVOCANDO UNA NOTEVOLE COMPROMISSIONE DEI MOVIMENTI. TIPICA LA RIGIDITA’ MATTUTINA. COLPISCE PERLOPIU’ DONNE ADULTE TRA I 35 E I 50 ANNI.

Che cosa vuol dire: La decisione inconscia di non progredire e di non prendere in mano la propria vita

Chi è più a rischio· Donne rigide ed orgogliose al punto da impostare intere scelte di vita su “questioni di principio” o su impuntature che si protraggono per anni.
· Persone che hanno “paura di vincere”, cioè di affermarsi pienamente in ciò che pure sanno fare bene, per timore inconscio di non riuscire a sostenere emotivamente il “successo” o di venirne in qualche modo possedute, temendo l’esaltazione scomposta, impedita dalla loro rigidità.
· Persone che hanno nutrito fin da piccole, per un dogmatismo religioso che permeava la famiglia di origine, l’idea che affermarsi significa esercitare una supremazia sugli altri, quindi è un peccato di superbia e di arroganza. Lo stesso ambito, paradossalmente, ha fornito tutti gli elementi psicologici e culturali per affermarsi…sono dotate di ali, senza tuttavia poterle utilizzare.
SuggerimentiAnche se la patologia si è ormai innescata, non è tardi per recuperare alcune parti vitali di voi che fino ad oggi non siete riusciti a sviluppare.
· Cercate di richiamare alla mente qual era il talento in cui fino a qualche tempo fa vi riconoscevate e al quale oggi pensare vi fa soffrire. E’ quello che va recuperato, nella forma attualmente possibile. Una volta che vi è ben chiaro qual è il talento da riportare in vita, valutate bene il contesto attuale e cercate di trovare il tempo e il modo per realizzarlo. Anche solo in parte.
· Tra i rimedi naturali è indicata, per esempio, la tintura madre di artiglio del diavolo: 30-40 gocce prima dei pasti principali per cicli di due mesi. Sono utili alcuni fiori di Bach: Mimulus, per la paura di vincere ed avere successo; Vine, per l’eccesso di orgoglio; Pine, per il senso di colpa. Rock Water è il rimedio per gli integralisti e per le persone dogmatiche; Beech il fiore che aiuta ad aprirsi al mondo, aiuta ad accettare i propri difetti e a diventare tolleranti con se stessi e con gli altri. Come assumerli: mettete 4 gocce del rimedio prescelto in 30 ml di acqua minerale naturale, unite un cucchiaino di brandy e assumete 4 gocce di questa preparazione 4 volte al giorno

Dizionario di Psicosomatica – Istituto Riza di Medicina Psicosomatica – R. Morelli, P. Fornari, V. Caprioglio, D. Marafante, P. Parietti
L’artrite reumatoide esprime la tematica tipicamente articolare, cioè la libertà d’azione, e ne esacerba l’aspetto collegato allo sviluppo individuale. Chi ne soffre è dotato, di solito, di una grande vitalità di base e spesso di un talento nascosto – inteso qui come capacità specifica extra-ordinaria (per esempio suonare, scrivere, scolpire, organizzare, intraprendere) – e ha pure una personalità determinata. Qualcosa però, ad un certo punto della vita, di solito nel periodo della piena maturità, si blocca: l’energia creativa – sia particolare che globale – smette di dispiegarsi ben prima di raggiungere la pienezza espressiva ed inizia ad avvolgersi su stessa. Il motivo principale è la rigidità caratteriale, costituita da un misto di elementi: orgoglio, permalosità, eccesso di critica, perfezionismo, moralismo, tendenza alla punizione e all’autopunizione, i quali nel loro insieme riescono a frenare un “piglio maschile” assertivo di per sé abbastanza sviluppato. A questa implosione partecipa il timore di esprimere totalmente se stessi perché la persona, calata in dimensione immunitaria, vive ogni suo cambiamento come un attacco agli altri, in genere al partner, che sente di poter ferire e quindi perdere: il senso di colpa si associa così al timore della solitudine, fantasma molto ben mascherato in chi soffre in artrite reumatoide. La grande energia di affermazione viene così convogliata nell’unico luogo dove può sfogarsi senza fare danni e, allo stesso tempo, ottenere qualche sofferto vantaggio di compenso: su se stessi, sulle proprie articolazioni. I sintomi parlano chiaro: la rigidità soprattutto mattutina nei movimenti ci dice quanto sia difficile iniziare una giornata nella quale la persona “frenerà” se stessa (c’è qui un’analogia con la depressione, di solito più intensa al mattino, per gli stessi motivi); la febbricola indica l’attrito interiore provocato da questa “scelta” corporea: il dolore è il pianto di un’articolazione non più libera di agire; la compromissione progressiva dei movimenti segnala che la tenacia, che poteva essere una grande risorsa, è rimasta intatta ma viene purtroppo utilizzata per scopi auto lesivi; le mani “a colpo di vento” (cioè deformate con le dita verso l’esterno) sono una beffarda metafora fisica di quanto è successo: la persona ha sfiorato la vita e ora non può più riprenderla nelle proprie mani. L’orgoglio le impedisce di riconoscerlo, ma i sogni e il tono lamentoso della voce rivelano spesso grandi rimpianti. La malattia, tuttavia, offre un motivo ufficiale per la propria mancata realizzazione e, con la graduale dipendenza a cui obbliga i familiari, lenisce la paura della solitudine.

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