Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




domenica 6 febbraio 2011

Il medico E LO SCIAMANO

SCIENZA E CURE DOLCI PER DAVID SERVAN-SCHREIBER, PSICHIATRA E RICERCATORE DI FAMA, NON SONO «NEMICHE», MA FEDELI ALLEATE. CI RACCONTA PERCHE'


INDICATO DALLA RIVISTA ON-LINE "HYPERMIND" TRA I 12 RICERCATORI PIÙ IMPORTANTI AL MONDO PER GLI STUDI SUL CERVELLO, È STATO ELETTO DAI SUOI COLLEGHI "MIGLIOR PSICHIATRA" DELLA PENNSYLVANIA E "MIGLIOR MEDICO" DI PITTSBURGH. DOCENTE IN SCIENZE NEUROCOGNITIVE, DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI PSICHIATRIA DELL' OSPEDALE DI SHADYSIDE, CHE DIPENDE DALL' UNIVERSITÀ DI PITTSBURGH, DAVID SERVAN-SCHREIBER (FIGLIO DI JEAN JACQUES, NOTO GIORNALISTA FRANCESE FONDATORE DE "L' EXPRESS") HA UNA FOLGORAZIONE DURANTE UN VIAGGIO A DHARAMSALA, IN INDIA, DOVE NEL ' 96 CONDUCE CON "MEDICI SENZA FRONTIERE" UNA RICERCA. «LA MEDICINA TIBETANA A BASE DI ERBE, AGOPUNTURA E MEDITAZIONE» DICE «ALL' INIZIO MI LASCIÒ SCETTICO. POI MI RESI CONTO CHE, MENTRE LA NOSTRA MEDICINA È STRAORDINARIA PER LE MALATTIE ACUTE, PER QUELLE CRONICHE, COME LE MALATTIE PSICHIATRICHE, CI SONO ALTRI METODI PIÙ EFFICACI». Dopo quel viaggio in India David Servan-Schreiber cominciò a studiare alcune tecniche orientali e ad applicarle nel suo ospedale, seguendo, però, la prassi scientifica di rigoroso controllo che viene applicata ai farmaci tradizionali. E i risultati di quelle sperimentazioni si rivelarono eccezionali. Li ha raccontati in un libro uscito in marzo in Francia (dove Servan-Schreiber è da poco tornato a risiedere), che ha venduto 60.000 copie in 5 settimane, piazzandosi subito nella lista dei best-seller per la semplicità del linguaggio e ai preziosi consigli che chiunque può seguire. Il libro è pubblicato ora in Italia da Sperling&Kupfer, con il titolo "Guarire"; sottotitolo "una nuova strada per curare lo stress, l' ansia, la depressione senza farmaci né psicanalisi" (per saperne di più, consultare il sito www.guerir.fr). Guai, però, a definire David Servan-Schreiber un medico "alternativo". «E' un termine che rifiuto» precisa. «Parlerei piuttosto di medicina complementare, perché si affianca e integra le terapie tradizionali e, soprattutto, di medicina razionale, perché non ha nulla di fideistico. Nel Centro di medicina complementare, che ho fondato e diretto a Pittsburgh, abbiamo condotto valutazioni di queste terapie con criteri scientifici e riusciamo a spiegare bene come e perché funzionano». Il libro di Servan-Schreiber parte da due constatazioni: l' abuso di psicofarmaci da parte delle società occidentali (Francia e Usa in testa) e l' impossibilità di valutare scientificamente i risultati della psicanalisi. «Gli psicofarmaci sono una straordinaria invenzione, ma non una panacea per ogni sorta di disturbo dell' umore; la psicanalisi può essere un percorso di conoscenza importante, ma non si è riusciti a provare che guarisca; le terapie che propongo nel libro hanno invece dimostrato una grande efficacia, e in tempi brevi» dice Servan-Schreiber. A lla base delle sue teorie c' è la valorizzazione del cervello emotivo, che è oggi al centro degli studi di molti scienziati, perché si è compreso che ha una propria forma di intelligenza e una autonomia di reazione. «Il corpo e il cervello emotivo hanno sistemi propri di riequilibrio e di guarigione - dice lo psichiatra. - Le tecniche naturali stimolano questa tendenza, rafforzano il sistema immunitario, agiscono a livello profondo, là dove i farmaci non riescono ad arrivare». Ma quali sono le tecniche che Servan-Schreiber usa? Alcune sono estremamente semplici: la respirazione per ristabilire la coerenza cardiaca, l' esercizio fisico che dà un senso di benessere immediato, l' accudimento (è provato che aiuta molto chi soffre di depressione occuparsi di un animale, di una pianta), l' energia della luce che riequilibra l' orologio biologico. Altre tecniche, come l' agopuntura, che agisce direttamente sul cervello emotivo, sede del dolore e dell' ansia, sono mutuate dalla medicina orientale. N uova è, invece, la cura con l' acido Omega 3, un acido grasso essenziale che si trova nei pesci (soprattutto salmone, acciughe, sardine, aringhe, sgombro), ma anche nei semi di lino, nell' olio di colza, nelle noci, nella soia, e che può essere acquistato in farmacia come integratore alimentare. «La mia esperienza di cura della depressione con l' acido Omega 3, che modifica il metabolismo del cervello, è suffragata da studi fatti in America e in Israele» asserisce Servan-Schreiber. «L' effetto è straordinario, anche in casi gravi». U n' altra tecnica illustrata nel libro è la desensibilizzazione e rielaborazione tramite i movimenti oculari (EMDR), che sta prendendo piede anche in Italia (vedi sotto). Scoperta dalla psichiatra americana Francine Shapiro, questa tecnica si basa sulla teoria che è possibile ricondizionare il cervello emotivo (e superare, quindi, i traumi in esso inscritti e rimossi dal cervello razionale) attraverso i movimenti degli occhi. «All' inizio ero perplesso,» confessa lo psichiatra «ma mi sono dovuto arrendere davanti ai risultati straordinari di questa tecnica, che oggi viene applicata anche sui bambini e sulle vittime di gravi traumi (anche i sopravvissuti all' 11 settembre, le vittime di stupro del Kosovo, i terremotati del Molise) dimostrandosi efficace nell' 80 per cento dei casi». Che cosa risponde lo scienziato a chi dichiara di non credere in questi trattamenti? «Si crede agli antibiotici? No, si osserva la loro efficacia e li si utilizza». Servan-Schreiber sostiene che la sua medicina si inserisce in una ondata che sta cambiando il mondo: quella dell' ecologia ambientale, che coinvolge industria, agricoltura, architettura: «E perché, allora, questa ondata non dovrebbe coinvolgere anche l' approccio alla medicina?». Viviana Kasam E' il respiro a dare il ritmo del cuore Il libro "Guarire" è corredato da 28 pagine di bibliografia di ricerche che suffragano le teorie di Servan Schreiber. Ad iniziare da uno studio condotto a Londra su più di 6.000 dirigenti di grandi aziende che hanno seguito i corsi di coerenza cardiaca, tecnica di respirazione che aiuta a regolarizzare il ritmo cardiaco. In 6 settimane i casi di palpitazioni sono scesi dal 47% al 30%, quelli di tensione dal 41% al 15%, l' insonnia dal 41% al 15%, l' ansia dal 33% al 5%. Una terapia di sguardi per superare terribili ricordi I n Italia l' EMDR (rapidi movimenti oculari) è stata introdotta nel ' 99 da una psicologa italo-uruguaiana, Isabel Fernandez (allieva dell' inventrice, Francine Shapiro) e sostenuta da un' associazione (www.emdritalia.it) con 600 iscritti, tutti psicologi, psichiatri e psicanalisti che hanno seguito i corsi di formazione. «La tecnica - spiega la psicologa Marika Romanini - si basa su movimenti oculari indotti da uno stimolo visivo, come una barra luminosa o un bastoncino, mentre si concentra il pensiero sull' immagine di un trauma che si è subito. Bastano poche sedute, che effettuiamo sempre nell' ambito di una psicoterapia, per vedere i risultati». L' associazione ha costituito anche una "task force" umanitaria, affiliata a quella americana denominata HAP (Humanitarian Aid Program), che interviene laddove si verificano gravi disgrazie. «Ma l' EMDR non serve solo a curare i traumi: abbiamo constatato che può essere utile anche per creare fiducia in se stessi, potenziare le proprie risorse» sostiene Romanini. Più di 14 studi controllati a livello universitario dimostrano l' efficacia dell' EMDR nel trattamento di memorie emotive dolorose, in particolar modo le più severe, definite "disordini da stress postraumatico". «Ciò che mi ha convinto a utilizzare l' EMDR è stato lo studio su 80 pazienti con sintomi severi di stress effettuato in Colorado dai dottori Sandra Wilson e Robert Tinker e pubblicato sul "Journal of Consulting & Cklinical Psycology", influente rivista del settore» spiega Servan-Schreiber. «Secondo questo studio, più dell' 80% dei pazienti è guarito dopo solo tre sessioni, con follow up positivo per 15 mesi: un successo pari solo a quello degli antibiotici nella polmonite. Non conosco alcuna terapia psichiatrica, nemmeno i farmaci più potenti, che abbiano ottenuto questi risultati». Viene dal mare l' aiuto per chi ha l' umore a terra P er l' Omega 3 nei casi di depressione, uno studio (ottobre 2002) dei dottori Peet e Horrobin in Scozia, pubblicato su Archives of General Psychiatry su 70 depressi curati con 1 grammo al giorno di Omega 3, ha dimostrato la riduzione dei sintomi nel 50% dei casi, contro il 25% del gruppo di controllo curato con placebo. Un altro studio della Harvard Medical School, pubblicato sulla stessa rivista, ha evidenziato che su 30 pazienti affetti da sindrome manico-depressiva curati per 4 mesi con Omega 3 in aggiunta alle terapie tradizionali, solo il 10% ha avuto ricadute, contro il 50% del gruppo di controllo. Benefici in punta d' aghi Per l' agopuntura, Servan Schreiber cita vari studi clinici: «Applichiamo il metodo scientifico alle terapie naturali. I risultati sono evidenti, anche se non sempre conosciamo i motivi per cui funzionano. Accadde anche per grandi scoperte: cito il dottor Sommelweiss che faceva lavare le mani con la calce agli ostetrici sospettando che molte infezioni delle partorienti derivassero dalle mani infette: morì deriso prima che si scoprissero i germi». Non parlate di medicina alternativa, ma di medicina complementare, perché affianca e integra le terapie tradizionali e, soprattutto, definitela medicina razionale, perché non ha nulla di fideistico Nel Centro di medicina complementare, che ho fondato a Pittsburgh, abbiamo condotto valutazioni di queste terapie non convenzionali con rigorosi criteri scientifici A chi afferma di non «credere» nelle terapie complementari David Servan-Schreiber ribatte: «Crediamo negli antibiotici? No, ne constatiamo l' efficacia e quindi li usiamo»
Kasam Viviana
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(27 luglio 2003) - Corriere Salute

Coerenza cardiaca: la felicità viene dal cuore!
Un nuovo metodo simile al rilassamento registra un crescente successo: la coerenza cardiaca. Celebrata da un noto psichiatra, il Dr. David Servan- Schreiber nel suo libro "Guarire" (titolo originale "Guérir"), questa tecnica permetterebbe di ridurre lo stress, l'ansia, la depressione, la pressione arteriosa… controllando i battiti del cuore! Facciamo insieme il punto su un metodo in pieno boom!

Ovviamente sai che il cuore è un organo fondamentale del nostro corpo. Ma lo è molto di più di quanto tu creda! Infatti, influisce anche sul nostro cervello! Pare che controllare il cuore permetta di proteggere la propria salute mentale.

Cuore e cervello, una battaglia comune…

Cuore e cervello sono certamente gli organi più importanti del nostro organismo. E i legami che li uniscono sono numerosi. Lo avrai certamente notato: alla minima emozione, al minimo cenno di paura, il cuore si imbizzarrisce. Ma quel che forse non sai, è che i legami che esistono tra il cuore e il cervello sono reciproci: calmare i battiti di questo muscolo permette di far scomparire le tempeste e gli sconvolgimenti che avvengono nella tua testa! Per convincersene, basta notare come il fatto di prendere dei respiri profondi quando si è nervosi permette di rallentare i battiti cardiaci… e di rasserenare la mente.

Come funziona?

Naturalmente, sembra difficile controllare il cuore con la sola volontà! Tuttavia, è possibile agire sul proprio ritmo cardiaco in modo indiretto, lavorando, in particolare, sulla respirazione... È proprio qui che entra in gioco il concetto di coerenza cardiaca: infatti, il metodo propone di imparare a controllare il proprio ritmo cardiaco mediante l'utilizzo di tecniche semplici e di un sistema di biofeedback (tradotto dall'inglese: retroazione biologica) basato sulla teoria comportamentista che aiuta il paziente ad assumere controllo del suo comportamento. Una sorta di elettrocardiogramma consente di visualizzare i battiti cardiaci in un grafico e di vedere immediatamente gli effetti che le diverse tecniche producono sul cuore per calmarlo. Poco alla volta, si impara a controllare in modo quasi riflesso i movimenti di questo muscolo. Effetto moda o autentico beneficio, fatto sta che migliaia di persone hanno già sperimentato i vantaggi della coerenza cardiaca… e sostengono di governare meglio lo stress e le emozioni mediante l'utilizzo di questa tecnica.

Un'efficacia comprovata?

Ma funziona davvero? Diversi sono gli studi che hanno dimostrato l'efficacia delle tecniche di coerenza cardiaca. A tale proposito, sono state condotte diverse prove(*) su 38 dipendenti americani che soffrivano di ipertensione. La metà di queste persone ha beneficiato di un programma di controllo delle emozioni per il tramite della coerenza cardiaca. E dopo 3 mesi, non solo queste persone avevano ridotto i problemi legati all'ipertensione, ma avevano anche eliminato stress e morale a terra. Naturalmente, lo studio era finanziato da una società che propone corsi di formazioni in coerenza cardiaca…

Dal dirigente stressato… ai genitori esauriti

In generale, i programmi di coerenza cardiaca risulterebbero efficaci non solo nei dirigenti sottoposti a stress, ma anche a tutte le persone il cui lavoro si fonda sul relazionale. Esistono anche corsi di formazione per insegnanti che coinvolgono persino gli sportivi e, in particolare, le discipline in cui la concentrazione è fondamentale (ad esempio il golf). Ad ogni modo, tutti possono trarre benefici da uno stage di coerenza cardiaca. La tecnica è in particolar modo consigliata a tutti quei genitori che sono vittime di un piccolo tiranno! In pratica, è sufficiente una giornata di formazione per apprendere i fondamenti di questo metodo. Subito dopo è solo una questione di pratica e di esperienza. Il costo del corso di formazione si aggira intorno a 200 Euro. Ma si sa, la serenità non ha prezzo…
Un ringraziamento particolare al Dr. Georges Stoleru della società Cardiac Coherence.
(*) J Altern Complement Med, giugno 2003; vol. 9: pp. 355-369.

Alain Sousa
Pubblicato il 04/05/2010









EMDR

DESENSIBILIZZAZIONE E RIELABORAZIONE ATTRAVERSO I MOVIMENTI OCULARI

Negli ultimi anni ci sono stati più studi e ricerche scientifiche sull’EMDR che su qualsiasi altro metodo usato per il trattamento del trauma e dei ricordi traumatici. I risultati di questi lavori hanno portato questo metodo terapeutico ad aprire una nuova dimensione nella psicoterapia. L’efficacia dell‘EMDR è stata dimostrata in tutti i tipi di trauma, sia per il Disturbo Post Traumatico da Stress che per i traumi di minore entità . Nel 1995 il Dipartimento di Psicologia Clinica dell’American Psychological Association ha condotto una ricerca per definire il grado di efficacia di questo metodo terapeutico e le conclusioni sono state che l’EMDR è non solo efficace nel trattamento del Disturbo da Stress Post Traumatico ma che ha addirittura l’indice di efficacia più alto per questa categoria diagnostica.


L’EMDR è un approccio complesso ma ben strutturato che può essere integrato nei programmi terapeutici aumentandone l’efficacia. Considera tutti gli aspetti di una esperienza stressante o traumatica, sia quelli cognitivi ed emotivi che quelli comportamentali e neurofisiologici. Questa metodologia utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra, per ristabilire l’equilibrio eccitatorio/inibitorio, provocando così una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali. Si basa su un processo neurofisiologico naturale, legato all’elaborazione accelerata dell’informazione.   L’EMDR vede la patologia come informazione immagazzinata in modo non funzionale e si basa sull’ipotesi che c’è una componente fisiologica in ogni disturbo o disagio psicologico.  Quando avviene un evento ”traumatico” viene disturbato l’equilibrio eccitatorio/inibitorio  necessario per l’elaborazione dell’informazione.  Si può affermare che questo provochi il ”congelamento” dell’informazione nella sua forma ansiogena originale, nello stesso modo in cui è stato vissuto. Questa informazione ”congelata” e racchiusa nelle reti neurali non può essere elaborata e quindi continua a provocare patologie come il disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici.
 I movimenti oculari saccadici e ritmici usati con l’immagine traumatica, con le convinzioni negative ad essa legate e con il disagio emotivo facilitano la rielaborazione dell’informazione fino alla risoluzione dei condizionamenti emotivi. Nella risoluzione adattiva l’esperienza è usata in modo costruttivo dalla persona ed è integrata in uno schema cognitivo ed emotivo positivo.


Le ricerche condotte su vittime di violenze sessuali, di incidenti, di catastrofi naturali, ecc. indicano che il metodo permette una desensibilizzazione rapida nei confronti dei ricordi traumatici e una ristrutturazione cognitiva che porta a una riduzione significativa dei sintomi del paziente (stress emotivo, pensieri invadenti, ansia, flashbacks, incubi). Infatti, questa nuova forma di psicoterapia è stata rivolta inizialmente al trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress, ma attualmente è un metodo ampiamente utilizzato per il trattamento di varie patologie e disturbi psicologici.

L’EMDR è usato fondamentalmente per accedere, neutralizzare e portare a una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze traumatiche che stanno alla base di disturbi psicologici attuali del paziente. Queste esperienze traumatiche possono consistere in:

  • Piccoli/grandi traumi subiti nell’età  dello sviluppo
  • Eventi stressanti  nell’ambito delle esperienze comuni (lutto, malattia cronica, perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti)
  • Eventi stressanti al di fuori dell’esperienza umana consueta quali disastri naturali (terremoti, inondazioni) o disastri provocati dall’uomo (incidenti gravi, torture, violenza)










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