IL PAZIENTE CON SPECIFICHE CONTROINDICAZIONI
Alcuni pazienti possono presentare specifiche controindicazioni all’uso di piante medicinali, cioè condizioni nelle quali, per una malattia o un intervento chirurgico, è bene non usarle o, al limite, solo in caso di effettiva necessità, con prescrizione e sotto controllo medico.
PAZIENTE ALLERGICO
In particolare non dovrebbe assumere:
Achillea, aglio, aloe, anice, arnica, balsamo del Perù, balsamo del Tolù, calendula, camomilla, camomilla romana, chiodo di garofano, cimicifuga, echinacea, fucus, ginkgo biloga, lattuga, propoli, vischio
PAZIENTE AFFETTO DA EPATOPATIE
In particolare non dovrebbe assumere:
Aglio, amamelide, angelica arcangelica, anice, arancio amaro, basilico, betel, betulla, boldo, borragine, calendula, camedrio, carciofo, carvi, cascara, catha, celidonia, centella, cicoria, cimici fuga, consolida, crotolaria, echinacea, efedra, erica, eupatorio, frangola, ginkgo, kava-kava, lichene islandico, liquirizia, maca, noni, serenoa, sorbo, spino cervino, tripterigio, uva ursina.
IL PAZIENTE AFFETTO DA NEFROPATIE
In particolare non dovrebbe assumere:
Betel, betulla, bucco, calendula, cascara, cren, erica, frangola, frassino, ginepro, ginestra, gramigna, grindelia, ipocastano, levistico, liquirizia, pompelmo, prezzemolo, propoli, ruta, sandalo, senna, spino cervino, uva ursina.
IL PAZIENTE AFFETTO DA HIV
In particolare non dovrebbe assumere:
Aglio, agrimonia, altea, ananas, angelica sinesi, arnica, betel, bistorta, camomilla, cardo mariano, cascara, cassia, iperico, pepe, pompelmo.
IL PAZIENTE AFFETTO DA MALATTIE DELLA TIROIDE
In particolare non dovrebbe assumere:
Arancio amaro, caffeina, canfora, cappuccina, cavolo, coclearia, cren, erisimo, fucus, efedra, ginseng, marrubio d’acqua, melissa, soia, trifoglio.
IL PAZIENTE AFFETTO DA PATOLOGIE DELL’APPARATO GASTROINTESTINALE
In particolare non dovrebbe assumere:
Aglio, arpagofito (artiglio del diavolo), assa fetida, ballotta, belladonna, betulla, bistorta, borragine, bucco, cacao, caffè, camomilla romana, cannella di Ceylon, carciofo, cardo santo, cascara, centaurea, china, chiodo di garofano, cicoria, cola, condurango, cren, crisantemo, cumino, drosera, dulcamara, edera, erigero, eucalipto, felce, fico, frangola, galanga, genziana, ginepro, ginestra, ginkgo, guaiaco, guaranà, iris, lichene islandico, marrubio, matè, melaleuca, menta (ernia iatale), mirra, olmaria, origano, partenio, pepe, peperoncino, pioppo, poligala, ricino, salice, sandalo, santoreggia, senna, sorbo, spino cervino, tamarindo, tarassaco, timo, trifoglio fibrino, zenzero.
IL PAZIENTE TRAPIANTATO
In particolare non dovrebbe assumere:
Colchico, iperico, pompelmo, tripterigio, uncaria, vischio.
Tratto da:
Fabio Firenzuoli – “Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci” – Tecniche nuove
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