Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




sabato 9 ottobre 2010

Tendini e muscoli doloranti? L’ippocastano li disinfiamma

Come olio da massaggio o sotto forma di tintura madre, gli estratti dell’albero di ippocastano sono un toccasana per gonfiore, bruciore e rigidità: come e quando utilizzarli.

L'ippocastano o castagno d'India appartiene alla famiglia delle Ippocastanacee ed è stato introdotto in Europa dalla Persia nel XVI secolo dai turchi. È un albero che può raggiungere i trenta metri di altezza, con rami massicci e una corteccia "screpolata". Il frutto dell'ippocastano è una capsula verde, spinosa, che contiene 1 o 2 grossi semi marroni. Il nome ippocastano deriva dal greco e significa "castagna del cavallo" poiché i semi servivano per curare la tosse nei cavalli.
L'ippocastano è un efficace antinfiammatorio
La parte dell'ippocastano che la fitoterapia utilizza è proprio il seme: è ricco di tannini, saponine e flavonoidi, sostanze che spiegano la notevole attività terapeutica della pianta. Mentre i tannini svolgono attività antinfiammatoria, l'escina, che è una saponina, riduce il gonfiore. Inoltre, nel fitocomplesso contenuto nel seme è presente anche il glucoside cumarinico, dalle notevoli virtù antidolorifiche.
In tintura madre l'ippocastano riduce bruciore e gonfiore
Contro le affezioni tendinee si può far preparare dal farmacista o dall'erborista un'associazione fra la tintura di ippocastano e altre tinture madri (vedi sotto), da utilizzare per via orale fino a miglioramento della sindrome dolorosa.
Come assumerla
È composta da Aesculus hippocastanum, Arpagophytum procumbens e Hamamelis virginiana, tutto in parti uguali. Se ne assumono 50 gocce 2-3 volte al dì, in mezzo bicchiere d'acqua, lontano dai pasti.
L'olio di ippocastano è lenitivo e calmante
Per uso esterno si può preparare un olio di ippocastano utilizzando 2 cucchiai di foglie essiccate in 2,5 decilitri di olio di oliva. Si fa sobbollire il tutto a vapore per un'ora e poi si lascia macerare per 4-5 giorni. Al termine di questo periodo si filtra accuratamente.
Come si utilizza
Questo olio può essere utilizzato sulle zone colpite da tendiniti e contusioni ma anche contro geloni, varici ed emorroidi. Un cucchiaino di unguento va massaggiato sulla parte dolorante fino ad assorbimento. E se non hai tempo di preparare l'olio, usa con le stesse modalità il macerato glicerico di ippocastano.
Riattiva anche il circolo
I preparati di ippocastano, da usare per impacchi e massaggi, curano anche emorroidi, fragilità capillare e insufficienza venoso-linfatica.
Precauzione : non ingerite direttamente i semi
A differenza del seme della Castanea sativa (ovvero il comune castagno), quello dell'ippocastano non può essere mangiato perché tossico.
Saperne di più: ma perché arrivano tendiniti e dolori muscolari?
Il nostro atteggiamento influisce sulla postura, sui movimenti e sul tono muscolare, spesso senza che ce ne accorgiamo. Perciò, se siamo la nostra attività lavorativa è di tipo mentale, facilmente si infiammeranno i tendini della muscolatura nucale e cervicale, che sostengono la testa. Se stiamo facendo un'attività fisica pesante, saranno favorite le infiammazioni nella zona lombare. Se nella vita stiamo "correndo troppo", potrebbero essere coinvolti da strappi o stiramenti i tendini e i muscoli delle gambe.
Tendini e muscoli risentono quindi di uno schema corporeo con cui scarichiamo sull'apparato locomotore le nostre emozioni e il nostro stile di vita. Perciò tutto quello che ci aiuta a essere in equilibrio con noi stessi può proteggere le strutture tendinee e farci muovere più agilmente nella realtà.

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