C’è poi la circolazione, altra “croce” per i piedi. Il livello di allarme deve essere alto anche in questo caso e particolare attenzione deve prestarla chi ha i legamenti degli arti inferiori più deboli a causa di traumi o infiammazioni. Tendiniti e artriti sono invece il rischio maggiore per chi ha i “piedi piatti”, a causa della cattiva distribuzione del peso corporeo. Un discorso a parte meritano le signore: i tacchi a spillo sono una vera spina nel fianco che rischia di provocare calli, ma anche neuromi e il cosiddetto dito a martello. Il consiglio degli esperti americani è quindi quello di "monitorare" i piedi e le malattie a loro collegati per programmare la giusta attività fisica, sempre indispensabile.Adoperare scarpe adatte alla forma e alla struttura del piede è di aiuto, quasi quanto curare l`igiene delle estremità inferiori, soprattutto se si indossano le calzature per molto tempo o si frequentano piscine o luoghi in cui possono proliferare funghi e batteri. L`ultimo accorgimento da adottare è la passeggiata serale, da fare con le scarpe basse, che aiuta la digestione, fa diminuire di peso e concilia il sonno. In questo modo i piedi, assicurano i podologi americani, si mantengono più giovani e più a lungo.
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