Dopo averne fatto esperienza le spiegazioni sono superflue perché come dice il Saggio: “vale più un oncia di esperienza, che un otre di teoria”.
Ciò premesso approfondiamo la storia di questa tecnica. Il concetto di sistema craniosacrale è stato proposto per la prima volta più di 50 anni fa dall'osteopata americano W.G. Sutherland, che ne riconobbe il ruolo nel funzionamento dell'intero organismo umano.
Il sistema craniosacrale può essere definito un “sistema fisiologico funzionale”: esso consiste in tutti i distretti corporei interessati dal liquido encefalorachidiano.
Le parti anatomiche che lo costituiscono sono: le meningi, le strutture ossee e connettive su cui queste si inseriscono, il liquido encefalorachidiano contenuto tra le meningi, che circonda e protegge il cervello ed il midollo, ed infine tutte le strutture connesse alla produzione, riassorbimento e contenimento dello stesso.
Il sistema craniosacrale è collegato e influenza i seguenti sistemi del corpo:
sistema nervoso
apparato locomotore
sistema circolatorio
sistema linfatico
sistema endocrino
apparato respiratorio
Il sistema è caratterizzato da una attività continua di espansione e contrazione del liquido encefalorachidiano, distinta dagli altri movimenti fisiologici (respirazione, cardiovascolare). Questo movimento ritmico può essere percepito palpando la testa. Infatti le ossa craniche sono dotate di una loro mobilità intrinseca che riflette ed interagisce con la fluttuazione ritmica del liquido encefalorachidiano. In presenza di patologie o disfunzioni la frequenza del ritmo craniosacrale viene alterata.
L'operatore cerca di mettersi in contatto con il ritmo craniosacrale della persona, in particolare punti del corpo chiamati “stazioni”, attraverso tocchi delicati, ma profondi, miranti a ristabilire il normale ritmo del sistema e di conseguenza la funzionalità delle zone del corpo affette da sintomi dolorosi.
Il medico osteopata John E. Upledger, attraverso la sua esperienza con questa materia, ha sviluppato un protocollo che permette di incrementare la funzionalità del sistema ed inoltre di raggiungere uno stato di rilassamento profondo e durevole del corpo, (rimovendo la “memoria del tessuto” e lo schema di dolore) e della mente.
Il successo di questa tecnica è dovuto alla sua sorprendente versatilità ed efficacia; non ha controindicazioni ed è adatta a tutti: dai bambini agli anziani.
Attraverso una sequenza specifica di tocchi si possono avere effetti positivi sulle seguenti alterazioni fisiologiche:
Emicranie e cefalee
Infezioni febbrili
Asma bronchiale
Disturbi delle articolazioni
Disturbi endocrini e del metabolismo
Anomalia del morso e della mandibola.
Iperattività del bambino
Malattie psicosomatiche
La tecnica craniosacrale è un viaggio in una dimensione profonda ed i suoi scopi sono quelli di far riconquistare alla persona il suo stato di salute fisica e rimuovere lo stress che è a volte la causa dei disagi stessi.
È un metodo che innesca un processo di auto-guarigione grazie al tocco leggero delle mani dell'operatore che, come un esploratore, cerca il ritmo del sistema, ne individua le variazioni, si mette in contatto con i movimenti dei tessuti, li asseconda, facilitando il ripristinarsi di condizioni naturali nel rispetto dei tempi del corpo.
Tutto questo avviene in un contesto intimo e rilassante dove sia l'operatore che il cliente mettono a tacere la mente (sempre avida di sapere), per entrare in una dimensione che non è soltanto fisica, ma tocca aspetti più profondi del nostro essere, dove il concetto di energia diviene concreto e quasi tangibile.
Carla Grilli
www. starbeneweb.net
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