Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




sabato 6 febbraio 2010

Cercando di ben tra-scorrere - La linfa

Linfa, la nostra fonte di energia lenta e robusta. Un amica che ci aiuta a resistere nei periodi di stress prolungato, ma della quale è bene non abusare... il rischio è di sentirsi spremuti come un limone.
E ora parliamo un po’ di liquidi, iniziando da quello che forse conosciamo meno, ma il cui ristagno ci causa disturbi ben noti: la linfa.Di colore giallino pallido, trasparente, essa viene dal sangue e a lui ritorna attraverso il sistema linfatico che si ramifica dall’apparato circolatorio. Le pareti dei vasi linfatici sono più sottili e permeabili di quelle dei capillari sanguigni e raccolgono il liquido dai tessuti, filtrandolo attraverso i gangli in modo da ripulirlo dalle sostanze tossiche, dai detriti di cellule morte, dai batteri, arricchendolo al tempo stesso di globuli bianchi giovani. Lentamente la linfa riporta quindi al sangue un liquido pulito e immunologicamente efficace, ecco perché dal buon funzionamento di questo sistema dipende in gran parte la nostra resistenza alle malattie.A partire dalla sommità del piede, le zone degli organi linfatici di capo e collo si trovano nelle pieghe cutanee degli spazi interdigitali, dorsalmente e plantarmente. Di particolare importanza è la zona delle tonsille, posta alla base degli alluci lateralmente, quindi a stretto contatto con i riflessi della gola. E’ possibile alleviare una tonsillite massaggiando tutto intorno agli alluci ed allargandosi poi anche agli altri spazi fra le dita, che in caso di infiammazioni risultano di solito dolenti e pungenti. In realtà, accade spesso che queste piccole zone siano assai sensibili al dolore, forse perché siamo un po’ tutti intossicati, da fuori e da dentro noi stessi.Nel caso di tonsilliti ricorrenti, occuparsi solamente dei suddetti rilessi ha un valore soprattutto sintomatico; per arrivare a risultati più profondi è necessario trattare i piedi in modo più esteso e, perché no, considerare anche altri aspetti; si potrebbe ad esempio associare al massaggio delle zone riflesse un cambio di alimentazione, diminuendo drasticamente gli zuccheri e gli amidi e aumentando invece frutta e legumi. E se poi vogliamo prendere in considerazione anche significati energetici, si potrebbe considerare che tutta la zona è di pertinenza del V chakra, quello della gola, dove viene metabolizzata la capacità di dire ed esprimere la nostra verità: quali parole ci restano strozzate in gola, cosa di noi stessi riteniamo impossibile manifestare e preferiamo tenerlo a bruciare sotto la cenere di un focolaio infiammatorio?Scendendo verso la zona riflessa della spalla, troviamo lo specchio dei linfonodi ascellari, mentre gli inguinali si riflettono sulla linea trasversale che collega malleolo interno ed esterno. Poiché fra la coscia ed il piccolo bacino abbondano i vasi linfatici, nel piede riflettono il circolo della linfa anche le parti mediale e laterale del calcagno nonché il tendine di Achille (vedi fig.). Perciò se vogliamo alleggerire le gambe, sia come sensazione sia come effetto estetico, massaggiamo tutti i giorni per qualche minuto queste zone.La maggiore massa di tessuto linfatico nel corpo è rappresentata dalla milza, organo deputato all’eliminazione dei globuli rossi vecchi e alla produzione di linfociti, per cui trattandola otteniamo il duplice vantaggio di stimolare la liberazione del ferro qui depositato e di sostenere le difese immunitarie. Essendo localizzata a sinistra nel corpo, si trova sul piede sinistro sotto la zona cosiddetta “di rivestimento” del cuore.E’ bene massaggiarla nelle infezioni ed in tutte le infiammazioni croniche ed acute nonché in presenza di forme allergiche. Vorrei spendere poche parole sul Meridiano della Milza, la cui energia, secondo la medicina cinese, regola il sangue sia nei suoi elementi, sia nel sistema immunitario e nella sua forza: ecco perché portare a termine un’impresa titanica abusando della potenza di questo meridiano può costarci la caduta in uno stato di debolezza o di anemia o addirittura farci ammalare. Infatti la parola chiave che illustra il suo funzionamento è “spremitura”, da quella delle ghiandole endocrine, a quella di un grosso sforzo intellettuale, alla pazienza in situazioni difficili di lunga durata. La sua energia ci permette di perseguire uno scopo grazie ad un impegno costante anche attraverso le difficoltà, nonché di resistere a situazioni pesanti che si protraggono nel tempo. Non per niente è il meridiano della femminilità e agisce anche sull’utero e sull’equilibrio mestruale. Molte donne hanno la forza di resistere in condizioni di gravi tensioni o di malattie che durano anni, rischiano di uscirne “spremute come un limone” ma ci riescono. Di solito invece l’uomo è abile nel confrontarsi con problemi gravi ma di durata più breve. Anche se è ovvio che le caratteristiche maschili e femminili sono comunque presenti in tutti noi, ho toccato questo argomento per esortare le lettrici a non abusare dell’energia lenta (come la linfa) e robusta del Meridiano della Milza sobbarcandosi di impegni pesanti e a lungo termine; se spremiamo tutta la sua energia per questi, come inciderà ciò sulla delicata armonia del ciclo mestruale?

Alessandra Atti

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