Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




venerdì 12 febbraio 2010

Contusioni sugli sci? Ottimi arnica e iperico

Qualche caduta di troppo sulle piste? Il dottor Roberto Bianchi ci illustra come applicare arnica e iperico sulle parti dolenti dopo una giornata di sci.
Calzati gli sci (carving possibilmente!) e stretti al punto giusto gli scarponi siete pronti a lanciarvi nella mischia. Inutile dire che per non rimetterci braccia, gambe, ginocchia e spalle dovete sciare con prudenza, calibrando velocità e mantenendo una traiettoria ben definita. Sterzate e controsterzate vi possono costare caro: per attutire i colpi non possiamo certo contare su una carrozzeria! Qualche ruzzolone però, specie se siete alle prime armi, è d´obbligo. E se la caduta vi lascia postumi un po´ dolorosi, basta affidarsi all´arnica e all´iperico, seguendo i consigli del dottor Roberto Bianchi.
Una brutta caduta sugli sci va presa con la dovuta attenzione. È innanzitutto necessario sottoporsi a una visita medica. Se questa ha escluso fratture e lussazioni, potete curare distorsioni o contusioni con l´arnica o con l´iperico. L´arnica appartiene alla famiglia delle Composite. È un´erba perenne fornita di rizoma, che cresce sulle Alpi e sugli Appennini. Raggiunge un´altezza di circa 30 cm. Fiorisce tra maggio e luglio con fiori di un colore giallo-arancione. Per le sue proprietà antisettiche cicatrizzanti e riparative è sempre stata usata come antitraumatico naturale. È infatti indicata in caso di contusioni e di ecchimosi, in quanto facilita il riassorbimento del sangue che fluisce dai vasi sanguigni lesi al tessuto interstiziale. Potete utilizzare l´arnica come coadiuvante per distorsioni, per traumi da sci o per dolori muscolari dopo lunghe passeggiate in montagna:
sottoforma di tintura madre, frizionando la parte dolente, in pomata o gel, sottoforma di composto omepatico: arnica 5CH tre granuli due volte al dì (per i traumi si può prendere anche in gocce 200CH 10 gccee 3 volte al dì per 3 giorni, poi 10 gocce 2 volte al dì per due giorni e, per finire, 10 gocce 1 volta al giorno fino alla scomparsa dei sintomi - ricordarsi di agitare sempre con vigore la boccetta prima di assumere le gocce - consiglio di Luciana). Anche l´iperico, in particolare l´oleolito di iperico, è utilissimo in caso di traumi e contratture da freddo, grazie alla sua azione antinfiammatoria, antinevralgica e ricostruttrice tessutale. Mettete qualche goccia di oleolito di iperico sulla parte dolente e massaggiate. Ricordate di non esporre mai al sole la pelle trattata con l´oleolito di iperico perché contiene sostanze con effetti fotosensibilizzanti. L´oleolito va quindi applicato sulle parti contuse solo dopo aver preso il sole, verso sera, altrimenti è facile l'insorgenza di dermatiti o reazioni di fotosensibilizzazione. L´oleolito di iperico, che non va confuso con l´olio essenziale di iperico, è un macerato oleoso: i fiori dell´iperico sono stati sciolti nell´olio extravergine di oliva. Può essere acquistato in farmacia e nelle migliori erboristerie o preparato in casa. Basta raccogliere in giugno e in luglio i fiori freschissimi di iperico e macerarli subito nell´olio extravergine di oliva: 2 etti di fiori in un litro d´olio. Il contenuto va versato in una bottiglia, saturandola bene e lasciandola esposta al sole per 40 giorni, agitando bene la bottiglia ogni 2-3 giorni. L´olio assumerà un colore rossastro e diventerà appunto oleolito di iperico. L´iperico, pianta erbacea dai fiori gialli che cresce spontaneamente in Europa e in Asia occidentale, ha anche altre importanti proprietà fitoterapiche

a cura del Dott. Bianchi
http://www.buonpernoi.it/

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