Chi soffre di colite non accetta i pensieri "sporchi" tentando di eliminarli con le feci. Ecco un esercizio che allevia il disturbo
È una delle patologie maggiormente rivelatrici dei nostri disagi emotivi: disturbo psicosomatico per eccellenza, la colite è una vera e propria spia di personalità e modi d'essere non ascoltati che si esprimono in una parte centrale dell'organismo: la pancia. È qui, infatti, che vengono "pensate" le emozioni viscerali, è qui che decidiamo se viverle o no. La colite ci segnala che non le stiamo vivendo nel modo giusto.
Con gli esercizi giusti la colite diminuisce
Esistono però alcuni esercizi di automassaggio utili a rilassare le pareti intestinali. Nelle persone che soffrono di colite, l'addome è infatti quasi sempre teso: palpandolo emerge la rigidità e la durezza dei muscoli, ma anche la sensibilità dovuta alla muscolatura intestinale stressata. Tocchi delicati possono aiutare a sciogliere le tensioni e le paure trattenute, favorendo la respirazione diaframmatica e ripristinando in modo naturale le normali funzioni intestinali. Praticare per qualche minuto ogni giorno gli esercizi qui proposti, garantirà un progressivo rilassamento del nostro organo e una diminuzione dell'intensità della colite.
Lo stiramento dell'addome
Fai 2 o 3 respiri lenti, quindi compi un'inspirazione più profonda. Appoggia le mani una sotto l'altra contro la parte bassa dell'addome, al di sotto dell'ombelico. Espira dalla bocca soffiando attraverso le labbra socchiuse, contando lentamente fino a sette. In questo modo puoi sentire l'espirazione partire direttamente dall'addome.
L'addome in avantiArrivato al sesto respiro, accompagna la fine dell'espirazione con una pressione delle mani sull'addome, in modo da "svuotarlo" completamente. Poi inspira, cercando di creare una sensazione di sbadiglio. Intanto conta fino a sette e fai quindi un'altra piccola boccata d'aria, cercando di spingere ancora di più l'addome verso l'esterno.
La ripetizione
Ripeti l'intera sequenza senza pause per 3 volte, quindi riposa per qualche minuto. Ripeti ancora per 3-4 volte. Se ti risulta difficile espirare e poi inspirare contando lentamente fino a sette, puoi iniziare contando fino a dove riesci. Man mano che prendi confidenza con l'esercizio, arriverai senz'altro a estendere il tempo di respirazione.
È una delle patologie maggiormente rivelatrici dei nostri disagi emotivi: disturbo psicosomatico per eccellenza, la colite è una vera e propria spia di personalità e modi d'essere non ascoltati che si esprimono in una parte centrale dell'organismo: la pancia. È qui, infatti, che vengono "pensate" le emozioni viscerali, è qui che decidiamo se viverle o no. La colite ci segnala che non le stiamo vivendo nel modo giusto.
Con gli esercizi giusti la colite diminuisce
Esistono però alcuni esercizi di automassaggio utili a rilassare le pareti intestinali. Nelle persone che soffrono di colite, l'addome è infatti quasi sempre teso: palpandolo emerge la rigidità e la durezza dei muscoli, ma anche la sensibilità dovuta alla muscolatura intestinale stressata. Tocchi delicati possono aiutare a sciogliere le tensioni e le paure trattenute, favorendo la respirazione diaframmatica e ripristinando in modo naturale le normali funzioni intestinali. Praticare per qualche minuto ogni giorno gli esercizi qui proposti, garantirà un progressivo rilassamento del nostro organo e una diminuzione dell'intensità della colite.
Lo stiramento dell'addome
Fai 2 o 3 respiri lenti, quindi compi un'inspirazione più profonda. Appoggia le mani una sotto l'altra contro la parte bassa dell'addome, al di sotto dell'ombelico. Espira dalla bocca soffiando attraverso le labbra socchiuse, contando lentamente fino a sette. In questo modo puoi sentire l'espirazione partire direttamente dall'addome.
L'addome in avantiArrivato al sesto respiro, accompagna la fine dell'espirazione con una pressione delle mani sull'addome, in modo da "svuotarlo" completamente. Poi inspira, cercando di creare una sensazione di sbadiglio. Intanto conta fino a sette e fai quindi un'altra piccola boccata d'aria, cercando di spingere ancora di più l'addome verso l'esterno.
La ripetizione
Ripeti l'intera sequenza senza pause per 3 volte, quindi riposa per qualche minuto. Ripeti ancora per 3-4 volte. Se ti risulta difficile espirare e poi inspirare contando lentamente fino a sette, puoi iniziare contando fino a dove riesci. Man mano che prendi confidenza con l'esercizio, arriverai senz'altro a estendere il tempo di respirazione.
Curiamo la colite con la fitoterapia
La fitoterapia offre una varietà di soluzioni per un disturbo come la colite, estremamente versatile e "personalizzato". Vediamoli insieme.
La fitoterapia offre una varietà di soluzioni per un disturbo come la colite, estremamente versatile e "personalizzato". Vediamoli insieme.
- Lavanda (Lavandula angustifolia). Questa soluzione offerta dalla fitoterapia ha la proprietà di eliminare le tensioni. È una pianta che ha effetti eccellenti sull'intestino, sia per quanto riguarda la regolarità, sia per intervenire su un colon irritato. La lavanda è ottima per le persone ansiose che vivono ogni situazione con allarmismo. Particolari circostanze e avvenimenti possono essere vissuti come pericolosi a tal punto da diventare vere e proprie ossessioni. La colite che nasce da questo tipo di problematiche si può definire "inquieta": alterna meteorismo a semplice gonfiore, talvolta accompagnato da crampi e fitte molto intense. Lo sfogo diarroico che ne consegue è violento e incontenibile, quasi doloroso. Assumiamo questo rimedio naturale in infuso, 1 cucchiaio in una tazza d'acqua, 2 volte al giorno per almeno tre mesi.
- Timo (Thymus vulgaris L.). Regala forza e vitalità all'intestino. Il timo è un'ottima soluzione per tutte quelle coliti che compaiono soprattutto dopo i pasti a causa di fermentazioni e putrefazioni alimentari. Questo rimedio naturale attenuerà gonfiori e coliche migliorando anche la digestione. Ideale per tutti quei soggetti nervosi che "scattano"per niente e che nascondono dietro la loro apparente scontrosità un carattere docile e molto disponibile. È da assumere in infuso, un cucchiaio in una tazza d'acqua due volte al giorno dopo i pasti. Fino a miglioramento.
- Mirtillo (Vaccinium myrtillus). È consigliabile quando la diarrea e stipsi si alternano, infatti assunto sia rosso che nero, questo rimedio fitoterapico fungerà da grande regolatore intestinale. Il gonfiore è il tratto comune di questi stati che intervallano la colite con la stipsi e sono prevalentemente causati da un'ansia costante che caratterizza il soggetto. Un altro aspetto della persona che può trarre beneficio dal mirtillo è la difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti. Vanno prese 50 gocce in tintura madre (in poca acqua), per tre mesi.
- Potentilla (Potentilla caulescens L.). Per la diarrea da cambiamento. È una pianta utile quando la persona esprime attraverso i disturbi dell'intestino la propria difficoltà ad adattarsi. Il soggetto è sensibile a qualsiasi mutamento emotivo, sociale, fisico e la diarrea diventa la risposta automatica a questi imprevisti. La dissenteria è molto intensa, caratterizzata da coliche improvvise alternate a dolori leggeri ma costanti: gli attacchi si scatenano con i cambi di temperatura e soprattutto nelle stagioni calde. È indicato prevalentemente in soggetti che ambiscono a un modello di sé e del mondo esterno così idealizzato da non essere realizzabile, causando così continue frustrazioni. Nel caso si tratti di donne potrebbero soffrire di problemi del ciclo mestruale legati alla scarsa accettazione della propria femminilità. Da assumere in tintura madre, 20 gocce per due volte al giorno. Fino a miglioramento.
- Anice verde (Pimpinella anisum). Utile se la colite compare improvvisamente dopo i pasti e si presenta con gonfiori esagerati e una digestione lenta. L'intestino è il punto debole di chi potrà giovare di questa pianta: non solo coliti, ma anche stipsi e meteorismo sono alcuni dei disturbi che accompagnano questi soggetti fin dall'infanzia. Assumiamolo in infuso, un cucchiaio in una tazza d'acqua, fino a miglioramento.
Fitoterapia: la posologia per i bambini
Nel caso la cura con la fitoterapia sia destinata ai bambini, è bene rivolgersi prima a uno specialista. Il dosaggio solitamente viene dimezzato da sei a quattordici anni, ridotto a 1/4 da tre a sei anni e a 1/8 per i neonati.
la riflessologia e tutte le tecniche di rilassamento danno buoni risultati. Provare per credere!
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