Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




sabato 6 febbraio 2010

Il germoglio del domani

Un aiuto al delicato equilibrio dell'apparato genitale e riproduttivo? la risposta può essere in un approccio più dolce e rispettoso dei naturali mutamenti del corpo...
Per chiudere in bellezza la nostra carrellata sulle potenzialità ed i significati dell’uso dei riflessi a scopo benefico, consideriamo infine l’apparato genitale. Le zone riflesse delle gonadi non le troviamo sotto i piedi, ma ai lati. Infatti, a parte un riflesso cosiddetto “indiretto” localizzato al centro dei talloni, e che quindi tutti i giorni camminando scambia energia con la madre terra, i punti riflessi di ovaie e testicoli sono posti a metà del percorso obliquo che divide malleolo esterno e tallone, quelli di utero e prostata sono parallelamente situati a metà strada fra caviglia e tallone, ma all’interno. Il semicerchio, che attorno al collo del piede unisce idealmente i malleoli, riflette rispettivamente tube e canali seminali.Sembra quasi che la natura abbia scelto di proteggere i riflessi di organi così importanti e delicati dal rischio di sollecitazioni eccessive, come può succedere alla pianta del piede, sollevandoli ai lati e lasciandone solo un messaggero indiretto a confermare ad ogni passo il nostro aggancio alla materia, la solida commistione materiale di cui siamo impastati e da cui traiamo la forza per mandare avanti la specie.La stimolazione riflessa può rivelarsi utilissima per ridare vitalità a tutti gli organi connessi con la riproduzione, qualunque fase del ciclo vitale stiamo attraversando. Fa eccezione la gravidanza, in cui è bene astenersi dai trattamenti nei primi mesi e continuare ad agire con garbo e cautela anche in seguito. L’intuito deve guidarci a dosare intensità e durata del massaggio, senza che paura e sfiducia prendano il sopravvento; infatti tramite trattamenti leggeri e ben calibrati si possono comunque alleviare diversi disturbi tipici di questa situazione, dalle nausee alla pesantezza circolatoria e linfatica, dal mal di schiena alla sciatica. Lo stesso punto del Meridiano della Vescica, usato in agopuntura anche a livello ospedaliero, per stimolare un bambino pigro a mettersi nella posizione giusta per nascere, può essere trattato anche in ambito di riflessologia plantare con ottimi risultati. Si trova all’angolo inferiore esterno dell’unghia del mignolo, e non ve lo insegno per incitarvi ad un avventuroso “fai da te” in casi così importanti, ma per ricordarvi quante possibilità il corpo ci offre per reagire ad ogni evento in modo spontaneo e dolce, prima di ricorrere a rimedi estremi. Comunque, anche nell’ambito di un auto-trattamento volto semplicemente a mantenere giovane e vivace la propria dotazione naturale in materia, una bella tirata ai mignolini è consigliabile, dopo averli massaggiati e picchiettati lateralmente fino al bordo dell’unghia.Il trattamento dell’apparato genitale va eseguito seguendo l’andamento anatomico; per esempio, si può partire dalla zona dell’ovaio destro, procedere sul percorso della relativa tuba e scendere dal malleolo mediale giù verso l’utero. Si ripete il tutto a sinistra, senza scordarsi di massaggiare le zone sotto i calcagni che, essendo più robuste, possiamo permetterci anche di pizzicottare allegramente. Un’applicazione benemerita è senz’altro quella di alleviare i dolori mestruali, liberandoci dal ricorso periodico ai farmaci. Per avere risultati è necessaria un po’ di costanza, ripetendo i trattamenti fra una mestruazione e l’altra, astenendosene invece nei primi giorni del ciclo, specie se abbondante. Purtroppo l’abuso farmacologico impera ovunque e il ciclo mestruale femminile, coi suoi misteri ed i suoi delicati equilibri, ben si presta ad alimentare il “mercato della paura”: paura di non avere una bella pelle, di non sapersi riprodurre, di riprodursi incontrollatamente, di non avere latte, di averne troppo, di non essere all’altezza delle aspettative “in quei giorni”, di lasciarsi alle spalle la fertilità insieme alla bellezza. Prima di aver paura di ciò che il nostro corpo, plasmato al meglio dall’evoluzione, può fare o rifiutarsi di fare, forse possiamo ascoltare cosa si sforza di agire al di là del controllo della mente. La giovinezza non si prolunga con ormoni che il corpo rifiuta di produrre da solo, ma accettando di indirizzare la propria spinta creativa verso nuove mete. Non a caso una delle parole chiave del Meridiano della Vescica (lo stesso che si occupa dell’energia dell’apparato genitale) è “spinta”: questo ci accompagna e funzionerà perfettamente durante l’intero arco di vita, a patto che riconosciamo il graduale, fisiologico modificarsi del “cosa” spingere e “verso dove”.

Alessandra Atti

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