Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




sabato 13 febbraio 2010

Durante la sera gli apostoli e il loro maestro si riunirono nel luogo scelto da Gesù stesso e cominciarono le celebrazioni pasquali. Giovanni ci rivela già da principio lo stato d'animo di Gesù: "Sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine" .
I discepoli, ignari degli eventi che sarebbero presto accaduti, da bravi uomini del loro tempo erano in contraddizione a causa dei posti:
ognuno di loro desiderava un posto più onorifico e già nascevano le lamentele su chi di loro fosse il più grande fra i dodici. Gesù aveva già precedentemente sedato una discussione simile con una parabola e con la celebre frase: "Gli ultimi saranno i primi".
Ora a quell'umiliante scenata Gesù risponde, secondo Giovanni, con i fatti. Dopo avergli espresso come sia il più grande colui che si renderà schiavo dei suoi fratelli, egli si alzò dal tavolo, si cinse al fianco un asciugatoio e, preso un catino, cominciò a lavare i piedi ai propri discepoli dimostrando come lui, che era il maestro, si era reso il più umile fra loro
. Solo Pietro tentò di fermare il gesto del maestro, dicendo: "Signore tu mi lavi i piedi?"e ricevendo come risposta il fatto che, se non avesse accettato questo servigio, non sarebbe stato partecipe con lui nel regno dei cieli.

da Wikipedia

1 commento:

  1. Prendersi cura dei piedi degli altri è una forma di amore senza fine, gratuito. O forse no? Fiera di essere come sono

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