Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




mercoledì 16 dicembre 2009

Artiglio del diavolo, una cura per tendiniti, periatriti, mal di schiena, dolori cervicali e artrite

ARTIGLIO DEL DIAVOLO (Harpagophytum procumbens)
Famiglia: Pedaliaceae

L'artiglio del diavolo è una pianta che cresce nel deserto del Kalahari, nelle steppe della Namibia, nel Madagascar ed in Sud Africa. La denominazione Artiglio del Diavolo è dovuta alla presenza di tenaci spine uncinate che coprono i suoi frutti, a causa delle quali possono rimanere intrappolati piccoli mammiferi come alcuni roditori. La parte usata a scopo medicamentoso è la radice. Nella medicina tradizionale viene usata per i suoi effetti analgesici e antipiretici. In Europa e nel mondo occidentale viene utilizzata per alleviare i sintomi derivati da malattie artrosiche.

La radice dell'artiglio del diavolo favorisce anche l'eliminazione dell'acido urico e a questo titolo è efficace nel trattamento della gotta, specie se associato a preparati di Frassino, dove esiste una componente infiammatoria. Droga utilizzata: radici secondarie. Principi attivi: glucosidi monoterpenici iridoidi: arpagoside, arpagide, procumbide; fitosteroli: beta - sitosterolo e stigmasterolo; triterpeni; flavonoidi; acidi cinnamico, clorogenico, oleanoico, ursolico; harpagochinone; zuccheri (raffinosio), aminoacidi.Titolo F.U.: non meno del 1,2 % di glicoiridoidi totali espressi come arpagoside. Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: antiinfiammatorio, antiflogistico, blando analgesico, antireumatico, spasmolitico. Ipocolesterolemizzante, coleretico. Meccanismo d'azione: Il meccanismo d'azione di questa droga sembra sia diverso da quello dei FANS, pertanto l'Harpagophytum non presenta gli effetti collaterali gastrointestinali degli stessi.
Preparazioni e dosi:
Tisana: decotto al 10 %,due- tre tazze al dì (molto amara).
Estratto secco: 400-800 mg al dì (E : D = 1 : 4)
Tintura madre: 40 gocce in poca acqua 3 volte al giorno
Effetti Collaterali: la tossicità dell'artiglio del diavolo è considerata molto bassa, tuttavia lievi disturbi gastrointestinali si possono manifestare in soggetti sensibili.Controindicazioni: gastrite, ulcera gastrica e duodenale. Gravidanza (azione oxitocica) ed allattamento. Sconsigliato al di sotto dei dodici anni. Effetti collaterali: il sapore amaro può determinare talvolta nausea con dolori di stomaco. Alte dosi possono avere effetto lassativo. Interazioni: Poiché l'artiglio del diavolo possiede attività antiaritmiche, dovrebbe esserne sconsigliato l'uso in associazione con farmaci anti-aritmici, FANS e cortisonici, farmaci ipotensivi, ipoglicemizzanti orali e anticoagulanti(warfarin e porpora). Raccomandazioni: assumere a stomaco pieno. E' preferibile seguire cicli terapeutici di due mesi alternati ad uno di pausa.

1 commento:

  1. Io lo trovo eccezionale per i dolori osteo-articolari, anche in pomata associato all'arnica.
    Ne so una più dell'artiglio del diavolo!
    Scusate l'umorismo da riflessologa serale...

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