Per un piercing senza rischi è importante anche la scelta del punto
“L’orecchio è una potente zona riflessogena di tutto il corpo e può risentire di una stimolazione inopportuna fino addirittura a causare patologie”. Il richiamo all’attenzione è rivolto soprattutto agli amanti del piercing e arriva da Osvaldo Sponzilli, responsabile di omeopatia, agopuntura e riflessoterapie dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli, che sottolinea come un’applicazione sbagliata del piercing può provocare disturbi funzionali a breve e lungo termine in organi e apparati distanti dal punto di introduzione. Così possono capitare casi di ansia immotivata ma anche infiammazioni urogenitali, cefalee, scompensi ormonali o nervosi e allergie respiratorie. Il tutto per un improvvido anellino o orecchino inchiodato nel punto sbagliato.‘’Mi è capitato un caso di una ragazza di 23 anni - racconta Sponzilli - che soffriva da quattro mesi di insonnia indomabile dipendente da un piercing auricolare inserito a livello del tubercolo di Darwin che non a caso rappresenta un punto nervoso centrale importante. Tolto il piercing, la ragazza riacquistò un sonno regolare'’. Ancora, un caso di allergia presente tutto l’anno trovò soluzione con la rimozione del piercing alla sommità dell’orecchio . La raccomandazione dell’esperto è quindi di praticare il piercing nel punto appropriato, ovvero al centro del lobo, perché non ha controindicazioni, anzi dà stimolo alla funzione visiva. ‘’E se piercing deve essere - conclude Sponzilli - è poi importante puntare sull’oro, perché altri conduttori metallici possono dare effetti negativi, mentre il cosiddetto re dei metalli ha una funzionalità positiva."
“L’orecchio è una potente zona riflessogena di tutto il corpo e può risentire di una stimolazione inopportuna fino addirittura a causare patologie”. Il richiamo all’attenzione è rivolto soprattutto agli amanti del piercing e arriva da Osvaldo Sponzilli, responsabile di omeopatia, agopuntura e riflessoterapie dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli, che sottolinea come un’applicazione sbagliata del piercing può provocare disturbi funzionali a breve e lungo termine in organi e apparati distanti dal punto di introduzione. Così possono capitare casi di ansia immotivata ma anche infiammazioni urogenitali, cefalee, scompensi ormonali o nervosi e allergie respiratorie. Il tutto per un improvvido anellino o orecchino inchiodato nel punto sbagliato.‘’Mi è capitato un caso di una ragazza di 23 anni - racconta Sponzilli - che soffriva da quattro mesi di insonnia indomabile dipendente da un piercing auricolare inserito a livello del tubercolo di Darwin che non a caso rappresenta un punto nervoso centrale importante. Tolto il piercing, la ragazza riacquistò un sonno regolare'’. Ancora, un caso di allergia presente tutto l’anno trovò soluzione con la rimozione del piercing alla sommità dell’orecchio . La raccomandazione dell’esperto è quindi di praticare il piercing nel punto appropriato, ovvero al centro del lobo, perché non ha controindicazioni, anzi dà stimolo alla funzione visiva. ‘’E se piercing deve essere - conclude Sponzilli - è poi importante puntare sull’oro, perché altri conduttori metallici possono dare effetti negativi, mentre il cosiddetto re dei metalli ha una funzionalità positiva."
Antonella è bravissima..
Un grande baciuz Lù, unito ad un buon proseguimento festaiolo.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=8jEnTSQStGE
;-)