Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




lunedì 22 febbraio 2010

Endometriosi

L'endometriosi è una patologia che si sviluppa quando l'endometrio (che è il tessuto che riveste la superficie interna dell'utero), si trova al di fuori della sua sede naturale, ovvero della cavità uterina. Ciò comporta conseguenze fisiche piuttosto variabili ma in generale, un anomalo sanguinamento durante il ciclo mestruale, infiammazioni croniche, formazione di tessuto cicatriziale, aderenze tra i vari organi. L'endometrio fuori sede, a seconda di dove si localizza, prende nomi diversi:- adenomiosi o endometriosi interna se si localizza a livello del collo o del miometrio- endometriosi in genere si ha quando l'endometrio si localizza nelle tube di Falloppio, nel peritoneo (il rivestimento interno dell'addome), nel setto retto-vaginale (membrana fibrosa fra vagina e retto), nel sigma, nel basso addome come nel Cavo del Douglas (la regione più bassa della cavità peritoneale, posizionata dietro l'utero), nell'intestino, nella vescica ed uretere, nelle ovaie.-endometriosi esterna pelvica se si localizza nell'ombelico, nell'appendice, nella vulva, nei polmoni, nella regione inguinale, nelle cicatrici chirurgiche-infine endometriosi esterna quando si trova in organi o tessuti al di fuori della pelvi. E' importante riconoscere di che tipo è l'endometriosi per trovare la corretta metodologia di operare. Ad ogni tipo, infatti è associato un preciso, diverso stato d'animo. L'endometrio è quanto di più femminile e materno abbia il corpo della donna.
Rappresenta perciò la sensibilità materna per eccellenza. In genere le donne che riportano infiammazioni croniche a questo tessuto sono donne cresciute con esempi femminili fragili, o contrastati. Magari di madri succubi di mariti violenti o repressivi. Sono donne molto severe con se stesse, donne che preferiscono e stimano la propria parte "maschile", pratica, senza "fronzoli inutili", diretta, sincera, istintiva e pragmatica. Donne che hanno dovuto affrontare da sole molte difficoltà, che hanno dovuto contare su se stesse, essere forti e magari che hanno anche dovuto "fare da mamma", "prendersi cura" di altre donne più deboli ed incapaci di reagire. Ecco che, così facendo, si è andata rafforzando sempre più un'immagine di donna perdente associata perciò ad una parte femminile da evitare, da schiacciare, da "sopprimere" ...ed ecco che l'utero comincia a soffrirne. Sono queste, donne che non si permettono di essere insicure, incerte. Devono dimostrare a loro stesse e al mondo di essere all'altezza, di essere forti. Così facendo, la parte che rappresenta la femminilità viene quindi schiacciata, repressa, irritata, infiammata, tanto "da essere costretta" ad abbandonare la sua sede naturale. E' come torturata, perseguitata; e così, a seconda del luogo in cui "si rifugia", l'endometrio ci porta messaggi di noi. Messaggi ben precisi che è necessario analizzare caso per caso. Guarire dall'endometriosi è possibile cambiando atteggiamento, imparando a "rilassarci" internamente, riscoprendo la nostra atavica, magica, femminilità (che può portare anche piacevolissime sensazioni, che però molto spesso non ci si concede di "vivere"). In fondo l'endometriosi è un meccanismo autopunitivo e questo non può che rispecchiarsi anche sul piano sessuale.

www.psicosomatista.com

Vi consiglio di leggere anche il post :
http://conipiediperaria-riflessoluxfirenze.blogspot.com/2010/04/endometriosi-nella-visione.html
e i relativi commenti
inoltre:
http://conipiediperaria-riflessoluxfirenze.blogspot.com/2010/09/un-commento-che-mi-lascia-senza-parole.html

12 commenti:

  1. Ciao,avrei una domanda da porti : hai l'endometriosi?

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  2. Ciao Chicca, non sempre pubblico post che hanno a che fare con le mie malattie. cerco argomenti di interesse generale e che ho avuto modo di approfondire. Sono una donna, una mamma e ho svariate amiche e clienti. Spesso ho avuto modo di "incontrare" questa sintomatologia. Se hai qualche altra curiosità chiedi pure. Grazie per il tuo commento. Ciao

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  3. ciao mi chiamo Stefania. Sono appena stata operata per la seconda volta di endometriosi, e ora mi hanno detto che ho un'adenomiosi diffusa, inoperabile. Quello che hai scritto mi interessa moltissimo perchè da tempo sto cercando di capire le cause emozionali, energetiche di questa malattia. Dove posso trovare altre notizie come questa per approfondire? Perchè so che non ci sono cure farmacologiche che tengano, devo capire perchè! Mi puoi aiutare?

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  4. ciao Stefania.
    Ti consiglierei di dare un'occhiata ad un dizionario di psicosomatica. Ottimo quello di Riza. In genre si associa l'endometriosi alal paura della gravidanza, della femminilità. Ovvio tutto va mediato. L'origine psicosomatica delle malattie è importante ma non dobbiamo pensare che sia per tutti così. In genere una donna affetta da endometriosi ha paura, come già scritto, di esprimere la propria femminilità, di essere madre. La ragione potrebbe essere ricercata nell'infanzia. nel come si vive il ruolo femminile, nella figura materna che abbiamo come riferimento. SE hai pazienza scriverò un post con l'interpretazione psicosomatica della malattia prendendola proprio dal dizionario Riza. Mi impegno sin d'ora. Credo che a livello medico tu sia già seguita e, quindi stia facendo e abbia fatto quanto possibile. Magari affidati ad un naturopata che ti proponga tecniche di rilassamento, massaggi ed aromaterapia o techiche energetiche. Anche la riflessologia plantare può darti giovamento. Diffida di chi ti offre "miracoli". Intanto grazie per l'attenzione. Spero di esserti stata utile. Prova a guardare anche i post sulla fertilità e i disturbi mestruali. Lì trovi qualche rimedio per alleviare i disturbi del ciclo. Un abraccio e in bocca al lupo

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  5. dimentticavo..potresti provare, se vuoi, l'omeopatia e l'omotossicologia per l'endometriosi. Ti dovresti rivolgere ad un medico omeopata

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Grazie per l'aiuto. Sto cercando cure alternative a quelle chimiche tradizionali che non solo non mi sento di affrontare ma che non garantiscono nulla, a fronte di molti effetti collaterali negativi. E poi mi chiedo, bloccando temporaneamente il sintomo, non si ripresenterà tutto appena gli si ridà via libera? In effetti succede. Parlo ovviamente dei medicinali tipo Enantone. Ho provato agopuntura e ho iniziato a fare rilassamento e meditazione. Riguardo alle cause della malattia sono convinta che possano essere molteplici e diverse per ciascuno. Ed è anche per questo che vorrei capire qualcosa di più su me stessa.
    Sono molto interessata alla psicosomatica, e aspetterò il tuo post. Grazie ancora di cuore, Stefania

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  8. Stefania, mi sembra tu sia già a buon punto sulla strada della consapevolezza. In effetti i farmaci sono utili ma se si riesce a ridurli, megli, bloccano solo la sintomatologia ma non vanno all'origine. Ottima l'agopuntura. Spero tu abbia letto il nuovo post. purtroppo non sono molto tecnologica e l'ho messo secondo l'ordine di data, quindi lo trovi in quelli di aprile, tra i più recenti. Le riposte che cerchi su te stessa presto arriveranno. Quando iniziamo un viaggio attraverso la nostra anima, il nostro sentire e proviamo a guardare con occhi nuovi il nostro passato e il nostro modo di essere, qualcosa accade. Volerci provare è già un buon inizio. Non essere troppo severa con te stessa. Spesso siamo cose siamo perchè è la cosa migliore che siamo riusciti a fare. Possiamo progredire, questo sì. L'importante è volerci bene, accettarci e fare il meglio per noi stessi. In bocca al lupo e grazie a te per la condivisione.
    Un abbraccio

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  9. Trovato! La prossima settimana vado da una dottoressa di nuova generazione (la definisco io così, nel senso che è preparata ad analizzare il paziente con un occhio olistico), è anche omeopata, fra le varie cose, spero sia la presona giusta per me. Ti farò sapere come va, magari anche io posso essere d'aiuto ad altre...
    e niente ormoni! :-) un caro abbraccio Stefania

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  10. Sono contenta Stefania. Aspetto con ansia di sapere come va. hai centrato lo spirito del blog. Essere utili agli altri. Se la dottoressa merita ed è d'accordo possiamo anche nominarla. In effetti le persone che valgono vanno "premiate" e utilizzate come riferimento per chi ha necessità. Intanto non so da dove scrivi ma se capiti dalle mie parti - Firenze - un cafferino insieme mi piacerebbe berlo. Un abbraccio e buon tutto (sappi che tengo le dita incrociate per te).
    Ciao

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  11. Grazie mille è molto importante sapere che qualcuno ti sta vicino! Io sono di Udine e ho trascorso qualche periodo a Firenze, che resta una città che mi emoziona sempre moltissimo, devo avere un legame passato speciale...dunque ci tornerò sicuramente prima o poi!
    Per quanto riguarda la malattia, per ora non posso fare altro che indirizzare tutte all'ospedale di Negrar (VR), dove ci sono specialisti che sanno il fatto loro. Per la guarigione spirituale invece, bè, non resta che rimboccarsi le maniche e fare del proprio meglio (grosso impegno, per quel che mi riguarda!).

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  12. Quando si capisce che c'è qualcosa da fare si è già a buon punto. Non avere fretta. Le cose arrivano quando siamo pronti. Bisogna accettarsi, volersi bene. Tutto ha un senso. Siamo il risultato di tante esperienze. Siamo nati per essere felici, viviamo qui ed ora, dentro di noi abbiamo sempre la risposta, lasciar fluire..sembrano frasi fatte e parole tanto semplici a dirsi ma così difficili da mettere in pratica. NOn è così. Vedrai che al momento giusto quella che chiami "guarigione spirituale" (termine che non mi piace perchè ti fa credere di essere "ammalata" - magari ora sei nel migliore equilibrio possibile - prova a guardare le cose da più angolazioni)ARRIVERA'. Non ti voglio dar lezioni è che sono davvero convinta di quello che dico e lo sperimento tutti i giorni. Un abbraccio

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