Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri.
Fabio Volo dal libro "È una vita che ti aspetto"




lunedì 14 dicembre 2009

ASMA - Nella visione psicosomatica


Definizione: malattia infiammatoria, spesso cronica, delle vie polmonari, caratterizzata da crisi respiratoria con sibili, difficoltà sia nell'inspirazione che nell'espirazione e talora tosse secca, con senso di soffocamento. E' causata da un broncospasmo scatenato dall'inalazione di allergeni (pollini, polveri, peli di animali, ecc) o da forti stress psicofisici in individui geneticamente predisposti. La frequenza e l'intensità delle crisi è molto variabile, ma la terapia deve essere sempre immediata.
Che cosa vuol dire: La paura di perdere la continuità negli affetti
Il simbolo dell'asma risiede con evidenza nel meccanismo patologico che lo produce. La crisi d'asma inizia con un broncospasmo espiratorio: i bronchi, cioè, cercano di trattenere il più possibile l'aria al loro interno. Ebbene, questo riflette in modo perfetto lo schema psicologico-affettivo dell'asmatico. L'aria, prima ancora del cibo, è la prima forma di nutrimento quando veniamo al mondo, ciò che ci permette di sopravvivere. Come tale essa rappresenta uno dei tanti volti del materno; la mamma come l'aria o l'aria come la madre. Pertanto, ognuno di noi lega al respiro l'idea della sopravvivenza immediata. Ora, nel caso di chi diventa asmatico da piccolo o durante l'adolescenza, la mamma gioca un ruolo chiave, è una madre che fin da quando il bimbo è nato manifesta il suo amore con ambivalenza: in modo impercettibile - aereo, per così dire - essa fa subito capire al bimbo che ci sono regole da lei stabilite che lui non deve oltrepassare, perchè se questo dovesse avvenire, non ci sarà un semplice rimproverò, ma la sospensione dell'amore. Tale schema resta identico negli anni "modernizzandosi" solo nella forma. Nell'adolescenza esso si può riassumere così: va e sii libero ma all'interno delle aspettative che ho su di te". Il bambino cresce in una gabbia invisibile, dove riceve amore-aria-stima dalla madre; se ne esce, percepisce un "embargo" affettivo. In breve, la mamma "mette il muso" e lui sente di non ricevere più aria/amore. La gabbia è soffocante, ma in fondo in essa si sopravvive; il problema è quando se ne esce: lì l'asmatico sente di poter soffocare davvero. Poichè tutto questo meccanismo è inconscio, ecco il corpo a "risolvere" la questione. ogni volta che il bambino o il ragazzo, a volte anche l'adulto, vuole fare una scelta autonoma, si riattiva l'arcaica paura di essere deprivati dell'aria, della mamma, e la crisi scatta per tenere dentro quanta più aria possibile. Ciò ovviamente impedisce l'ingresso di altra aria e crea la reale sensazione di soffocamento. Nell'inconscio di queste persone si crea l'equivalenza "fare scelte autonome = rischiare di morire",e in effetti la crisi d'asma non curata può talora essere letale.
Chi è più a rischio:

  • Bimbi o adolescenti che hanno una madre con queste caratteristiche: è molto direttiva e spesso fredda e intransigente, anche con il marito (l'uomo in famiglia è passivo); è capace di tenere il muso anche per giorni, ripone nel figlio molte aspettative di realizzazione personale, prende lei tutte le decisioni di casa, comunicale sue contrarietà in modo non diretto, creando atmosfere cariche di tensione o di delusione. Il "Mi hai deluso" gira nell'aria senza mai essere pronunciato. Questi asmatici fin da adolescenti instaurano relazioni sentimentali del tipo "tutto o niente": dopo un'accurata selezione inconscia, scelgono il partner che può entrare nel loro spazio aereo vitale. E chiedono una continuità di presenza molto stretta, una grande capacità di comprensione e l'assenza di critiche e aspettative. In caso contrario il partner verrà espulso all'istante.
Suggerimenti: E' utile invertire il meccanismo con cui si prendono le decisioni. quando si ha l'intuizione forte di qualcosa che si vuole fare o di una strada che si vuole intraprendere, non fate come sempre. Non annunciate subito la cosa alle figure di riferimento (mamma, partner o un qualsiasi parente): prima agite e portate a compimento il progetto, soltanto a questo punto comunicare ciò che avete fatto (sono escluse le azioni criminali! n.d.r. ). A quel punto se anche la critica materna vi farà "mancare l'aria", voi avrete scoperto un nuovo spazio vitale e la crisi d'asma non scatterà. L'agopuntura, in due cicli all'anno, può essere di beneficio nel ridurre la tendenza alle crisi asmatiche. Tra i rimedi fitoterapici indicati per ridurre la reazione asmatica, uno dei più efficaci è il ribes nero, dall'azione simile al cortisone. Il macerato glicerico è ben tollerato, se ne consiglia l'assunzione di 50 gocce 1-2 volte al giorno, anche per lunghi periodi (fino a 6 mesi consecutivi). Può essere adatta anche la tintura madre, ma è da preferire per gli adulti, nella dose di 30 gocce in poca acqua per 2-3 volte al giorno, lontano dai pasti
tratto da " Dizionario di Psicosomatica - Istituto Riza di Medicina Psicosomatica - Raffaele Morelli, Pietro Fornari, Vittorio Caprioglio, Daniela Marafante, Piero Parietti
Immagine. www.ilcerchiodellaluna.it
Ovviamente questi suggerimenti non sono prescrizioni mediche e il naturopata non si deve mai sostituire al medico.

1 commento:

  1. Il punto di vista del riflessologo: sul piede, nei soggetti affetti o che hanno avuto problemi respiratori o di asma, si forma un durone-callo nella zona corrispondente al riflesso dei polmoni. Lavorando sui vari punti riflessi collegati è possibile migliorare lo stato di salute psicofisico della persona e, in particolare,aiutarlo nel ridurre le manifestazioni asmatiche

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